Il capitano della nazionale inglese di calcio Rio Ferdinand ha appena rotto uno dei tabù più forti nel mondo del calcio:
ha chiesto esplicitamente alla Fifa di combattere l’omofobia e il razzismo nel mondo del pallone.
Non so se Ferdinand sia gay o se abbia particolari motivi per sostenere la causa GLBT e non è nemmeno poi molto interessante saperlo. Anzi il fatto che abbia deciso di spendersi per una causa che al momento non è molto popolare e che forse nemmeno lo riguarda, rende il suo gesto ancora più importante e apprezzabile.
Se il capitano della nazionale inglese si schiera in modo così netto e disinteressato su questo argomento, speriamo che che qualcun altro, non solo nel mondo del calcio, lo segua...
L'allenatrice del Lendinara era stata allontanata dopo il coming out. Ora la società licenzia il responsabile della discriminazione. Le hanno chiesto scusa e le hanno chiesto di tornare. Non solo: hanno mandato via dalla società il dirigente che l’aveva licenziata. Ve la ricordate la storia dell’allenatrice della squadra femminile della Lendinarese esonerata con un sms perché omosessuale? Lei si chiama Luana Zanaga, ha 38 anni, padovana. Aveva lasciato la squadra denunciando al nostro giornale l’episodio. La società, colpita a freddo da questa vicenda (definita da Alessandro Zan, presidente veneto dell’Arcigay, «una cosa ignobile») si è riunita e ha deciso di prendere una posizione ufficiale: cacciato il dirigente che si era preso la libertà di licenziare l’allenatrice, e lettera aperta di distensione. Eccola in sintesi: «Il Gruppo dirigente della Lendinarese ringrazia Luana Zanaga per il senso di responsabilità e per l’amore per i colori biancorossi dimostrati con il nobile gesto di rinuncia della guida tecnica della formazione femminile di Serie D. La Lendinarese riconosce la eccelsa professionalità tecnica di Luana Zanaga. I dirigenti e le giocatrici esprimono piena solidarietà a Luana Zanaga per il suo impegno civile, attraverso il quale ha saputo accendere i riflettori e la sensibilità della pubblica opinione sul problema sociale della omofobia. La nostra società sportiva è da sempre rispettosa delle varie diversità siano esse religiose, razziali, sociali o di tendenza sessuale e non tollereremo mai alcun tipo di discriminazione. La Lendinarese è moralmente al fianco di Luana Zanaga nella sua campagna antidiscriminazione. Esprimiamo inoltre un plauso nei confronti di Olga Brusco capitano della squadra femminile che ha saputo con sensibilità e caparbietà ridare coesione e fiducia ad un gruppo di ragazze frammentato e demotivato. La più grande vittoria sportiva della Lendinarese e pensiamo anche di Luana Zanaga è stata quella di aver schierato al completo la squadra femminile nell’incontro di campionato disputato domenica a Padova».
«Le abbiamo chiesto di tornare», dicono in società, «ma per il momento Luana ha detto di no: noi l’aspettiamo, se vorrà un giorno tornare». E intanto il dirigente che l’aveva esonerata con un sms («questa società è pulita e non ha al suo interno drogati o omosessuali», era più o meno il testo) è stato a sua volta mandato via.
Articolo tratto dal
Mattino di Padova