tag:blogger.com,1999:blog-75020142024-03-08T03:42:09.811+01:00Il blog di Andrea"Heterosexuality is not normal, it's just common" - Dorothy ParkerAndreahttp://www.blogger.com/profile/09844239837549984352noreply@blogger.comBlogger936125tag:blogger.com,1999:blog-7502014.post-76361815449545465102010-09-18T15:07:00.001+02:002010-09-18T15:07:29.822+02:00Coming out<p>Diventa sempre più comune che giovani attori facciano coming out senza più preoccuparsi delle eventuali ripercussioni sulla loro carriera. Non in Italia.<br /> Stavolta tocca al giovane attore inglese Kieron Richardson famoso nel suo paese per la parte nel serial TV Hollyoaks</p><p><a title="http://www.thesun.co.uk/sol/homepage/showbiz/tv/soaps/3139149/Oaks-star-Kieron-Im-gay.html" href="http://www.thesun.co.uk/sol/homepage/showbiz/tv/soaps/3139149/Oaks-star-Kieron-Im-gay.html" target="_blank">http://www.thesun.co.uk/sol/homepage/showbiz/tv/soaps/3139149/Oaks-star-Kieron-Im-gay.html</a></p>Andreahttp://www.blogger.com/profile/09844239837549984352noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7502014.post-24885991530296841712009-09-03T12:24:00.001+02:002009-09-03T12:24:43.173+02:00Dedicato a tutti gli omofobi - Fuck You by Lily Allen<div xmlns='http://www.w3.org/1999/xhtml'><p><object height='350' width='425'><param value='http://youtube.com/v/UV26OMSb_VQ' name='movie'/><embed height='350' width='425' type='application/x-shockwave-flash' src='http://youtube.com/v/UV26OMSb_VQ'/></object></p></div>Andreahttp://www.blogger.com/profile/09844239837549984352noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-7502014.post-8583933887337432312009-08-23T10:43:00.001+02:002009-08-23T10:43:06.332+02:00Infastidito da baci ed effusioni ferisce due ragazzi gay : uno è grave<div xmlns='http://www.w3.org/1999/xhtml'><b>Denunciato a piede libero 40enne. Imma Battaglia, organizzatrice del Gay Village: «Deve stare in carcere»</b><br/>di Carlotta De Leo<br/>articolo tratto dal <a target='_blank' href='http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/09_agosto_22/gayvillage_aggressione_ragazzi-1601692102847.shtml'>Corriere della Sera</a><br/><br/>Due ragazzi gay che si stavano scambiando effusioni sono stati aggrediti e feriti con una bottiglia di vetro e forse un coltello da un 40enne romano che è stato denunciato dalla polizia per tentato omicidio. La violenza è avvenuta nella notte di venerdì all' uscita del «Gay Village», manifestazione estiva che si svolge nel parco Rosati (quartiere Eur). Una delle vittime, un ragazzo appena ventenne, è grave: è stato accoltellata all'addome, riportando danni a un polmone e al fegato ed è sottoposto ad intervento chirurgico all'ospedale Sant'Eugenio. L'altro ragazzo ha avuto una prognosi di sette giorni per una ferita al cuoio capelluto perchè ha ricevuto una bottigliata in testa. Per l'aggressione è stato denunciato A. S, 40enne con precedenti penali. L'uomo è a piede libero e la decisione del magistrato di evitare il carcere sta creando molte polemiche.<br/>SEMBRAVA UNA CORRIDA - «Sembrava una corrida ma al posto del toro c'era un ragazzo insanguinato: nessuno interveniva, ma tutti guardavano. E lui, quell'animale, quel matto, dopo aver dato una coltellata riempiva il ragazzo trentenne di calci e pugni». A parlare è un testimone che è intervenuto per difendere i due gay . L'aggressione è avvenuta verso le quattro di venerdì notte: i due ragazzi (un amico del testimone e un giovane conosciuto poco prima) si abbracciano e si scambiano qualche bacio innocente quando all'improvviso si avvicina un gruppetto di persone e uno ha cominciato a urlare: «Ma che state facendo? Ci sono due ragazzini di 14 anni che non vogliono vedere certe cose!». La coppia di ragazzi ha risposto: «Non stiamo facendo niente di male: siamo persone libere, in un paese libero». «A quel punto - dice ancora il testimone - l'uomo si è allontanato di qualche metro, ha preso una bottiglia ed l'ha spaccata in testa ad uno e poi ha colpito con il coltello a serramanico l'altro che è caduto a terra. Quella bestia ha continuato a riempirlo di calci e pugni. Mi sono avvicinato, l'ho preso quasi braccio e mi sono allontanato. C'era sangue dappertutto. Ho urlato a quanti erano presenti di fare qualcosa ma nessuno si muoveva. Nel frattempo quell'uomo e i suoi amici si sono allontanati a bordo di due auto. Poi è arrivata la polizia e l'ambulanza. Ora quel ragazzo è intubato, per tutta la mattinata è stato sottoposto ad un intervento chirurgico. È fuori pericolo ma rimane grave.».<br/><br/>BATTAGLIA: «DEVE STARE IN CARCERE» - Imma Battaglia, organizzatrice del Gay Village La Battaglia plaude il gesto di ribellione dei due giovani aggrediti, e quello del testimone che è intervenuto e che ha fornito alla polizia un completo identikit dell'uomo. «La polizia è arrivata subito e, anche grazie al racconto del testimone, ha identificato l'aggressore che era fuggito». La Squadra Mobile capitolina ha individuato A.S. di 40 anni, pregiudicato per reati contro il patrimonio e gli stupefacenti, e lo ha denunciato in stato di libertà per tentato omicidio. «Non capisco perchè non lo abbiamo messo in carcere - attacca la Battaglia - . Da tempo sostengo che l'Italia deve firmare una legge sull'omofobia che deve essere considerata un'aggravante per questi reati. Il sindaco di Roma deve unirsi a noi in questa battaglia». Domenica, il vicesindaco di Roma, Mauro Cutrufo, farà visita al giovane ricoverato in ospedale. Alla base dell'aggressione, secondo la Battaglia, anche «un sovraffollamento di manifestazioni nella zona dell'Eur che avvicina persone eterogenee e può dar luogo a episodi di intolleranza omofobica come questo».<br/><br/>ALEMANNO: «INACCETTABILE CHE SIA FUORI» - «Una una violenza veramente ignobile e ingiustificabile» così dil sindaco di Roma, Gianni Alemanno, definisce l'aggressione subita dai due ragazzi gay. E anche per lui è «inaccettabile che un accoltellatore che ha agito con un chiaro movente di intolleranza sessuale sia oggi soltanto denunciato a piede libero per un mero cavillo procedurale». «Ancora una volta -aggiunge il primo cittadino - devo protestare vivamente per una decisione adottata da un magistrato. Senza certezza della pena e senza un' adeguata durezza di fronte ai reati di allarme sociali, qualsiasi politica di sicurezza e di lotta al crimine è delegittimata. Chiedo con forza che il magistrato inquirente adotti immediatamente il provvedimento di restrizione in carcere di questo delinquente».<br/><br/>«A ROMA SI VIVONO TEMPI BUI» - «Mai vissuti, a mia memoria, tempi così bui a Roma». Così Vladimir Luxuria commenta l'aggressione a due ragazzi gay. «La città - dice Luxuria, più volte protagonista delle serate del Gay Village - è sempre più insicura per tutte le categorie deboli non solo per le donne. Ci sentiamo tutti meno sicuri e viviamo con terrore questo clima fatto di squadracce e spedizioni punitive. Stavolta è toccato a due persone che erano colpevoli solo del fatto che si stavano abbracciando». Preoccupazione arriva anche dall'Arcigay: «Un episodio terribile, che ci sconvolge - dice il presidente di Arcigay Roma, Fabrizio Marrazzo - . Purtroppo le aggressioni verso le persone gay , e soprattutto verso le coppie, sono in allarmante aumento nella Capitale. Nel Paese c’è un clima di intolleranza che vuole colpire anche i nostri amori».<br/><br/><div class='zemanta-pixie'><img src='http://img.zemanta.com/pixy.gif?x-id=5953897e-a252-850e-a4a6-b59c8623d74b' alt='' class='zemanta-pixie-img'/></div></div>Andreahttp://www.blogger.com/profile/09844239837549984352noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-7502014.post-21540116819288741072009-08-23T10:37:00.001+02:002009-08-23T10:37:29.662+02:00Eppur bisogna andare<div xmlns='http://www.w3.org/1999/xhtml'>Un breve saluto agli affezionati lettori di questo blog. Mi scuso con loro per la lunga pausa che mi sono preso.<br/>Adesso però è venuto il momento di riprendere in cammino, di restituire vita a questo blog. <br/>Spero che tornerete a leggermi come avete fatto in passato.<br/><br/><div class='zemanta-pixie'><img src='http://img.zemanta.com/pixy.gif?x-id=62e43846-c70a-8c0b-a7f9-7e57ca478c45' alt='' class='zemanta-pixie-img'/></div></div>Andreahttp://www.blogger.com/profile/09844239837549984352noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7502014.post-39537897537428464742009-01-27T08:47:00.002+01:002009-01-27T09:00:43.963+01:0027 gennaio, giornata della memoriaHo deciso di pubblicare nella giornata della memoria un film documentario edito nel 2000 da Rob Epstein e Jeffrey Friedman.<br /><br />Il film raccoglie la testimonianza di diversi uomini e donne che furono arrestati dai nazisti per omosessualità in base al paragrafo 175, la legge contro la sodomia del codice penale tedesco.<br />Tra il 1933 e il 1945, 100.000 persone furono arrestate in base al paragrafo 175. Alcuni di essi vennero imprigionati, altri mandati in campo di concentramento. Solo 4.000 sono sopravvissuti.<br /><br /><b>Avvertenza importante.