giovedì 30 dicembre 2004

CRONOLOGIA DEGLI AVVENIMENTI GAY DEL 2004

Vi proponiamo un riassunto di ciò che è successo in questi 12 mesi in Italia e nel mondo. Segnalateci integrazioni e suggerimenti all'email segretario@arcigay.it


Il 2004 è stato l'anno del riconoscimento dei diritti delle cittadine e dei cittadini lesbiche e gay in molti Stati Europei; Buttiglione, è costretto a ritirare la sua candidatura a Commissario europeo grazie all'azione di informazione svolta dalle associazioni omosessuali; alcune Regioni italiane, introducono nei loro Statuti norme di tutela e accoglienza verso le unioni civili; per la prima volta nella storia parlamentare italiana, viene calendarizzata una proposta di legge che intende introdurre diritti e dovere per le convivenze e le coppie di fatto; le gerarchie cattoliche e alcuni intellettuali conservatori lanciano una offensiva contro i diritti delle persone omosessuali. In Italia si susseguono atti di intimidazione e violenze perpetrati ai danni di omosessuali, organizzati da gruppi neo fascisti. Il movimento glbt italiano prosegue il suo lavoro di estensione della propria rete di associazioni e gruppi territoriali, e organizza centinaia di iniziative in tutto il paese.



GENNAIO

2 gennaio. Il Presidente Ciampi attribuisce la medaglia al valor civile a Natale Morea, generoso clochard gay, che difende 5 ragazze dalle molestie di un gruppo di teppisti. Il branco l'assale e lo riduce in fin di vita e, solo dopo un lungo periodo di cure riesce ad uscire dall'ospedale. Natale era scappato dal suo paese molti anni prima, per sfuggire all'ambiente oppressivo, che lo additava come un diverso da emarginare.


8 gennaio. Il Partito Popolare Spagnolo inserisce nel proprio programma elettorale l'impegno di approvare una legge che riconosca le unioni civili etero ed omosessuali. Il Partito Socialista iberico, mette a punto la sua campagna elettorale rivolta alla comunità gblt promettendo il matrimonio gay. La cattolicissima Spagna, quindi, si avvia a normare la materia, mentre l'Italia rimane fanalino di coda in Europa.


13 gennaio. Si svolge a Roma nei pressi di Piazza San Pietro la 6° Giornata contro la discriminazione antiomosessuale su base religiosa. Delegazioni delle associazioni glbt romane e nazionali ricordano Alfredo Ormando che il 13 gennaio 1998 si era dato fuoco nei pressi del colonnato del Bernini, per protestare contro le discriminazioni della Chiesa cattolica nei confronti dei gay. Vista la vastità delle ustioni riportate, Ormando muore dopo alcuni giorni.


22 gennaio. Marzio Barbagli e Chiara Saraceno, eminentissimi sociologi italiani, sono esclusi dal ministro leghista Maroni, dall'Osservatorio Nazionale sulla famiglia, rei di aver condotto studi sulla popolazione omosessuale, che li rende incompatibili con la visione confessionale del governo.



FEBBRAIO

2 febbraio. Arcigay protesta per le dichiarazioni del ministro Maroni che indica come anti costituzionali le unioni gay, quindi, non soggette ad alcun tipo d'aiuto e di tutela. Il presidente Sergio Lo Giudice annuncia che il 14 febbraio migliaia di coppie di fatto si daranno appuntamento a Roma, per dare vita al Kiss to Pacs.


13 febbraio. A cura della nuova rete di giuristi gay Gayus si tiene presso la biblioteca della Camera dei Deputati un convegno sulla legislazione vigente in materia di convivenze. All'iniziativa, fra gli altri, partecipa Stefano Rodotà.


14 febbraio. In Piazza Farnese a Roma s'incontrano migliaia di persone e oltre 1.400 coppie si baciano in contemporanea. Alla festa, condotta da Fabio Canino e La Pina, e organizzata da Arcigay Nazionale, aderiscono tutte le sigle del movimento glbt, folta la partecipazione dei Circoli Arcigay e Arcilesbica. Artisti, leader del movimento, coppie si alternano sul palco per portare la propria testimonianza.


