giovedì 8 giugno 2006

Matrimoni gay, Senato Usa boccia l'emendamento che li bandisce

A favore 49 voti, contro 48: serviva la maggioranza di due terzi
Il testo, appoggiato da Bush, sarà presto riproposto alla Camera


Dimostranti favorevoli
ai matrimoni gay



WASHINGTON - Il Senato degli Stati Uniti ha bocciato la proposta di un emendamento della Costituzione per mettere al bando i matrimoni omosessuali: 49 senatori si sono pronunciati a favore e 48 contro.

L'iniziativa non ha quindi avuto la maggioranza dei senatori, che sono 100, e tanto meno i due terzi dei voti che sarebbero necessari per fare passare un emendamento costituzionale. Due anni fa un voto analogo aveva visto 48 senatori pronunciarsi a favore del bando.

I promotori dell'emendamento, sostenuto con convinzione anche dal presidente George W. Bush, sapevano di andare incontro alla disfatta, ma speravano di raccogliere almeno la maggioranza dei voti, cioè più di 50, sul testo dell'emendamento che definisce il matrimonio come l'unione tra un uomo e una donna.

Lo schiaffo del Senato non è giunto del tutto sgradito a Bush e agli alfieri del bando: ne porteranno le stimmate alle elezioni di metà mandato del 7 novembre, sperando di recuperare, così, il sostegno, evaporato negli ultimi mesi, dei movimenti integralisti cristiani.

D'altra parte, poiché gli oppositori non hanno i 60 voti necessari per fare cessare il dibattito, la questione resta aperta e i sostenitori del matrimonio tradizionale promettono di provarci ancora.

E, infatti, forte anche dell'appoggio del presidente Bush, il capogruppo repubblicano alla Camera John Boehner intende portare in aula la questione il mese prossimo, sostenendo che un numero "significativo" di deputati vogliono discuterne ed esprimersi con un voto.
I promotori dell'iniziativa ritengono che il Congresso abbia l'autorità per definire gli standard etici della società e che il matrimonio tradizionale sia il fondamento essenziale "d'una società sana".

Gli oppositori sostengono che l'emendamento è un'intrusione dell'Amministrazione nella vita privata di tutti i cittadini: per il senatore del Minnesota Mark Dayton, avrebbe apportato "un elemento di discriminazione" alla Costituzione.

L'opposizione democratica, inoltre, accusa la maggioranza repubblicana di volere solo chiamare a raccolta la sua base religiosa e conservatrice, in vista delle elezioni politiche del 7 novembre. Il senatore del Vermont Patrick Leahy avverte che la Costituzione "è troppo importante per essere usata a fini così partitici".

I sondaggi indicano che una maggioranza d'americani ritiene che il matrimonio sia un'unione tra un uomo e una donna, ma che un'analoga maggioranza è contraria al bando costituzionale.

(7 giugno 2006)
http://tinyurl.com/rfwum

domenica 4 giugno 2006

Baci, sequenze sexy, terrore i premi alle scene cult dei film

Assegnati gli Mtv Movie Awards: trofei lontani anni luce dagli Oscar, che strizzano l'occhio ai giovanissimi
Le effusioni gay di "Brokeback Mountain" battono quelle di Pitt-Jolie in "Mr & Mrs Smith". Ma la più sensuale è Jessica Alba...
di CLAUDIA MORGOGLIONE



Sequenze da grande schermo così, agli Oscar, non le vedremo mai: una Beyonce Knowles supersexy, che tenta di sedurre l'ispettore Clouseau-Steve Martin (nella Pantera Rosa); Paris Hilton in biancheria intima che viene barbaramente assassinata (nella Maschera di cera); Brad Pitt e Angelina Jolie che, anticipando la realtà, si baciano con passione (in Mr & Mrs Smith). Tutte scene di film non acclamati dai critici, e dunque esclusi dal normali circuiti dei premi cinematografici. E apprezzati soprattutto dal pubblico dei ragazzini: quelli, per intenderci, che adorano gli horror, le starlette da reality show e i programmi di Mtv.