</b><br />Il film, come vedrete, è ospitato su un server (Megavideo) che mette a disposizione il suo spazio gratuitamente aggiungendo della pubblicità. Pertanto ricordate che al primo clik si aprirà una nuova finestra con della pubblicità, al secondo partirà il film regolarmente. Cerchiamo tutti di avere pazienza, è già tanto che in internet giri gratuitamente questo film.<br /><br /><br />Per vedere il film cliccate <a href="http://www.megavideo.com/?v=AF1Q789P">qui</a>Andreahttp://www.blogger.com/profile/09844239837549984352noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7502014.post-11835907693619766262009-01-12T16:22:00.000+01:002009-01-12T16:23:50.486+01:00Calciatori gay: parla l'amante di un giocatore della TriestinaArticolo ripreso da <a href="http://www.queerblog.it/post/4638/calciatori-gay-parla-lamante-di-un-giocatore-della-triestina" target="_blank">queer|blog.it</a><br /><br /><br />Torniamo a parlare di calcio e gay <em>invisibili</em>. Dopo le dichiarazioni dei giorni scorsi di Lippi e di Ancelotti e dopo quelle dei dirigenti del <a href="http://ricerca.quotidianiespresso.it/ilpiccolo/archivio/ilpiccolo/2009/01/09/NZ_28_APRE.html">calcio triestino</a>, Boris Alesko non ne ha potuto più e ha “esternato”, come suolsi dire. Boris Alesko ha trentun anni ed è rappresentante di abbigliamento residente da anni a Trieste. Ecco cosa ha detto:<br /><br /><blockquote>Mi chiamo Boris Alesko e ho avuto una relazione con un giocatore della Triestina. Se parlo è solo per sbattere la verità in faccia ai bigotti, a chi nega la realtà, a chi ha stupide paure e ottusi preconcetti. Sono rimasto sconcertato dalle dichiarazioni del presidente del San Luigi Ezio Peruzzo e di altri dirigenti sportivi di squadre dilettantistiche locali questa gente deve arrendersi al fatto che, piaccia o meno, persone gay ce ne sono ovunque. Così come ci sono i calvi, i baffuti, i magri, i simpatici o i timidi. Esistono in tutte le categorie. Negare la presenza di omosessuali nello sport è negare la realtà che ci circonda. Noi gay sappiamo essere forti, muscolosi, atletici e vincenti come gli uomini con la “u” maiuscola. E visto che nessuno se ne accorge, è evidente che sappiamo fare il nostro dovere in squadra, non creiamo problemi negli spogliatoi e nemmeno nel gruppo.</blockquote><br /><br />Tutta la storia la potete leggere <a href="http://ricerca.quotidianiespresso.it/ilpiccolo/archivio/ilpiccolo/2009/01/11/NZ_25_APER.html">qui</a>. A Boris, il nostro plauso.Andreahttp://www.blogger.com/profile/09844239837549984352noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7502014.post-10996472593048541832009-01-08T22:16:00.002+01:002009-01-08T22:20:20.101+01:00Campione di ultimate fighting fa coming out: "Cominciai per difendermi dalle minacce"<div xmlns="http://www.w3.org/1999/xhtml"><b>Shad Smith ha fatto «coming out» dalle pagine del New York Times</b> <br /><br /><br /><img alt="shadsmith" src="http://farm4.static.flickr.com/3414/3180740184_97703a1b58_o.jpg" align="left" height="303" width="250" />In America c'è anche un campione di «ultimate fighting» dichiaratamente gay: Shad Smith ha fatto «coming out» dalle pagine del <a href="http://www.nytimes.com/2008/03/23/magazine/23martial-t.html" target="_blank">New York Times</a> in un’intervista in cui ha rivelato di aver cominciato da giovane a studiare le discipline marziali perché si sentiva minacciato per il proprio orientamento sessuale. Nella Nba di basket fece scalpore il caso dell'ex star John Amaechi, diventato il primo giocatore di pallacanestro professionistico a rivelare di essere gay. Amaechi, di orgini inglesi, ha giocato nell'Nba per 5 stagioni ed è autore del libro autobiografico «Man in the Middle». Martina Navratilova, la piu famosa sportiva gay del mondo, ha pubblicamente applaudito il coraggio di Amaechi, che ha raccontato di essere stato spesso oggetto di insulti e discriminazione da parte di alcuni compagni e del suo tecnico. A Pechino invece c’è stato il primo «coming out» olimpico da parte del tuffatore Matthew Mitcham, 20enne australiano: «I miei compagni lo sanno, non sono mica scemi. Per me non è un problema, spero neanche per gli altri».<br /><br /><br />http://www.gaynews.it/view.php?ID=80337<br /></div>Andreahttp://www.blogger.com/profile/09844239837549984352noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-7502014.post-47563598619534467062009-01-07T18:12:00.003+01:002009-01-07T18:26:58.175+01:00Italiani veri<div xmlns="http://www.w3.org/1999/xhtml"><em>“I gay nel calcio non esistono”</em> ha dichiarato, in un'intervista a Klaus Davi. <a target="_blank" href="http://www.corriere.it/sport/09_gennaio_07/lippi_gay_calcio_a9717a30-dcb5-11dd-8a8f-00144f02aabc.shtml">Marcello Lippi</a>, l’allenatore della nazionale italiana capitanata da Fabio Cannavaro che in questi giorni si è distinto per frasi illuminanti come<em> “Gomorra non giova all’immagine dell’Italia nel mondo. Abbiamo già tante etichette negative”.</em><br /><br />Il suddetto <a target="_blank" href="http://www.repubblica.it/2009/01/sezioni/cronaca/cannavaro-gomorra/cannavaro-gomorra/cannavaro-gomorra.html?ref=search">Fabio Cannavaro</a> è anche contro i matrimoni gay perché <em>“su quello, forse, sono più italiano” ed è</em> lo stesso Fabio Cannavaro che a Madrid qualche anno fa sventolò un tricolore con un <a target="_blank" href="http://www.repubblica.it/2008/10/sezioni/sport/calcio/calciatori-fascisti/calciatori-fascisti/calciatori-fascisti.html?ref=hpspr1">fascio littorio</a> al centro.<br /><br />In Italia i gay danno fastidio… ma fortunatamente ancora per poco. Nei prossimi giorni il <em>“cantautore”</em> <a target="_blank" href="http://www.lastampa.it/_web/CMSTP/tmplrubriche/giornalisti/grubrica.asp?ID_blog=20&ID_articolo=763&ID_sezione=12&sezione=">Povia</a> ed il suo amico <em>ex gay</em> Luca presenteranno al mondo la miracolosa pastiglia “Non più gay”.<br /><br />Soddisfatti o deportati.</div>Andreahttp://www.blogger.com/profile/09844239837549984352noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-7502014.post-49723947428207762402009-01-07T17:38:00.001+01:002009-01-07T17:43:54.873+01:00Sanremo: Agliardi non trova big per la canzone sui gay<div xmlns='http://www.w3.org/1999/xhtml'><p/><div class='youtube-video'><object width='425' height='350'><param name='movie' value='http://youtube.com/v/Um6eU19-MKo'> </param><embed width='425' height='350' src='http://youtube.com/v/Um6eU19-MKo' type='application/x-shockwave-flash'> </embed></object></div><p/><br /><br />"Mentre Povia si lamenta di minacce ed insulti ricevuti, che se provati meritano la nostra più ferma condanna, scoppia il caso di Niccolò Agliardi, noto cantautore che non è riuscito a trovare un Big che lo affiancasse nell'interpretare un testo sempre sui gay, ma di tutt'altro taglio rispetto a quello che si suppone abbia quello presentato da Povia". E' quanto afferma il presidente nazionale Arcigay, Aurelio Mancuso. "In questo caso -spiega- la direzione artistica del Festival non c'entra, ma il forfait all'ultimo minuto del big che doveva sostenere Agliardi nella sezione 'nuove proposte' fa pensare che in questo Paese sia dilagante un atteggiamento preoccupante anche dentro il mondo della canzone. Se Agliardi è d'accordo, siamo pronti a diffondere la sua canzone in ogni sito, attività, luogo di aggregazione lgbt". Tornando invece al caso Povia, Mancuso ribadisce che "la nostra dura presa di posizione ha permesso di comprendere come l'operazione 'Luca era gay', ha come obiettivo di aprire una discussione pubblica sulla possibile guarigione dall'omosessualità e ciò è possibile solamente in Italia, paese dove politica, chiesa, pezzi della cultura e dello spettacolo si rendono protagonisti di una vera e propria campagna di propaganda anti omosessuale di vastissime dimensioni". "Ancora oggi -continua Mancuso- Bonolis e la direzione artistica del Festival non hanno pronunciato nemmeno una parola in merito alla vicenda Povia, a noi non rimane che intraprendere un'azione di vasto raggio che punti alla ridicolizzazione e allo smascheramento di un'operazione tutta commerciale, tesa ad accreditare tesi bandite da tutti i paesi civili. Siamo inoltre certi -conclude- che i colpi di scena non sono finiti, come si apprenderà nei prossimi giorni".<br /><br />Adnkronos, 5 gennaio 2009</div>Andreahttp://www.blogger.com/profile/09844239837549984352noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7502014.post-56147266975350170592009-01-01T18:28:00.001+01:002009-01-01T18:29:32.805+01:00La faticosa vita dei calciatori gay tra insulti e paure.<div xmlns='http://www.w3.org/1999/xhtml'><b>L'inghilterra promuove uno spot con Beckham e Cristiano Ronaldo contro l'omofobia </b><br/>La Federazione stanzia ventimila sterline per la campagna contro un problema qui particolarmente sentito. Uno dei pochi a fare coming out, Fashanu, si suicidò. Il Tottenham ha vietato cori anti-omosessuali allo stadio. I pregiudizi sono ancora molti: nello spogliatoio del Chelsea Scolari vuole solo eterosessuali. La Navratilova perse 12 milioni di dollari in contratti non appena rivelò di essere lesbica. Il caso Vampeta, ex Inter.