20 febbraio. Sotto l'abitazione della famosa drag queen Vladimir Luxuria, appaiono insulti e croci celtiche. Negli ultimi anni gli atti d'intimidazione nei confronti d'esponenti della comunità glbt s'infittiscono in tutta Italia, sempre ad opera di gruppi delle estrema destra.



MARZO

9 marzo. La circoscrizione di Torre del Lago, governata dal centro destra, nega l'autorizzazione affinché si possa tenere ad agosto il Mardi Gras. Scoppia la polemica, anche in ambito nazionale. Alla fine la manifestazione si terrà sempre ad agosto, ma non a cavallo del ferragosto, come avveniva abitualmente da alcuni anni.


15 marzo. "La comunita' gay non puo' non gioire della straordinaria vittoria socialista in terra spagnola''. Lo afferma Franco Grillini (Ds), ricordando come ''il segretario socialista Jose' Luis Zapatero si e' molto speso anche durante la campagna elettorale sui diritti degli omosessuali. Franco Grillini, elogia anche l'atteggiamento del segretario socialista favorevole ai ''diritti degli omosessuali", sia ''al matrimonio gay e persino delle adozioni" senza preoccuparsi ''dello scontro con le gerarchie cattoliche e dei presunti 'rischi' che una simile posizione comporta in termini elettorali".


15 Marzo, ad un mese dalla manifestazione nazionale Kiss2Pacs, Arcigay Roma Gruppo Ora ed il Cinemante pubblicano il DVD con le immagini più belle di tale evento, con le interviste agli attivisti del movimento GLBT ed ai personaggi del mondo dello spettacolao (Viola Valentino, Alda De Usanio, Enrico Lucci, etc) che hanno partecipato all'evento.


20 Maggio, Nasce Handygay: Dopo l'appello di Giovanni Picus, giovane gay disabile, che il 14 febbraio in Piazza Farnese durante la manifestazione del Kiss2Pacs chiese aiuto per creare un associazione per gay disabili, all'interno di Arcigay Roma Gruppo Ora nasce il gruppo Handygay , il primo gruppo in Italia per disabili omosessuali.


24 marzo. Il ministro Sirchia decide che la popolazione gay non ha diritto ad alcuna campagna specifica per la prevenzione dell'Aids. Al contrario di ciò che avviene in tutta Europa, il governo Berlusconi nega fondi per la prevenzione, non ascolta le associazioni di volontariato, non vuole assolutamente diffondere l'uso del preservativo, in ossequio alle posizioni del Vaticano.


29 marzo. Grazie alle pressione esercitata dai paesi islamici e dal Vaticano il Brasile ritira all'ONU, una risoluzione che intendeva tutelare i diritti dei gay e delle lesbiche. I veti incrociati n'avrebbero impedito l'approvazione. Il sottosegretario agli esteri Margherita Boniver, aveva sostenuto, insieme ai paesi europei, l'iniziativa brasiliana.



APRILE

14 aprile. 15 presunti appartenenti a Forza Nuova sono arrestati dalla Procura di Bari. Si tratterebbe di persone che negli ultimi anni hanno dato vita ad alcuni atti d'intimidazione ai danni d'esponenti politici e sindacali della zona, tra cui il Presidente dell'Arcigay Michele Bellomo. L'Arcigay nazionale rinnova la richiesta al Governo di scioglimento di questi gruppi neo nazisti.


15 aprile. Il nuovo capo del governo spagnolo Zapatero, nel suo discorso d'insediamento davanti al Parlamento dice "Gli omosessuali e i transessuali meritano la stessa considerazione pubblica degli eterosessuali e hanno diritto di vivere pubblicamente la vita che hanno scelto" e ha ripetuto la sua intenzione di "modificare il codice civile per riconoscere loro, in segno d'eguaglianza, il diritto al matrimonio, con le conseguenze in materia di successione, diritto del lavoro e sicurezza sociale". L'Arcigay si chiede quando in Italia si sentiranno parole così chiare da parte d'esponenti del centro sinistra.


18 aprile. Lucca una giovane lesbica viene aggredita e violentata da due giovani mentre alle 7 del mattino porta a spasso il proprio cane. Da tempo nella città si susseguono atti di violenza e di intimidazione verso lesbiche e gay rivendicati da gruppi neo fascisti.