E così non sorprende che proprio l'emittente televisiva, seguendo la sua tradizione giovanilistica e irriverente, assegni ogni anno - anche a pellicole non d'autore - un tipo di premi per nulla ortodossi: gli Mtv Movie Awards, diventati ormai un appuntamento fisso nell'universo hollywoodiano. Riconoscimenti riservati non solo al miglior film, ma anche a una serie di categorie più eccentriche: il miglior bacio, la migliore performance sexy, la miglior interpretazione "da paura", e così via.

Ecco perché, come sempre, anche quest'anno c'è molta attesa per la cerimonia di consegna dei trofei, in programma per la sera del 9 giugno: party co che si è tenuta stanotte: condotta dalla neodiva Jessica Alba, e in cui si sono esibite anche star del pop (come l'immancabile Christina Aguilera). E allora diamo un'occhiata, sia alle nomination che ai vincitori. Per avere un'idea di cosa è stato "hot", dal punto di vista dello star system e delle preferenze giovanili, nella stagione cinematografica appena conclusa.

Cominciamo allora dall'unica categoria tradizionale, tra quelle selezionate da Mtv: quella del miglior film. Ma di prevedibile c'è solo il nome del premio. Perche in realtà, nella cinquina di candidati, troviamo pellicole quasi tutte lontane dagli altri premi ufficiali: la commedia demenziale 40 anni vergine, e quella irriverente di Due single a nozze; il noir cupo e pulp Sin City; il superkolossal King Kong di Peter Jackson; l'avvincente Batman begins interpretato da Christian Bale. E alla fine, a prevalere, è stata Due single a nozze.

E poi ci sono gli altri riconoscimenti. Come quello al miglior bacio da grande schermo. In cui ritroviamo, tra i nominati, la coppia più gossippata di questo inizio Millennio, ovvero Brad Pitt e Angelina Jolie, sul set galeotto di Mr & Mrs Smith. Che però, nella vittoria finale, devono cedere il passo alle effusioni altrettanto cult tra Heath Ledger e Jake Gyllenhaal, nel western gay Brokeback Mountain. In lizza anche i baci di Rosario Dawson e Clive Owen in Sin City, di Taraji P. Henson e Terrence Howard in Hustle and flow, di Anna Faris e Chris Marquette in Just friends.

Restando in tema più o meno erotico, per le migliori performance sexy erano in gara Beyonce Knowles (nella Pantera rosa), la Jessica Alba ballerina di Sin City, la bella e languida Ziyi Zhang di Memorie di una geisha, la stella del gossip Usa Jessica Simpson nel ruolo di Daisy Duke in Hazzard, e - a sorpresa - un uomo, Rob Schneider, protagonista della commedia demenziale Deuce Bigalow - Puttano in saldo. Alla fine, a prevalere, è stata lei, la Alba: splendida sia nel costume bikini sfoggiata nella pellicola, sia nei numerosi abiti indossati ieri sera, durante lo show.

Ancora, vale la pena di segnalare le candidature per la miglior performance in un film "di paura": ci sono la piccola Dakota Fanning, figlia spaventata di Tom Cruise nella Guerra dei mondi; la Jennifer Carpenter assassinata in The Exorcism of Emily Rose; il Derek Richardson finito nell'incubo super splatter di The Hostel; la Rachel Nichols di The Amityville horror. E infine lei, la reginetta dei tabloid Paris Hilton. Che certo non sarà mai Meryl Streep, ma che comunque è candidata a un premio cinematografico grazie alla sua performance nel remake della Maschera di cera. In cui, sostanzialmente, si limita a morire in lingerie rossa. Per la gioia dei suoi ammiratori un po' feticisti. Ma a prevalere, nella categoria, è stata la Carpenter. Anche perché lei, figlia del regista John (che della suspance cinematografica è uno specialista), la paura cinematografica in famiglia l'ha sempre respirata.

(4 giugno 2006)
http://tinyurl.com/j5jgj

Uno straccio di laicità

Sex crimes and the Vatican

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