<br/>di Antonello Guerrera<br/><br/><br/>Stavolta si fa sul serio. La Premier League vuole combattere l'omofobia del calcio inglese e, come rivela il Guardian, promuoverà da marzo 2009 un video ufficiale a tema con la partecipazione dell'associazione calciatori e di due organizzazioni per i diritti di minoranze e gay come Kick It Out e Outrage!. Per il cast dello spot si pensa a dodici figure di spicco della Premier, con indiscrezioni sul "metrosexual" David Beckham, Rio Ferdinand, Wayne Rooney e Cristiano Ronaldo. Tutti insieme per tentare di estirpare dagli stadi inglesi canti e insulti omofobici.<br/><br/>Come dichiara Danny Lynch di Kick It Out, se in Premier «i cori razzisti a base di banane e scimmie si sono ridotti a fenomeno isolato nel corso degli anni, l'omofobia, invece, è cresciuta sensibilmente». Tanto che la Federazione inglese ha deciso di stanziare per la campagna di sensibilizzazione ventimila sterline, facendo così trasmettere il video in cinema, tv, stadi e forse anche nelle scuole - ipotesi per la quale però manca ancora l'ok del ministero della Pubblica Istruzione britannico. Il tutto per un fenomeno che in Inghilterra - patria di circa quattro milioni di omosessuali e della squadra gay campione del mondo dello Stonewall - è già stato affrontato più volte. Basti pensare che nel 2006 il Tottenham ha vietato i cori omofobici nel proprio stadio. E che il Manchester City è "gay-friendly", avendo adottato una politica interna di reclutamento e difesa del personale omosessuale.<br/><br/>Ma tutto questo non è evidentemente bastato. Perché nel calcio, e più in generale in tutti gli sport, l'atleta che dichiara pubblicamente una vita intima "non comune" rischia grosso - anche l'allenatore del Chelsea Scolari, ad esempio, si lasciò sfuggire in passato dichiarazioni di epurazione di eventuali gay dalla sua squadra. L'unico calciatore inglese professionista che si è dichiarato omosessuale fu Justin Fashanu nel '90. Un'uscita che generò moltissime polemiche e che travolse psicologicamente il giocatore. Il quale, dopo esser stato ripudiato anche dal fratello più famoso John (noto ai fan della Gialappa's) e implicato in un intricato caso di violenza sessuale nei confronti di un minore, il 3 maggio 1998 decise di farla finita e di impiccarsi in un garage.<br/><br/>Una tragedia che ha segnato gli sportivi omosessuali. Tanto che l'ex Chelsea e Pisa Paul Elliott due mesi fa ha svelato alla stampa inglese la presenza nella Premier di dodici giocatori gay in incognito - un po' come fece Grillini con la Serie A nel 2006 e come avvenne un anno prima con tre giocatori gay della Bundesliga che promisero al Financial Times di uscire allo scoperto se altri otto li avessero seguiti. Tant'è.<br/><br/>Un "coming out" del genere è spesso doloroso. Quando nel 1981, ad esempio, la tennista Martina Navratilova rese pubblica la sua omosessualità, perse circa 12 milioni di dollari in contratti in poche ore. E che dire degli sfottò incassati dall'altra tennista Mauresmo da parte delle colleghe e della «sconfortante» esperienza liberatoria dell'ex Nba John Amaechi? Prima di loro aveva causato non poche polemiche la dichiarazione pubblica di Greg Louganis, che con quattro ori olimpici e cinque titoli mondiali è ancora considerato il più grande tuffatore di tutti tempi. Nel calcio, poi, dove il machismo è forse più marcato che in altri sport (è di questa opinione anche il famoso arbitro gay di rubgy Nigel Owens), i "coming out" sono più unici che rari. L'ex calciatore tedesco di seconda serie Marcus Urban, ad esempio, chiuse la carriera dopo averlo fatto. La più tollerante Olanda, invece, conta l'unico giocatore professionista di alto livello apertamente omosex, il centrocampista del Volendam Van Dijk, oltre al primo (e defunto) arbitro omosessuale John Blankenstein.<br/><br/>E in Italia? Non pochi addetti ai lavori hanno dichiarato negli ultimi tempi che i gay nel calcio non esistono. Il resto è silenzio, nonostante oscure interviste di focosi calciatori-escort e indiscrezioni varie. L'unico giocatore della Serie A che ha avuto apertamente qualche contatto omosex è stato l'ex Inter Vampeta. Il quale, nonostante si sia sempre dichiarato etero, ha posato nudo per una rivista gay (come Beckham) ed è stato padrino di una parata omosex nella sua città. Tutto il resto è fantasia e speculazione. In attesa del primo coming out del nostro calcio, per il quale però, secondo il portiere della Fiorentina Frey, non siamo ancora pronti: «In questo mondo dove la tifoseria già ti attacca mogli e fidanzate, figurati se uno si dichiara gay. Lo massacrano. Striscioni, cori. Un inferno».<br/><br/><br/>http://www.gaynews.it/view.php?ID=80265</div>Andreahttp://www.blogger.com/profile/09844239837549984352noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7502014.post-861555638946346082008-12-12T14:29:00.002+01:002008-12-12T21:58:41.209+01:00Stasera nuova puntata di Victory su gay e sport<img src="http://farm4.static.flickr.com/3252/3103426236_f40c14b793.jpg" alt="paolo_victory" align="left" height="500" width="334" />Stasera sulla 7 nuova puntata di Victory. Dato che gli ascolti hanno premiato la scelta coraggiosa fatta la settimana scorsa dal programma sportivo anche stasera <a href="http://www.la7.it/colombo" target="new">Paolo Colombo</a> ci parlerà di omosessualità e sport.<br /><br />Sono riuscito a parlare con Colombo solo pochi minuti fa e oltre ad essere ovviamente contento per il risultato di ascolti ottenuto la settimana scorsa dal programma ci teneva a ringraziare le squadre di calcio del Catania, dell'Inter e della Sampdoria che sono state le uniche a dichiararsi subito disponibili a far intervistare i loro calciatori sul tema dei gay nel mondo del calcio.<br /><br />Mi ha anche riferito che la puntata di venerdì ha sortito uno degli effetti da lui sperati: uno dei ragazzi dei <a href="http://www.kingkickers.it/" target="new">KingKickers</a> che la settimana scorsa ha fatto coming-out e che gioca in una squadra del campionato di promozione ha parlato della sua omosessualità al padre, allenatore della stessa squadra, che non aveva visto la puntata. Il padre ha dato al figlio la risposta che molti ragazzi che si apprestano a rivelare ai genitori la propria omosessualità vorrebbero ricevere: "Se tu sei felice, la tua felicità è anche la mia".<br /><br />Infine Paolo, che desidero ringraziare per la sua disponibilità e gentilezza, mi ha dato alcune anticipazioni sulla puntata di stasera:<br /><br />Saranno trasmesse le scene tagliate da Rai2 di Brokeback Mountain, film vincitore del leone d'oro alla mostra del cinema di Venezia.<br /><br />Victory tornerà poi a parlare di gay e omosessualità con le testimonianze di Hernan Crespo, Kakhaber Kaladze, Christian Maggio e del campione del mondo del 1982 Paolo Rossi.<br />A proposito di questo servizio Paolo Colombo mi ha riferito che al termine dell'intervista è rimasto a parlare a lungo con Crespo e durante la conversazione ha rivelato al calciatore la sua omosessualità. Crespo, pur non essendo gay, si è informato sulla storia personale di Paolo e sul suo recente coming out: alla fine sembrava Hernan l'intervistatore. "Hernan è un ragazzo molto intelligente e ricorderò per sempre quella conversazione, è stata bellissima. Succede spesso che un ragazzo gay e uno eterosessuale diventino amici perché sapendo da subito che la storia non è possibile si instaura un sincero rapporto di amicizia".<br /><br />Anche in questa puntata ci sarà un'intervista che farà molto discutere, come quella della settimana scorsa al calciatore escort della quale si è parlato in molti spogliatoi di serie A e non solo: Paolo intervisterà Marco Poggi, scrittore emergente di 28 anni, che presenterà il suo libro e che racconterà di avere da due anni una storia d'amore con un calciatore italiano che gioca in una grande squadra di serie A.<br /><br />Un altro servizio pepato racconta la storia di un ex-calciatore, adesso scrittore, che ha recentemente scritto in un libro di aver ricevuto, durante un'orgia, un rapporto orale da un ex-compagno di squadra del Vicenza.<br /><br />Una puntata da non perdere!Andreahttp://www.blogger.com/profile/09844239837549984352noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7502014.post-20912072178741336252008-12-10T18:26:00.001+01:002008-12-10T18:27:24.839+01:00Brokeback Mountain non censurato andrà in replica su Raidue<div xmlns='http://www.w3.org/1999/xhtml'>Articolo tratto da <a target='_blank' href='http://www.queerblog.it/post/4457/brokeback-mountain-non-censurato-andra-in-replica-su-raidue'>QueerBlog</a><br /><br /><br />Ufficio Stampa Rai sul caso Brokeback Mountain di oggi:<br /><br /><blockquote><p>Non c’e’ stata alcuna censura, ma una serie di casualita’ che ha impedito la messa in onda della versione originale di “Brokeback Mountain”. <br /><br />La RAI ha comprato i diritti del film “Brokeback Mountain” tramite Rai Cinema.<br /><br />Per un’eventuale trasmissione senza vincoli di orario, e’ stato chiesto alla societa’ Bim, che l’ha distribuito nelle sale, il visto censura.