20 aprile. La Camera boccia la proposta di legge Giovanardi sulle discoteche. Il lavoro svolto per mesi da Franco Grillini riesce a convincere i deputati d'opposizione e maggioranza, che si tratta di un provvedimento anti costituzionale e inefficace. Se la legge fosse stata approvata tutti i locali, pubblici e privati, avrebbero dovuto chiudere ad una certa ora, non dare più alcool due ore prima della chiusura, sarebbe stato vietato trasportare alcool anche nelle vetture private. Una legge liberticida e inapplicabile, che tra l'altro scavalcava le competenze dei comuni e delle regioni.


23 aprile. Da alcuni giorni una delegazione di Arci e di Arcigay, capeggiata da Tom Benettolo e Sergio Lo Giudice, è in visita a Cuba. Scopo del viaggio è quello di comprendere bene la reale condizione di vita degli omosessuali sull'isola e di prendere contatti con intellettuali, operatori ed esponenti del governo castrista al fine di attivare canali concreti d'aiuto e conoscenza. All'incontro con il ministro della Cultura, Pietro, Arcigay ribadisce la necessità che Cuba apra alla cultura e alla vita gay.



MAGGIO

7 maggio. Dopo l'Umbria anche la Toscana approva lo Statuto regionale dove è inserito il riconoscimento delle coppie di fatto. Alle due regioni si aggiungerà poi anche l'Emilia Romagna.


9 maggio. Si tiene a Milano la Convention organizzata da Arcigay e Arcilesbica nazionali dal titolo "Usa il tuo voto". Le due associazioni hanno inviato nei mesi precedenti a tutti i partiti e candidati alle elezioni amministrative ed europee, documenti e questionari, per conoscere la posizione di questi sulla piattaforma rivendicativa del movimento lgbt. All'appello hanno aderito decine di candidati, tutti i partiti della sinistra, i Radicali italiani, e liste e gruppi locali.


Maggio. Scoppia a Milano una polemica sulla prostituzione maschile minorile. Il fenomeno, presente da molti anni, si lega naturalmente al possibile sfruttamento di minori da parte delle organizzazioni criminali che costringono giovani immigrati a prostituirsi. Sui giornali milanesi escono diversi articoli, alcuni con il solito taglio scandalistico e generalizzante. Molto importante è l'intervista rilasciata dal Questore, che ridimensiona la vicenda e riconosce all'Arcigay di Milano un ruolo positivo d'aiuto e sostegno ai giovani che si prostituiscono. Le polemiche però sono rinfocolate da articoli e servizi su riviste e tv nazionali.


13 maggio. Il cardinale Ratzinger esterna la sua contrarietà al riconoscimento delle coppie gay, prendendo ad esempio Olanda, Belgio e le intenzioni della Spagna, il prelato dice "si esce fuori dal complesso morale dell'umanità"; Sergio Lo Giudice presidente Arcigay replica che la storia d'Europa non si esplica nei fondamentalismi, di cui per altro è colpevole la Chiesa cattolica, che ha nei secoli proposto una difesa strenua dei suoi convincimenti, scontrandosi con il progresso, la scienza e libero pensiero.


17 maggio. In Massachusetts si celebrano i primi matrimoni legali lesbici e gay. Tutta l'America è percorsa da una campagna di rivendicazione da parte delle associazioni glbt di riconoscimento delle unioni gay.


26 maggio. Da alcuni giorni circola la notizia che il Comune e la Questura di Milano sono intenzionati a non far transitare il corteo del Gay Pride in Piazza Duomo. Immediata la reazione del Cig e dell'Arcigay Nazionale. Nella storica Piazza Paolo Ferigo, presidente dell'Arcigay di Milano, Aurelio Mancuso, segretario nazionale Arcigay e Franco Grillini parlamentare e presidente onorario Arcigay, tengono una conferenza stampa. Dopo pochi giorni l'amministrazione cittadina e la questura danno il via libera al corteo.


27 maggio. Bologna è la città regina per i gay e le lesbiche italiane, il Lazio la 1° regione per vivibilità. Questi sono i dati più importanti della annuale ricerca condotta dalla Goletta gay. Come sempre l'inchiesta rivela una realtà italiana complessa, dove nelle grandi città gli omosessuali si sentono più liberi (Milano, Roma, ecc.) mentre, la provincia è sempre vista come oppressiva, a parte alcuni positivi esempi (Padova, Pisa, Firenze, Bari, ecc.).


