sabato 17 maggio 2008

Giornata mondiale contro l'omofobia

stop_912167cc67Si celebra oggi la giornata mondiale contro l’omofobia. Secondo l’ILGA (International Lesbian and Gay Association) sono ben 86 i paese dell’ONU che ancora criminalizzano i rapporti fra adulti dello stesso sesso. In 7 di questi è prevista la pena di morte. Quando non si giunge a questo, c’è il carcere.

Il consigliere generale dell’ILGA ha detto:
In molti casi il pregiudizio verso le persone omosessuali è il risultato dell’ignoranza e della paura. Questa lunga lista di orrori è un classico esempio dell’intolleranza contro chi è diverso e straniero. La discriminazione verso gli omosessuali è una questione urgente come mai. La lotta per il rispetto di ogni minoranza deve essere la lotta di tutti.
Il corsivo è mio, per sottolineare come in Italia, proprio in questi giorni, stiamo assistendo ad episodi di inaudita violenza e discriminazione anche verso chi è diverso e straniero. Se poi all’estero ci vedono come razzisti, non mi pare che sbaglino molto, anche se più di razzismo personalmente parlerei di una formidabile indisponibilità alla discussione e alla comprensione. Checché se ne dica siamo un Paese vecchio che, pensando al nuovo, non sa far altro che guardarsi l’ombelico.

Per ritornare al tema omofobia segnalo due ultimi episodi da parte della chiesa. Se ad alcuni può sembrare esagerato la presenza della chiesa cattolica in questo blog, vorrei solo ricordare che la situazione politica italiana è prona ai dettami di Oltretevere (mi chiedo come mai in questi casi dare il c… non sia peccato!).

Benedetto XVI, Udienza ai partecipanti al Forum delle Associazioni Familiari e alla Federazione Europea delle Associazioni Familiari Cattoliche, 16 maggio 2008
La rivelazione biblica, infatti, è anzitutto espressione di una storia d’amore, la storia dell’alleanza di Dio con gli uomini. Ecco perché la storia dell’amore e dell’unione tra un uomo ed una donna nell’alleanza del matrimonio è stata assunta da Dio come simbolo della storia della salvezza. Proprio per questo, l’unione di vita e di amore, basata sul matrimonio tra un uomo e una donna, che costituisce la famiglia, rappresenta un insostituibile bene per l’intera società, da non confondere né equiparare ad altri tipi di unione.
Cardinal Tarcisio Bertone, segretario di Stato Vaticano, su L’Osservatore Romano, 16 maggio 2008:
In riferimento al Documento della Congregazione per l’Educazione Cattolica Istruzione circa i criteri di discernimento vocazionale riguardo alle persone con tendenze omosessuali in vista della loro ammissione al Seminario e agli Ordini sacri, pubblicato dal menzionato Dicastero il 4 novembre 2005, e in seguito a numerose richieste di chiarimento giunte alla Sede Apostolica, si precisa che le disposizioni contenute in detta Istruzione valgono per tutte le Case di formazione al sacerdozio, comprese quelle che dipendono dai Dicasteri per le Chiese Orientali, per l’Evangelizzazione dei Popoli e per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica. Il Sommo Pontefice, il giorno 8 del mese di aprile dell’anno del Signore 2008, ha approvato tale precisazione
Cioè ne più mai preti gay in tutto il mondo. E con quei gay che già sono preti che facciamo? Li mandiamo al rogo?

http://tinyurl.com/6rvcbh

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Un saluto. Perché non citi le fonti per i post che scrivi? Tutti quelli presi da Queerblog risultano come tuoi. Sarebbe bello - e corretto - citare le fonti, soprattutto quando si riprendono paro paro i post. Buona domenica!

Robo

Andrea ha detto...

Ciao,

in fondo a ogni articolo è presente l'indirizzo della fonte dal quale ho preso l'articolo (in formato tinyurl per motivi di spazio).
Evidentemente non è sufficiente, citerò in futuro il nome del sito, accanto all'url.
Non mi voglio certo appropriare del lavoro fatto da altri

Uno straccio di laicità

Sex crimes and the Vatican

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