<br /><br />In seguito a tale richiesta, il distributore ha consegnato la copia che aveva ottenuto il visto, mentre non e’ stato sollecitato l’invio contestuale della versione integrale.<br /><br />Pertanto, quando Raidue ha deciso di trasmettere il film ha ritenuto di utilizzare la versione integrale non verificando sul terminale che la versione in possesso della RAI era quella che aveva ottenuto il visto censura per la trasmissione senza vincoli di orario.<br /><br />Il Direttore di Raidue ha preso l’impegno di mettere in programmazione la replica del film nella versione cinematografica senza tagli.</p></blockquote> <br />Che sia vero o no il motivo dei tagli, c’è stata una pronta contromossa. Molto bene. Le polemiche una volta tanto servono a risvegliare l’attenzione dei “piani alti” televisivi, quantomeno. <a href='http://www.tvblog.it/post/11765/brokeback-mountain-lamore-gay-censurato-su-raidue'>Vi rimandiamo all’articolo di Tvblog dedicato</a>, dove pare che abbia avuto un ruolo determinante di mediazione Valdimir Luxuria.<br /><br /><br />AGGIORNAMENTO: In attesa di vedere la promessa mantenuta, possiamo apprezzare come la censura di mamma Rai abbia fatto il giro del mondo, sui principali siti di informazione. Dalla <a target='_blank' href='http://www.google.com/hostednews/afp/article/ALeqM5g0O9obVitB9UjPKQyViXbEhQ_DDQ'>Francia</a> alla <a target='_blank' href='http://www.elpais.com/articulo/Pantallas/RAI/censura/Brokeback/Mountain/elpepugen/20081210elpepirtv_2/Tes'>Spagna</a>, fino al <a target='_blank' href='http://g1.globo.com/Noticias/Cinema/0,,MUL916696-7086,00-ITALIA+EXIBE+BROKEBACK+MOUNTAIN+COM+CORTES+E+IRRITA+HOMOSSEXUAIS.html'>Brasile</a> si parla dei tagli al film e di come la Rai abbia trasmesso a notte fonda una versione completamente distorta della pellicola. Che bella pubblicità per l’azienda e per il paese!</div>Andreahttp://www.blogger.com/profile/09844239837549984352noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7502014.post-71224966224840005432008-12-09T14:11:00.002+01:002008-12-09T14:29:19.189+01:00Brokeback Mountain censurato<img src="http://farm4.static.flickr.com/3261/3094720635_9ff8bdd152_o.jpg" alt="jakeandheath" align="left" height="208" width="400" />Sono tornati i tempi della censura. Passi che la Rai decida di trasmettere <a href="http://www.brokebackmountain.com/" target="new">Brokeback Mountain</a>, film vincitore del Leone d’oro 2005 in seconda serata, perché è “vietato ai minori di 14 anni”. Passi che non venga quasi per nulla pubblicizzato il primo passaggio televisivo, per qualche forma di pudore o vergogna dei responsabili di rete, che però hanno speso dei soldi per acquisire i diritti.<br /><br />Ma che il film di Ang Lee venga addirittura tagliato è scandaloso! Sono state tagliate tutte le scene che evidenziano il rapporto di amore tra i due protagonisti.<br />Perché, va ricordato, il sesso etero, con annesse allusioni e volgarità, va bene anche per la prima serata ma il sesso gay mai (neppure a mezzanotte). E, infatti, nello stesso film viene mostrato un principio di rapporto tra Heath e la moglie. Non solo: nessun problema di censura per la scena in cui Jake viene ammazzato di botte, con tanto di primo piano del viso sanguinante. Sì, picchiamoli!<br /><br />A questo punto la Rai farebbe meglio a non trasmettere nulla, se deve censurare in questo modo sia le scene di sesso (in cui comunque non si vedeva niente) sia i baci tra i protagonisti. Su Raidue è andato in onda un altro film.<br /><br /><br /><b>Aggiornamento</b>: Un lettore <b>ha chiamato</b>, per protesta, il numero della Rai <b>199.123.000</b>, dove è possibile esprimere un’opinione sui programmi. Curiosa la reazione dell’operatrice: la prima gli ha attaccato il telefono in faccia; la seconda, invece, era preparata: “so esattamente a cosa si riferisce, ma purtroppo non posso esprimerle una mia opinione”.Andreahttp://www.blogger.com/profile/09844239837549984352noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-7502014.post-7344767023335246532008-12-08T14:21:00.001+01:002008-12-08T14:21:06.886+01:00I segreti di Brokeback Mountain stasera su Rai 2<div xmlns='http://www.w3.org/1999/xhtml'><img width='432' height='198' align='left' alt='brokebackmountainfoto' src='http://farm4.static.flickr.com/3232/3092738404_6baeac2cd8_o.png'/>Dopo quasi tre anni la televisione italiana è finalmente riuscita a trovare una serata per programmare “<a href='http://www.brokebackmountain.com/' target='_blank'>I segreti di Brokeback Mountain</a>“, film premiato in tutto il mondo: vincitore del Leone d’oro alla Mostra del cinema di Venezia, ha vinto 4 Golden Globe e ha ricevuto 8 candidature ai premi Oscar.<br /><br />Il film sarà trasmessa questa sera, 8 dicembre 2008, su Raidue alle 22:45 in prima visione per le reti in chiaro.<br /><br />Certo, con un po' di coraggio in più un <a href='http://www.imdb.com/title/tt0388795/' target='new'>film</a> di questa importanza poteva essere trasmesso in prima serata.</div>Andreahttp://www.blogger.com/profile/09844239837549984352noreply@blogger.com8tag:blogger.com,1999:blog-7502014.post-8593151735374443712008-12-08T11:50:00.002+01:002008-12-08T12:01:58.034+01:00Arbitro di rugby fa coming out<div xmlns="http://www.w3.org/1999/xhtml"><img alt="nigelowens" src="http://farm4.static.flickr.com/3097/3091693341_f378c18790_o.jpg" align="left" height="300" width="226" />Altro coming out nel mondo dello sport. Stavolta non si tratta di un atleta ma di un arbitro, un arbitro di rugby.Nigel Owens, arbitro gallese, ha raccontato la propria esperienza, compresa la sua omosessualità finalmente rivelata, in un libro autobiografico. Cresciuto a Mynyddcerrig nel Carmarthenshire ha fatto il suo debutto nella coppa del mondo di rugby lo scorso anno ed è il primo arbitro gay dichiarato, almeno ad alto livello.<br /><br />In una <a href="http://news.bbc.co.uk/2/hi/uk_news/wales/south_west/7764625.stm">intervista rilasciata alla BBC</a> ha dichiarato:<br /><br />"Mi sono detto che questo avrebbe potuto aiutare qualcuno, non vorrei che nessun altro passasse quello che ho passato io in questi anni."<br /><br />Nel libro Owen parla anche di un suo tentativo di suicidio e di come sia stato difficile per lui accettare la sua omosessualità: "In realtà dire tre semplici parole: "Io sono gay" è stata la cosa più difficile che abbia mai fatto."</div>Andreahttp://www.blogger.com/profile/09844239837549984352noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7502014.post-18151213780656651152008-12-06T18:25:00.001+01:002008-12-06T18:30:24.074+01:00Ecco la puntata di V-ictory di ieri sera sui gay nello sport<div xmlns='http://www.w3.org/1999/xhtml'><div class='youtube-video'><object width='400' height='333'><param value='http://www.la7.it/swf/flvplayer.swf?contentURL=/video/victory/victory_061208.flv&imgPath=/img/video/320X240/20103.jpg' name='movie'> </param><param name='allowFullScreen'> </param><embed width='400' height='333' allowfullscreen='true' type='application/x-shockwave-flash' src='http://www.la7.it/swf/flvplayer.swf?contentURL=/video/victory/victory_061208.flv&imgPath=/img/video/320X240/20103.jpg'> </embed> </object></div><br /><br /><br /><div class='youtube-video'><object width='400' height='333'><param value='http://www.la7.it/swf/flvplayer.swf?contentURL=/video/victory/victory_061208_2.flv&imgPath=/img/video/320X240/20104.jpg' name='movie'> </param><param name='allowFullScreen'> </param><embed width='400' height='333' allowfullscreen='true' type='application/x-shockwave-flash' src='http://www.la7.it/swf/flvplayer.swf?contentURL=/video/victory/victory_061208_2.flv&imgPath=/img/video/320X240/20104.jpg'> </embed> </object></div><br /><br /><br /><div class='youtube-video'><object width='400' height='333'><param value='http://www.la7.it/swf/flvplayer.swf?contentURL=/video/victory/victory_061208_3.flv&imgPath=/img/video/320X240/20105.jpg' name='movie'> </param><param name='allowFullScreen'> </param><embed width='400' height='333' allowfullscreen='true' type='application/x-shockwave-flash' src='http://www.la7.it/swf/flvplayer.swf?contentURL=/video/victory/victory_061208_3.flv&imgPath=/img/video/320X240/20105.jpg'> </embed> </object></div></div>Andreahttp://www.blogger.com/profile/09844239837549984352noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7502014.post-47585809899764652872008-12-05T14:08:00.001+01:002008-12-05T15:16:13.830+01:00Il racconto del gigolò dei calciatori: "Ho una dozzina di clienti in serie A"<div xmlns='http://www.w3.org/1999/xhtml'><b><span class='sottotitolo'>È un giocatore di C: "Ma nessuno dirà mai che è gay"<br/></span></b>Ci vediamo dopo le partite, la domenica, in albergo: 1500 euro per qualche ora, molti sono bisex, anche sposati <br/>Alcuni giocano anche in nazionale li terrorizza essere scoperti e scoprirsi Forse è giusto così <br/>di EMANUELA AUDISIO<br/><br/><br/><img width='350' height='500' align='left' alt='bologna-pride-2008-parla-xxxxx' src='http://farm4.static.flickr.com/3134/3084030021_b764a31c61.jpg'/>Non fa nomi, nemmeno il proprio. Però racconta quello che fa per lavoro, anche con i calciatori. «Importanti, anche di serie A, anche nazionali, anche sposati». E quello che ha fatto qualche volta negli spogliatoi. «Qualcosa più di un bacio». Anche lui gioca a pallone, è un professionista, nell´ex serie C. Ma per arrotondare, fa l´italian gigolò con gli uomini, anzi l´escort, come si dice oggi. L´accompagnatore di serate speciali, a pagamento. «Millecinquecento euro per qualche ora. I calciatori pagano senza fiatare. Li incontro spesso in albergo, la domenica sera, dopo la partita. Nell´unico momento di tranquillità che hanno. Chiedono di rilassarsi. Non hanno problemi a farsi baciare sulla bocca. Però hanno paura di far sapere, anzi sono terrorizzati dall´idea di essere scoperti. Con uno mi sono incontrato al buio, fuori Milano, non so chi fosse. I patti erano che tutto dovesse essere fatto a luci spente».