29 maggio. Taormina, parlamentare di Forza Italia, insulta in una trasmissione televisiva lombarda i gay definendoli anormali. Alla trasmissione partecipa Francesco Italia direttore di Gay.TV, che tenta di riportare alla ragionevolezza l'avvocato, ma inutilmente. Aurelio Mancuso, segretario nazionale Arcigay, chiede a Berlusconi di intervenire a difesa dei gay, ma come sempre il capo di Forza Italia tace.



GIUGNO

3 giugno. Alessandro Cecchi Paone, noto giornalista televisivo e candidato nelle liste di Forza Italia per le elezioni europee, racconta su Vanity Fair la sua storia. Si definisce omo affettivo e alla ricerca di una storia d'amore con un uomo. Cecchi Paone s'impegna a portare la battaglia per i diritti civili dentro il suo partito, cosa che farà anche dopo la campagna elettorale.


5 giugno. A Milano inizia la stagione dei Pride italiani. La manifestazione è formata da migliaia di persone, gay e lesbiche sfilano assieme ad associazioni culturali, partiti, sindacati, famiglie, politici.

Sotto un caldo non eccessivo, il corteo meneghino prende possesso del centro storico e s'ingrossa di migliaia di persone. E' un vero successo. E la sera il risultato positivo del pomeriggio si rinnova: al party prende parte un numero enorme di persone, che dopo aver ascoltato il concerto d'Ivana Spagna, balla insieme fino al mattino.


11 giugno. Il Circolo gay e lesbico l'Altro Volto di Lucca organizza un convegno dal titolo "In fondo a destra". Alla manifestazione partecipa moltissima gente e, durante i lavori prende la parola la compagna della ragazza violentata il 18 aprile."Aggredire un cucciolo di donna per colpirne un'altra, solo perché non si vergogna di se stessa. Due facce pulite da bravi ragazzi e auto costosa. Aggredita, stuprata, minacciata perché lesbica. Gli aggressori sono verosimilmente appartenenti ad aree di estrema destra. Questo succede nell'opulenta Lucca delle meraviglie". Questo un passo dell'intervento della giovane lesbica impegnata in prima persona nell'associazionismo lesbico.


12 giugno. La Svizzera approva una legge sulle unioni civili e in questo modo diventa il 12° stato europeo ad avere una normativa in materia di riconoscimento delle coppie di fatto.


15 giugno. Sergio Lo Giudice, a Bologna, Alessandro Zan a Padova, Renato Sabbadini a Bergamo sono eletti nei Consigli Comunali, altri esponenti gay sono eletti nelle Provinciali, tra cui Nunzio Liso a Bari, Claudio Mazzalupi è riconfermato Sindaco di Fiumana. Andrea Benedino, candidato alle elezioni europee ottiene un buon risultato personale. Dei candidati indicati dalla comunità glbt italiana molti sono eletti tra cui: per i Verdi, Monica Frassoni; per Uniti nell'Ulivo, Giovanni Berlinguer, Mercedes Bresso, Michele Santoro, Mauro Zani, Antonio Panzeri, Nicola Zingaretti, Pasqualina Napoletano, Guido Sacconi, Giovanni Pittella e Marta Vincenzi; per Rifondazione Comunista, Fausto Bertinotti, Roberto Musacchio, Vittorio Agnoletto, per i Comunisti Italiani, Oliviero Diliberto e Marco Rizzo; per la Lista Bonino, Emma Bonino e Marco Pannella


19 giugno. A Grosseto migliaia di gay, lesbiche, transessuali, etero, sfilano per le vie della città: è il Gay Pride, che fa scendere in piazza tutta la città, che accoglie migliaia di giovani, donne, anziani ecc. provenienti da tutta Italia. Ancora una volta la scommessa di tenere in una città di provincia il Pride si rivela giusta. La sera nella struttura di Lega Ambiente, alle porte della città, si riversano migliaia di persone ad ascoltare il concerto di Patty Pravo e poi per stare insieme fino a notte fonda.

Per la prima volta le Poste Italiane concede l'annullo speciale per il Pride, la notizia viene ripresa da molti media nazionali.