<br/><br/>E´ la testimonianza che Victory ha affidato a La7, in un servizio (andrà in onda questa sera alle 23,55), che si chiede come mai l´omosessualità sia ancora un tabù nel campionato di calcio italiano. E come mai molte società di serie A si siano rifiutate di far intervistare i loro giocatori su questo tema. L´autore dell´intervista è Paolo Colombo, conduttore del programma. Chi parla ha 25 anni e ha una doppia vita, è fidanzato con una ragazza che non sa, per questo non si vuole fare riconoscere. «Vendo le mie prestazioni a giocatori di squadre importanti, ho circa 30 clienti calciatori, una dozzina di serie A, ce ne sono alcuni, non tanti, che fanno parte della nazionale, e anche sposati. In tre occasioni mi hanno chiesto di far l´amore in gruppo. Con più giocatori della stessa squadra, ma anche con amici di formazioni diverse. E´ solo una questione sessuale, niente parole. Tengono molto alla privacy e hanno una dannata paura di essere scoperti e di scoprirsi. Solo uno ha raccontato di sé, si è lasciato andare. Lo sanno che gioco anch´io, ma non vengo richiesto per questo. Mi chiamano per una questione di delicatezza, preferiscono una cosa soft. Sono più attivi che passivi. Molti di loro sono bisex, hanno bisogno di una facciata rispettabile, magari sono anche sposati. In Italia nessun calciatore del campionato ammetterà mai di essere gay, almeno non ora. Ci sono troppi condizionamenti sociali, e forse è giusto così».<br/><br/>Le modalità non prevedono mai l´abitazione privata. «Gli incontri sono quasi sempre in albergo o casa di amici. Negli hotel la scusa è sempre quella, un documento da ritirare, un autografo da far firmare, e così si riesce a non farsi registrare. Il prezzo dipende dal contesto e dal tempo. Chiedo da 500 a 2.000 euro. Se si tratta di restare tutta la notte, capita di rado, la tariffa sale. Mai avuta una discussione sui soldi, lo capiscono da soli. Come arrivano da me? Tramite il passaparola. Io frequento imprenditori e professionisti, persone che prima di fare questo lavoro non conoscevo. Nella divisione dove gioco io, è capitato che alcuni giocatori si dichiarassero privatamente e di fare sesso nello spogliatoio, correndo il rischio, ma per fare un passo pubblico bisogna avere molto coraggio».<br/><br/>Perché come dice nel servizio Claudio Bellucci, attaccante della Sampdoria: «L´immagine del calciatore è rude. E´ quella di Gattuso e Materazzi. Un calciatore non direbbe mai di essere gay».<br/><br/>da la repubblica del 5 dicembre 2008</div>Andreahttp://www.blogger.com/profile/09844239837549984352noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7502014.post-49238005782435466622008-12-04T14:49:00.002+01:002008-12-04T15:43:46.443+01:00Gay nello sport: i KingKickers<div xmlns="http://www.w3.org/1999/xhtml">Dopo la pubblicazione del post di ieri nel quale anticipavo i servizi della prossima puntata di Victory dedicata ai gay nello sport, tra i quali uno dei più attesi è certamente quello sugli Eurogames di Barcellona, sono stato contattato da Francesco, il capitano dei KingKickers, la squadra di calcio milanese che a quei giochi ha partecipato. E' stato molto gentile e disponibile e ha accettato di rispondere a qualche domanda<br /><br /><img alt="KingKickers 4" src="http://farm4.static.flickr.com/3209/3081653181_eed0bfd7b5.jpg" align="left" height="333" width="500" /><b>Quando è nata la squadra dei KingKickers?</b><br />I <a href="http://www.kingkickers.it/" target="_blank">KingKickers</a> nascono come "estensione" di una squadra già esistente: la <a href="http://www.nanb.it/" target="_blank">NaNb</a>. Sono nati proprio per partecipare agli eurogames: serviva una squadra di calcio a 11 con una rosa più ampia.<br /><br /><b>E' giusto definirla una squadra gay?</b><br />Bella domanda... indubbiamente siamo una squadra di ragazzi gay ma siamo una squadra di calcio, assolutamente come le altre. Ciò che voglio dire è che non bisogna avere la tessera dell'arcigay per giocare. Spesso vengono a giocare con noi ragazzi che hanno gusti sessuali differenti dal nostro, a noi non interessa, conta la passione per il calcio.<br />Come dicevo siamo una squadra di calcio ma prima di tutto siamo un gruppo di amici che si divertono a stare insieme che sia per giocare a calcio o per mangiare una pizza.<br /><br /><b>Solo questo anno avete deciso quindi di partecipare agli Eurogames?</b><br />Sì, abbiamo deciso di partecipare agli eurogames a febbraio, considera però che alcuni di noi avevano già partecipato ad altri tornei internazionali di calcio gay che vengono organizzati ogni anno prima: io ad esempio sono stato due volte Francoforte, due volte Amburgo, due volte Barcellona e una volta Parigi. Ormai ho una certa esperienza di tornei internazionali...<br /><br /><img alt="KingKickers 1" src="http://farm4.static.flickr.com/3097/3081662497_ed8fff88fe.jpg" align="left" height="333" width="500" /><b>Quando siete partiti sapevate già che Paolo Colombo avrebbe fatto un servizio sulla vostra partecipazione?</b><br />Sì, lo sapevamo. L'abbiamo saputo fin dall'inizio<br /><br /><b>Le telecamere de la7 vi seguivano sempre? Sia durante le partite che in albergo?</b><br />Sì, ovunque. Te ne accorgerai vedendo la trasmissione<br /><br /><b>C'era un po' di preoccupazione per questo?</b><br />Sì certo, qualche componente della squadra non ha voluto farsi riprendere, qualcun altro si è convinto solo alla fine, trascinato dall'entusiasmo degli altri, ma diciamo che la preoccupazione c'è stata<br /><br /><b>Spero che comunque nessuno si sia pentito...</b><br />Io posso parlare a titolo personale. e ti posso dire che non mi sono pentito di ciò che ho fatto.<br />Coltivo la speranza che il nostro gesto possa servire soprattutto a noi; mi interessa relativamente se un giocatore di serie A farà coming out vedendo la trasmissione e seguendo il nostro esempio.<br />Sarei più contento se vedendo la trasmissione qualche mio compagno che ora vive male la sua omosessualità si convincesse che non ha nulla da temere, che non succede nulla a vivere sereni<br />Ecco, questa è la mia più grande speranza.<br />E mi piacerebbe che tanti altri ragazzi gay che giocano nei campionati minori (e ce ne sono, te lo assicuro) si rendessero conto che qui a Milano c'è un gruppo di ragazzi gay che vivono la loro stessa passione in maniera serena.<br /><br /><img alt="KingKickers 3" legt="" src="http://farm4.static.flickr.com/3066/3081655171_825d8fe392.jpg" align="left" height="333" width="500" /><b>Come vi è venuta l'idea di dichiararvi?</b><br />E' stato Paolo Colombo a proporcelo. Ha detto che avrebbe voluto fare delle interviste parlando di noi e del calcio. Il resto è venuto spontaneamente<br /><br /><b>Come è stata accolta questa proposta?</b><br />Dciamo che il primo a cui l'ha chiesto sono stato io; mi ha detto: “il capitano non può non parlare”<br />ed effettivamente non potevo tirarmi indietro<br /><br /><b>Quindi sei stato il primo</b><br />Sì, sono stato il primo ad essere intervistato<br /><b><br />Dopo ti sei sentito liberato o preoccupato?</b><br />Mi son sentito bene, è stata una cosa spontanea<br /><br /><b>Nessuno, a parte la squadra, sapeva della tua omosessualità?</b><br />Nessuno<br /><br /><b>Dopo l'intervista ti sei dichiarato con qualcuno o aspetti che vedano la trasmissione?</b><br />Questo è un argomento delicato che sinceramente mi ha dato molto da pensare, per ora non lo sa ancora nessuno...<br /><br /><img alt="KingKickers 5" src="http://farm4.static.flickr.com/3200/3081650949_9e5d140591.jpg" align="left" height="375" width="500" /><b>Temi qualche reazione inaspettata?</b><br />Devo dire la verità, sono curioso di vedere quali saranno le reazioni e soprattutto come mi comporterò di fronte ad esse. E' come una prova<br /><br /><b>A questo hai pensato anche durante la registrazione?</b><br />No perchè noi non abbiamo seguito la registrazione. E' stato girato tutto in diretta a Barcellona<br />e lì non c'era il tempo di pensare a queste cose, la testa era impegnata da tuttl'altri pensieri<br /><br /><b>Oltre a te chi ha accettato di farsi intervistare da Paolo?