19 giugno. Tra la notte del 19 e del 20 giugno muore Tom Benetollo, presidente dell'Arci, grande amico del movimento glbt italiano. Venerdì 18 aveva partecipato ad un incontro a Grosseto su Cuba insieme con Sergio Lo Giudice, Reynaldo Gonzales e Nelson Simon. Il giorno dopo sarebbe dovuto ritornare nella città toscana per partecipare al corteo, invece un malore lo coglie durante un dibattito a Roma. Alle esequie partecipano delegazioni di Arcigay, Arcilesbica e di tante associazioni glbt.


22 giugno. Nasce una nuova rubrica gay sul quotidiano l'Indipendente diretto da Guerri, dal nome Gaya destra. Il direttore si augura che la rubrica "ci aiuti a parlare alla destra italiana, l'unica anti gay in Europa"


23 giugno. Fabrizio Longhi, parroco di Rignano Garganico, che aveva affidato l'omelia a Pasquale Quaranta, giovane gay credente, è rimosso dai suoi incarichi nel foggiano dal vescovo di San Severo mons. Michele Seccia. Si costituisce nel foggiano un comitato spontaneo di fedeli che non ci stanno al trasferimento a Bergamo di don Longhi. L'Arcigay di Milano prepara un dossier sul caso e lo pubblica sul suo sito web. Il dossier sarà raccolto nel libro "L'uomo che Gesù amava" di Gianni De Martino, Fabio Croce Editore, 2004. Il 19 luglio Gay.tv annuncia l'apertura di una nuova rubrica curata da Quaranta, giornalista pubblicista, intitolata "In Love we trust", dedicata all'amore e la spiritualità. "Noi rispettiamo tutte le diversità - si legge nel comunicato dell'emittente televisiva satellitare - compresa quella di avere una fede, qualunque essa sia. Lo scopo principale di questa rubrica è quello di aprire un varco per un confronto che vada oltre i dogmi imposti dagli uomini".


30 giugno. Dopo Umbria e Toscana, anche in Emilia l'orientamento sessuale è inserito nel preambolo dello Statuto Regionale. Arcigay: "Un atto di laicità"



LUGLIO

3 luglio. Si tiene a Roma il Gay Pride, che come tradizione conclude le iniziative italiane del mese dell'orgoglio gay. Il giorno prima si tiene, su iniziativa del Circolo Mario Mieli, un incontro di tutte le sigle glbt italiane, per riuscire ad individuare un percorso unitario per il futuro. In parte il tentativo riesce, anche se le polemiche dei giorni precedenti, che hanno portato alcune associazioni romane a dichiararsi critiche rispetto al Pride, o addirittura di annunciare la loro non partecipazione, non vengono del tutto sopite. Il corteo riesce bene e anche la festa serale all'Altra Sponda vede la partecipazione di moltissima gente. Alla manifestazione del pomeriggio partecipano anche molti politici e rappresentanze del sindacato.


5 luglio, la casa produttrice cinematografica Luky Red, Arcigay Roma Gruppo Ora ed il regista Pappi Corsicato, iniziano le riprese per il video sulla sessualità e disabilità, che sarà proposto per il 2005 al Festival del Cinema di Berlino.


7 luglio. Finalmente anche questa data è arrivata. Per la prima volta nella storia d'Italia inizia la discussione parlamentare di diverse proposte di legge sul riconoscimento giuridico delle coppie gay e lesbiche. La commissione giustizia della Camera, infatti, avvia la discussione delle proposte relative ad Unioni di fatto e Patti civili di solidarietà, relatore Giuliano Pisapia. "Il parlamento italiano non sprechi questa occasione storica di entrare in sintonia col paese reale - commenta Sergio Lo Giudice, presidente nazionale di Arcigay". Il segretario Arcigay, Aurelio Mancuso, chiede ai parlamentari cattolici di cancellare secoli di persecuzioni ed emarginazioni.

La proposta di legge su cui il movimento glbt si riconosce è quella di Franco Grillini sul PACS, che ha raccolto l'adesione di 161 parlamentari e decine di migliaia di firme in tutta Italia.


20 luglio. La Toscana approva in via definitiva lo Statuto regionale che riconosce le forme di convivenza anche gay. Il Presidente di Arcigay Toscana, Alessio De Giorgi, esulta "E' la prima regione che da il via ad uno Statuto di questa portata. Il prossimo obiettivo è ora quello di una legge regionale anti discriminazione".