</b><br />Oltre a me hanno fatto coming-out i due vice-capitani, un membro storico della squadra ed il più giovane del gruppo.<br /><br /><b>Non credi che le vostre dichiarazioni possano mettere in evidenza l'ipocrisia del mondo del calcio specialmente in quello professionistico che dipinge il calcio come sport non adatto ai gay.<br />Ho riletto in questi giorni la dichiarazione di Gianni Rivera: “Ogni volta che sento parlare di gay tra i calciatori, mi stupisco. Mi sembra difficile pensare che scelgano un gioco così maschio”. L'ho trovata davvero deprimente. Tu che ne pensi?</b><br />Sicuramente, questo è il motivo principale per cui ho deciso di fare questo gesto. Leggere quelle dichiarazioni per uno come me (ma come me ce ne sono tanti) che ha giocato 27 anni a livello agonistico, che ha sul proprio corpo un'ottantina di punti in cicatrici, che ha giocato sui ampi in fango, con la neve, col gelo leggere quelle dichiarazioni mi ha veramente dato fastidio<br />Gianni Rivera è un mostro sacro del calcio, sai come veniva chiamato ai suoi tempi? L'abatino.<br />Questo soprannome glielo diede il compianto Gianni Brera perché lo riteneva troppo raffinato e tattico, poco disposto al sacrificio atletico e troppo leggero nel gioco di copertura, aveva cioè un modo di giocare poco “maschio", curioso vero?<br />Ma per me Gianni Rivera rimane un grande, calcisticamente parlando, abatino o no.<br /><br /><img alt="KingKickers 6" src="http://farm4.static.flickr.com/3247/3082486712_1c3fdbf702.jpg" align="left" height="333" width="500" /><b>E delle dichiarazioni di Cannavaro cosa pensi? “Non ho mai visto un calciatore gay”</b><br />A me pare impossibile, fai un po' te. Molto probabilmente non ha mai chiesto<br /><br /><b>Hai già visto il servizio di V-ictory?</b><br />No, è top secret. Lo vedremo tutti insieme in diretta dopo aver giocato una divertentissima partita di calcio, ovviamente<br /><br /><b>La vedrai con la squadra quindi....</b><br />Sì, partita, mega rinfresco a base di pizza, salatini bevande e poi la visione della trasmissione in religioso silenzio<br /><br /><b>Torniamo a Barcellona, come è stata quella esperienza?</b><br />Fantastica, io l'ho vissuta fin dal primo giorno quando la squadra non era altro che qualche nome scritto su un foglietto (che conservo).<br />La preparazione è stata dura (dal punto di vista organizzativo) ma poi tutte le fatiche sono state ripagate dall'entusiasmo con cui tutti hanno partecipato. Dal punto di vista sportivo non è andata come volevamo: sfortuna, inesperienza (alcuni erano al loro primo torneo internazionale) ed altro non ci hanno permesso di portare a casa una medaglia ma vedere i ragazzi felici e consapevoli di aver vissuto un'esperienza di gruppo indimenticabile mi ha davvero dato tanta carica<br /><br /><b>Andrà meglio la prossima volta.... avete intenzione di continuare questa esperienza, no?</b><br />Sicuramante , siamo già iscritti agli OutGames di Copenaghen 2009, vogliamo vincere queste olimpiadi!!!<br /><br /><img alt="KingKickers 7" src="http://farm4.static.flickr.com/3017/3082482944_223e320c3b.jpg" height="333" width="500" /><br /><br />In bocca al lupo per quanto possa servire farò il tifo per voi.</div>Andreahttp://www.blogger.com/profile/09844239837549984352noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7502014.post-39317717356504468082008-12-04T13:24:00.001+01:002008-12-04T13:24:20.734+01:00Sport e tabù: quanti gay da serie A<div xmlns='http://www.w3.org/1999/xhtml'><a target='_blank' href='http://blog.panorama.it/culturaesocieta/2008/12/04/sport-e-tabu-quanti-gay-da-serie-a/'>di Emanuele Rossi - Panorama<br/></a><br/><br/><a target='_blank' href='http://www.la7.it/tv/dettaglio_pers.asp?id_pers=293'>Paolo Colombo</a>, 41 anni, genovese, è uno dei volti emergenti di La7: conduce da settembre <em>Victory</em>, un programma di approfondimento dedicato allo sport. Per guardare il mondo sportivo “da dentro” precisa Colombo “con i drammi e le gioie dei protagonisti, le storie che stanno dietro ai personaggi”.<strong> </strong>E le storie sono molto spesso inedite. Come quelle che Colombo ha scelto per di venerdì 5 (andrà in onda alle 24): un’intera puntata che affronta uno dei temi “tabù” nel mondo sportivo: l’omosessualità. “L’idea è stata mia” spiega Colombo “Il tema mi interessa particolarmente: io sono omosessuale, ho fatto quest’estate il mio coming out”.<br/><br/><strong>In un’occasione speciale?</strong><br/>Ne ho parlato con il mio direttore Antonio Piroso a luglio, per andare a seguire gli <a target='_blank' href='http://blog.panorama.it/mondo/2008/07/28/a-barcellona-festa-per-gli-eurogames-le-olimpiadi-gay/'>Eurogames</a> a Barcellona.<br/><br/><strong>Di che si tratta?</strong><br/>Sono una specie di Giochi Olimpici cui partecipano atleti gay, lesbiche e transessuali da tutto il mondo. È stato emozionante, all’apertura c’era il sindaco della capitale catalana Jordi Hereu, migliaia di spettatori, un’accoglienza bellissima, ti sentivi davvero un atleta. Se lo può immaginare in Italia? Io no, né a Roma né a Milano, che pure si definisce una città europea.<strong><br/><br/>Lei ha partecipato?</strong><br/>Sì, allenavo una squadra di calcio, i KingKickers.<strong><br/><br/>Com’è andata?</strong><br/>Bene, anche se siamo usciti agli ottavi, contro una squadra tedesca. Con arbitro tedesco (scandaloso). Il fatto è che davamo fastidio ad una persona nella federazione internazionale.<strong><br/><br/>Esiste una federazione internazionale?<br/></strong>Certo, lo sport “gay friendly” esiste e ha le sue squadre, le sue competizioni, le sue federazioni internazionali come la <a target='_blank' href='http://www.iglfa.org/home.htm'>Iglfa</a>, che è quella del calcio. E anche i mondiali: la scorsa edizione è stata vinta dall’Inghilterra” (<em>i prossimi saranno nel giugno 2009 a Washington Dc</em>, ndr).<br/><br/><strong>Allora non è vero che, come disse Luciano Moggi, “<a target='_blank' href='http://www.youtube.com/watch?v=UZ%3Cp%3E_6Wdu1Erw'>nel calcio per i gay non c’è posto</a>“</strong><br/>Guardi, il gioco è sempre uguale, questi sono pregiudizi abbastanza stupidi. Ci sono i contrasti, le ammucchiate dopo i gol e le rivalità: agli Eurogames c’era un’altra squadra di Roma ed eravamo già in clima derby.<br/><br/><strong>Ma nello spogliatoio non si parla di ragazze…</strong><br/>No, solo di boys… Sono tutti ragazzi normali, alcuni hanno anche delle fidanzate, giocano nei dilettanti, nelle serie regionali.<br/><br/><strong>E ci sono giocatori omosessuali anche in serie A?</strong><br/>Ci sono e ci sono sempre stati, almeno stando alle voci che girano nell’ambiente.<br/><br/><strong>Ma non si dichiarano espressamente</strong><br/>Questo è il lato brutto della cosa, il doversi nascondere. Ma vogliamo dimostrare che non è obbligatorio: cinque dei miei giocatori faranno coming out in trasmissione venerdì. E speriamo ne seguano altri: il mio sogno è allenare la nazionale italiana gay. Se ci sono formazioni tricolori tipo cantanti e attori non vedo perché no!<br/><br/><strong>E perché persiste questo tabù?</strong><br/>In parte per tutta la retorica “macha” che c’è intorno al calcio, in parte perché lei può immaginare come può essere ricevuto un annuncio simile dagli ultrà. Li massacrerebbero. Molti pensano che sia meglio non rischiare, alcuni si “costruiscono” delle storie sentimentali con delle ragazze bellissime che sono una mera copertura… Hanno paura di finire ghettizzati. Anche se poi tra di loro ne parlano e sono ragazzi meno retrogradi di alcuni loro coetanei: con me ad esempio sono sempre stati sensibili, anzi adesso ci scherziamo pure su.<br/><br/><strong>In effetti i casi noti sono molto pochi, nel mondo dello sport in generale</strong><br/>Sono storie che racconteremo, anche dure, come quella di <a target='_blank' href='http://it.wikipedia.org/wiki/Justin_Fashanu'>Justin Fashanu</a>, che giocava in Inghilterra e quando si dichiarò pubblicamente venne ripudiato dall’allenatore e dal fratello. Lo trovarono morto impiccato pochi anni dopo in un garage di Londra. Era il 1998, mica cent’anni fa.<strong><br/><br/>Poi però ci sono anche atleti che diventano vere “icone” gay</strong><br/>Beckham è il caso più noto, ma anche quelle pubblicità di Dolce e Gabbana con i giocatori delle nazionali di rugby e di calcio in mutande negli spogliatoi: non penserà mica siano rivolte a un pubblico etero…<br/><strong>E per lei quali sono i più affascinanti?</strong><br/><br/>Beh, Shevchenko, Behrami, Gasbarroni, Ambrosini… Non cito sampdoriani perché sarei di parte, ma ne ho messo uno del Genoa… In Serie A ci sono davvero dei bei ragazzi.</div>Andreahttp://www.blogger.com/profile/09844239837549984352noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7502014.post-77962016859299107952008-12-03T15:28:00.005+01:002008-12-03T23:36:45.235+01:00V-ictory: i gay nello sport<div xmlns='http://www.w3.org/1999/xhtml'><img width='604' height='403' alt='Paolo_Colombo_victory' src='http://farm4.static.flickr.com/3283/3079593795_e02b17518e_o.jpg'/><br/><br/>Sarà una puntata speciale quella di <a target='new' href='http://www.la7.it/sport/dettaglio.asp?prop=Victory'>V-ictory</a> che andrà in onda Venerdì 5 dicembre alle ore 24:00 su la7. Assolutamente da non perdere.<br/>Il settimanale sportivo condotto da <a target='new"' href='http://www.la7.it/tv/dettaglio_pers.asp?id_pers=293'>Paolo Colombo</a>, volto storico de la7, salito alla ribalta nei mesi scorsi per essere stato il primo giornalista sportivo italiano ad aver fatto coming-out. Notizia che noi abbiamo dato in anteprima, come sanno bene i lettori di questo blog.<br/><br/>La puntata, che si preannuncia storica per la televisione italiana, è in fase di ultimazione ma qualche indiscrezione è già emersa. Tra i servizi trasmessi:<br/><br/>Un viaggio inchiesta nel mondo dello sport dove dichiararsi omosessuali è ancora un problema (basta ricordare le parole di Fabio Cannavaro - <a href='http://www.gay.tv/ita/magazine/we_like/dettaglio.asp?i=2199'>“Non ho mai visto un calciatore gay”</a> - o quelle di Luciano Moggi <a href='http://www.gaywave.it/articolo/luciano-moggi-il-calcio-non-e-fatto-per-i-gay/1620/'>“Il calcio non è fatto per i gay”</a> o ancora quelle di Gianni Rivera: <a href='http://archiviostorico.corriere.it/2005/dicembre/18/Calciatori_gay_nazionale_ombra_Germania_co_9_051218007.shtm'>“Ogni volta che sento parlare di gay tra i calciatori, mi stupisco. Mi sembra difficile pensare che scelgano un gioco così maschio”</a>), con interviste a giornalisti, calciatori e atleti non necessariamente omosessuali ma che affrontano davanti alle telecamere della trasmissione il tema dell'omosessualità nello sport.<br/><br/>La storia del calciatore tedesco Marcus Urban che ha smesso di fare il professionista per giocare in una squadra gay.<br/><br/>Un servizio sui giochi gay di Barcellona <a href='http://www.blogger.com/www.eurogames.info/eurogames-welcome.html'>Eurogames 2008</a> con la storia dei <a href='http://www.kingkickers.it/'>Kingkickers</a>, la squadra di calcio milanese allenata dal giornalista sportivo che ha partecipato ai giochi. Le telecamere di V-ictory hanno seguito i ragazzi della squadra sia durante le partite che nei momenti di relax e come aveva anticipato Paolo Colombo nella famosa <a href='http://4ndrea.blogspot.com/2008/09/un-giornalista-gay-presenter-victory.html'>serata al Borgo</a> durante la quale dichiarò ai presenti la propria omosessualità, ben cinque calciatori dei Kingkickers faranno coming-out davanti alle telecamere.<br/><br/>Un viaggio nel mondo della moda per scoprire perché gli sportivi, rugbysti, calciatori o nuotatori che siano sono diventati delle vere e proprie icone gay.<br/><br/>Ci saranno anche le immagini in esclusiva dei backstage del famoso calendario Dieux du Stade, quello dei rugbysti che giocano nel campionato francese e altre chicche con “boni da paura - assicura il conduttore Paolo Colombo – che dovrebbero incollare gay e non davanti ai teleschermi de la7”.<br/><br/>C'è poi un intervista esplosiva, assolutamente da vedere, destinata a far cadere i tanti, troppi tabù , che esistono anche nel terzo millennio quando si parla di gay nello sport professionistico.<br/><br/>Su quest'ultimo servizio non possiamo anticipare niente, le bocche sono cucite; questo ci fa intuire che sarà davvero una “bomba”. Speriamo di poterne sapere qualcosa di più nei prossimi giorni.</div>Andreahttp://www.blogger.com/profile/09844239837549984352noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7502014.post-66533283686965043122008-12-03T14:36:00.001+01:002008-12-03T14:36:13.323+01:00La Chiesa cattolica approva<div xmlns='http://www.w3.org/1999/xhtml'><img width='300' height='318' alt='gay_impiccati_iran_01' src='http://farm4.static.flickr.com/3136/3080054660_fc89f88db1_o.jpg'/><br/><p/><br/><img width='340' height='502' alt='gay_impiccati_iran_02' src='http://farm4.static.flickr.com/3035/3080054162_d850db6401_o.jpg'/><br/><p/><br/>Questo succede in alcuni paesi dove l'omosessualità è reato.<br/>Non ci bastano le <a target='_blank' href='http://www.repubblica.it/2008/11/sezioni/esteri/benedetto-xvi-27/vaticano-omosessualita/vaticano-omosessualita.html'>loro</a> scuse ufficiali, tra 500 anni.</div>Andreahttp://www.blogger.com/profile/09844239837549984352noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-7502014.post-11355765559519475782008-12-01T11:49:00.001+01:002008-12-01T13:14:55.361+01:001 Dicembre: giornata mondiale per la lotta all'AIDS<div xmlns='http://www.w3.org/1999/xhtml'><p/><div class='youtube-video'><object width='425' height='350'><param name='movie' value='http://youtube.com/v/-nYEfU69pz0'> </param><embed width='425' height='350' src='http://youtube.com/v/-nYEfU69pz0' type='application/x-shockwave-flash'> </embed></object></div><p/><br /><br />Splendida iniziativa del gruppo <a target='_blank' href='http://www.boarosa.com'>BoaRosa</a> per la giornata mondiale per la lotta all'AIDS:ieri mattina al Gianicolo a Roma, intorno a piazza Garibaldi, sono state “ritrovati” al collo dei padri della Patria, dei nastri rossi simbolo della lotta contro quello che è stato definito “il flagello del XX secolo".</div>Andreahttp://www.blogger.com/profile/09844239837549984352noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7502014.post-37207830229436495802008-10-31T17:06:00.002+01:002008-10-31T17:24:39.525+01:00Binetti Vergogna!<a href="http://www.mariomieli.org/spip.php?article776" target="_blank">Comunictao del Circolo Mario Mieli</a><br /><br /><br /><img src="http://farm4.static.flickr.com/3052/2989609580_6e6939819f_o.jpg" alt="Binetti" align="left" height="400" width="280" />Gravissime le dichiarazione dell’Onorevole Paola Binetti che, chiamata a commentare le linee guida per le ammissioni al sacerdozio, accosta esplicitamente l’omosessualità alla pedofilia.<br /><br />La deputata democratica afferma che «queste tendenze omosessuali fortemente radicate presuppongono la presenza di un istinto che può risultare incontrollabile. Ecco: da qui scaturisce il rischio pedofilia. Siamo davanti ad un’emergenza educativa ».<br /><br />Parole gravissime che, se forse rivelano i retropensieri delle gerarchie cattoliche, non trovano nessun riscontro nella realtà e nella letteratura scientifica, ma sono anzi atte a ingenerare allarme e fomentare odio e discriminazione nei confronti delle persone omosessuali, la cui vita affettiva e sessuale non si esercita certo in istinti brutali e incontrollabili verso nessuno, tanto meno i bambini.<br /><br />Si ritorna ai timori di Fini sui maestri omosessuali che credevamo archiviate e relegate alla preistoria della politica. Ulteriormente incomprensibile e inaccettabile risulta poi il parallelo tra lo stop ai preti omosessuali e la necessità di “avere sacerdoti sani, sportivi, vissuti come modelli potenziali”. Come se gli omosessuali non fossero sani o non possano essere sportivi o dei modelli positivi, esattamente come ogni altro cittadino di qualsiasi genere e orientamento sessuale. Prima di dire certe cose prive di fondamento e senso l’onorevole Binetti farebbe bene a esercitarsi in pratiche di cui è certamente più avvezza mettendo ad esempio il cilicio in bocca... Chissà che non ne trovi giovamento!<br /><br />Sono espressioni vergognose e indegne, violentemente offensive per tutte le persone e i cittadini omosessuali, molti dei quali con il loro voto al PD hanno contribuito alla sua elezione.<br /><br />Vogliamo sperare che chi è portatore di una tale gretta visione della società, esprimendo odio e discriminazione feroce nei confronti degli omosessuali, non possa trovare più posto nel Partito Democratico. Il segretario Veltroni deve prendere atto di una incompatibilità di queste dichiarazioni con la linea del suo Partito (e ci auguriamo di tutto il panorama politico italiano) espellendo l’onorevole Binetti.<br /><br />Il Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli esprime il massimo sdegno per queste dichiarazioni e invita tutte e tutti a esprimere formale protesta e contestazione all’onorevole Binetti e al Paritito Democratico perché prenda i necessari provvedimenti.<br />Chiamiamo, faxiamo e scriviamo al Partito Democratico un unico messaggio: “BINETTI VERGOGNA!”.<br />I numeri: tel. 06/ 675471 - fax 06/ 67547319 - mail <a href="mailto:info@partitodemocratico.it" class="spip_out">info@partitodemocratico.it</a>.<br />Scriviamo anche a Paola Binetti <a href="mailto:binetti_p@camera.it" class="spip_out">binetti_p@camera.it</a>, al segretario Walter Veltroni <a href="mailto:veltroni_w@camera.it" class="spip_out">veltroni_w@camera.it</a>, e al capogruppo del PD alla Camera Antonello Soro <a href="mailto:soro_a@camera.it" class="spip_out">soro_a@camera.it</a>.<br /><br />Consapevoli che l’omofobia non si combatte con le pacche sulle spalle, e le vaghe dichiarazioni, ma agendo seriamente a livello educativo, ci proponiamo appunto di educare debitamente queste persone, scrivendo loro il nostro sdegno e costringendoli a smistare il maggior numero di fax e mail con lettere che esplicitino la loro ignoranza e il male che fanno a tanti cittadini. Speriamo in questo modo di far comprendere alla Binetti (ma abbiamo dubbi che intenda) e ai responsabili del PD e quanto in Italia i cittadini civili siano in numero maggiore rispetto a quanto credano. Anche in Italia, come già nella maggior parte dei paesi europei non deve essere più ammissibile, per figure con compiti istituzionali e ruoli di rappresentanza pubblica, compiere esternazioni di questo tenore senza alcuna conseguenza per la propria carriera politica. Il Circolo Mario Mieli propone anche, come già fatto in altre occasioni con successo, di querelare la deputata Paola Binetti, seguendo le istruzioni riportate qui di seguito.<br /><br />Rossana Praitano - Presidente<br />Andrea Maccarrone<br />Circolo di Cultura Omosessuale Mario MieliAndreahttp://www.blogger.com/profile/09844239837549984352noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-7502014.post-41422847517906434552008-10-30T12:30:00.001+01:002008-10-30T12:30:59.649+01:00Le parole per dirlo. I media e la comunicazione sull'orientamento sessuale<div xmlns='http://www.w3.org/1999/xhtml'><b>Oggi ore 15 alla Sala Colonne della Camera dei Deputati</b><br />di Paola Concia<br /><br />Giovedì 30 ottobre alle ore 15.00 alla Sala Colonne della Camera dei Deputati saremo in tanti - giornalisti, pubblicitari, deputati, registi, docenti universitari, deputati - per una maratona di interventi su come i media comunicano oggi l'orientamento sessuale. Ho fortemente voluto questo incontro, insieme a tante e tanti, dopo le polemiche sul modo in cui è stata data notizia della morte di Domenico Riso. Domenico era uno steward e si stava recando alle Canarie per una vacanza.<br /><br />Era agosto e l'aereo su cui viaggiava si è schiantato uccidendo 153 persone. Riso era lì con il suo compagno e il bambino di lui, cioè con la sua famiglia, ma nel 2008 l'esistenza di quella famiglia, con l'esclusione di un solo quotidiano, è stata censurata, omessa, mal detta, in nome di un presunto pubblico pudore che non ha reso onore alla memoria di Domenico, alla sua vita. Credo quindi ci sia bisogno di confrontarsi sulle reticenze, le ipocrisie, le semplificazioni ma anche le difficoltà e le cautele di chi ha la responsabilità di comunicare la vita, le storie, i desideri, le aspirazioni delle persone gay, lesbiche, transessuali e bisessuali. Giovedì proveremo a farlo e, credo sia la prima volta che accade, almeno in Italia. Il titolo dell'incontro è la citazione di un libro di Marie Cardinal. Non per caso. "Le parole per dirlo" fu un libro rivoluzionario poiché raccontò il disagio di una generazione di donne desiderose di conoscersi e comunicare agli altri la propria verità per trovare il proprio posto nel mondo. E il senso del nostro convegno, infatti, non è solo portare verso noi omosessuali i giornalisti, gli esperti e gli operatori dei media, ma fare noi un passo verso di loro, creando così, ed è questo il nostro obiettivo, un confronto e un dialogo vantaggioso per tutti.<br /><br />Dunque, non ci interessa esercitare un giudizio sull'operato dei media, ma soprattutto creare un'alleanza per svelare pregiudizi e stereotipi, e per capire insieme come queste semplificazioni del reale possono essere superate. E' un primo passo, ma è necessario compierlo. Fino a non molti anni fa, su alcuni giornali, in alcune tv, la parola pederasta era equivalente a omosessuale, l'omosessualità arrivava nella comunicazione solo per fatti di cronaca nera ed era ovviamente il festival delle peggiori parole, "torbido, morboso, oscuro, devianza, vizio, peccato", e dunque la migliore occasione per ribadire la distanza tra il mondo per bene e quello diverso, anormale, perverso dell'omosessualità. Non è più così, lo sappiamo, o meglio non è più solo così poiché sacche di pessima informazione esistono ancora. Vogliamo guardare pure ai passi da gigante che sono stati fatti in avanti.<br /><br />Oggi possiamo vedere una fiction in tv in cui due donne si dichiararono il loro amore, una trasmissione sull'omogenitorialità ben fatta in seconda serata, un film come Brokeback Mountain, la storia omosessuale tra due cowboy, che vince al Festival di Venezia, le immagini bellissime del matrimonio tra Ellen De Generis e Portia De Rossi, donne di spettacolo, americane, ricche, potenti e famose che fanno il giro del mondo. In Italia, ci sono canali televisivi, agenzie di stampa, portali dedicati alle tematiche gay, lesbiche, transessuali.<br /><br />Però, è evidente, ancora non basta. La realtà è oggetto dell'informazione e ispira le fiction, ma da esse è, al contempo, profondamente influenzata. Ecco perché è estremamente importante stanare e combattere pregiudizi, stereotipi, falsità, malafede o anche semplicemente superficialità sulla comunicazione dell'orientamento sessuale. Serve per combattere le discriminazioni e affermare una nuova cultura dei diritti civili, ed è questo il presupposto irrinunciabile per le buttare le fondamenta di una società moderna e inclusiva capace di produrre ricchezza non solo economica ma anche sociale.<br /><br /><br /><b><br />LE PAROLE PER DIRLO</b><br />I media e la comunicazione sull'orientamento sessuale<br />Un'agorà di libero confronto<br />Giovedì 30 ottobre, dalle ore 15.00 in poi. Sala delle Colonne, Palazzo Marini Via Poli, 19 Roma<br /><br />L'agorà avrà tempi televisivi, ognuno porterà semplicemente la sua esperienza, gli interventi saranno brevi, concisi, e speriamo interessanti per confronto aperto e sincero tra diversi modi di pensare, scrivere, raccontare l'omosessualità e la transessualità in Italia. <br /><br />Tra gli ospiti previsti:<br /><br />Michele Sorice, Massimo Arcangeli, Francesco Crispino (Docenti Universitari)<br />Umberto Carteny (Regista)<br />AgostinoToscana (Saatchi&Saatchi),<br />Aurelio Mancuso, Franco Grillini (Arcigay) <br />Francesca Polo (Presidente Arcilesbica)<br />Roberto Cuillo (Responsabile Cultura PD)<br />Paola Tavella, Maria Teresa Meli, Gianni Pennacchi, Goffredo De Marchis, Delia Vaccarello, Flavia Perina, Letizia Paolozzi, Stefano Campagna, Stefania Tamburello, Alessio De Giorgi, Concita De Gregorio, Alessandro Cecchi Paone, Daniele Scalise, Corrado Zunino, Paolo Colombo, Guido Columba, Paolo Butturini (Giornalisti) <br />Imma Battaglia (Di'Gay Project) <br />Enrico Oliari (Presidente GayLib)<br />Anna Mittone, Fabio Bonifacci (Sceneggiatori)<br />Vittorio Lingiardi (Psicanalista)<br /> <br />Tra il pubblico ci saranno studenti universitari ed è previsto uno spazio di microfono aperto.</div>Andreahttp://www.blogger.com/profile/09844239837549984352noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7502014.post-70446717154749385512008-10-29T16:25:00.001+01:002008-10-29T16:25:47.513+01:00Piero Calamandrei , 1950<div xmlns='http://www.w3.org/1999/xhtml'>"Facciamo l'ipotesi, così astrattamente, che ci sia un partito al potere, un partito dominante, il quale però formalmente vuole rispettare la Costituzione, non la vuole violare in sostanza. Non vuole fare la marcia su Roma e trasformare l'aula in un alloggiamento per manipoli; ma vuole istituire, senza parere, una larvata dittatura. Allora, che cosa fare per impadronirsi delle scuole e per trasformare le scuole di stato in scuole di partito? Si accorge che le scuole di stato hanno il difetto di essere imparziali. C'è una certa resistenza; in quelle scuole c'è sempre, perfino sotto il fascismo c'è stata. Allora, il partito dominante segue un'altra strada (è tutta un'ipotesi teorica, intendiamoci). Comincia a trascurare le scuole pubbliche, a screditarle, ad impoverirle. Lascia che si anemizzino e comincia a favorire le scuole private. Non tutte le scuole private. Le scuole del suo partito, di quel partito. Ed allora tutte le cure cominciano ad andare a queste scuole private. Cure di denaro e di privilegi. Si comincia perfino a consigliare i ragazzi ad andare a queste scuole, perché in fondo sono migliori si dice di quelle di stato. E magari si danno dei premi a quei cittadini che saranno disposti a mandare i loro figlioli invece che alle scuole pubbliche alle scuole private. A "quelle" scuole private. Così la scuola privata diventa una scuola privilegiata. Il partito dominante, non potendo apertamente trasformare le scuole di stato in scuole di partito, manda in malora le scuole di stato per dare la prevalenza alle sue scuole private. Attenzione, questa è la ricetta. Bisogna tenere d'occhio i cuochi di questa bassa cucina. L'operazione si fa in tre modi, ve l'ho già detto: rovinare le scuole di stato. Lasciare che vadano in malora. Impoverire i loro bilanci. Ignorare i loro bisogni. Attenuare la sorveglianza e il controllo sulle scuole private. Non controllarne la serietà. Lasciare che vi insegnino insegnanti che non hanno i titoli minimi per insegnare. Lasciare che gli esami siano burlette. Dare alle scuole private denaro pubblico.<br /><br />Questo è il punto. Dare alle scuole private denaro pubblico"<br /><br />(Piero Calamandrei in Scuola Democratica, 20 marzo 1950.)</div>Andreahttp://www.blogger.com/profile/09844239837549984352noreply@blogger.com4