21 luglio. Come ogni anno durante l'estate pattuglie di polizia sono impiegate per multare i nudisti che si raccolgono nelle zone, che da tanti anni, sono dedicate a questa pratica di libera espressione corporea. Negli ultimi tempi le perlustrazioni sono aumentate, sia perché il clima politico e culturale in Italia è peggiorato e sia perché continua a non esistere una normativa, come in tanti paesi europei. Franco Grillini s'impegna a presentare al più presto un provvedimento.


23 luglio. Arcigay si scaglia contro la designazione, da parte del governo italiano, di Rocco Buttiglione a Commissario europeo. In un comunicato stampa, si ricordano le posizioni anti libertarie e anti europee dell'esponente dell'UdC. Inizia una campagna nazionale e internazionale per boicottare la sua candidatura.


29 luglio. Con una circolare del ministero degli interni, si tenta di far passare alcune normative che erano contenute nella famigerata proposta di legge di Giovanardi di restrizione dell'orario delle discoteche e dei locali pubblici. Franco Grillini preannuncia un'interrogazione parlamentare. La circolare poi si arena, probabilmente il colpo, che doveva passare sotto silenzio, ancora una volta non riesce.



AGOSTO

4 agosto. Il Governo Berlusconi impugna dinanzi alla Corte Costituzionale il nuovo Statuto toscano. E' un governo talebano - commenta Alessio De Giorgi, presidente regionale di Arcigay - quello che in nome di un'ideologia familista, che vede come unica forma di convivenza dignitosa, accettabile e riconoscibile dallo Stato quella uomo-donna fondata sul matrimonio, boccia il nuovo Statuto regionale mandando all'aria anni di discorsi sul federalismo e sulla devolution".


17 agosto. Il Sindaco di Vicenza del centro destra dichiara "No alle contrapposizioni ideologiche sulle coppie di fatto e sull'omosessualità", che così si prende il plauso dell'Arcigay del Veneto.



SETTEMBRE

4 settembre. Il governo boccia le coppie gay nello Statuto dell'Umbria. Il presidente Arcigay Lo Giudice: "Un nuovo attacco al principio d'uguaglianza e alla Carta di Nizza". E' il secondo caso dopo la Toscana.


14 settembre. La Regione Emilia Romagna approva in via definitiva lo Statuto regionale, che come quello dell'Umbria e della Toscana riconosce i diritti delle unioni di fatto.


19 settembre. Arcigay e Arcilesbica nazionali danno vita ad un patto d'azione comune. Dal 1996, data d'autonomizzazione delle due associazioni, le organizzazioni avevano collaborato in qualche occasione, ma non vi era più stato un rapporto di lavoro unitario. Come primo atto Arcilesbica e Arcigay lanciano la proposta di un Pride nazionale a Milano per il 2005 incentrato sulla richiesta della legge sul PACS.


23 settembre. Il Partito Socialista Europeo va all'attacco del candidato Commissario europeo Rocco Buttiglione, definendolo un "fondamentalista antigay". Nel 2003 da ministro volle una norma discriminatoria verso i poliziotti e i medici gay.


23 settembre. Finalmente la piccola Repubblica di San Marino depenalizza l'omosessualità abrogando l'articolo 274 del Codice Penale che perseguiva gli omosessuali.


Settembre. In molte Feste provinciali de l'Unità viene dato spazio alla raccolta di firme a sostegno del PACS. Tavoli, dibattiti, confronti vengono organizzati dalle associazioni gay e lesbiche, che aiutano anche a raccoglie le firme per l'indizione dei Referendum abrogativi della vergognosa legge sulla fecondazione assistita.



OTTOBRE

1 ottobre. Il governo Zapatero approva nella sua ultima seduta il progetto di legge per l'istituzione dei matrimoni gay.


6 ottobre. "I Vescovi non creino artificiose contrapposizioni". Arcigay replica ai vescovi dell'Emilia Romagna che si sono scagliati di nuovo contro lo Statuto regionale e le coppie gay. Prosegue infatti, in tutta Italia una campagna alimentata dai settori più reazionari della Chiesa cattolica contro i diritti dei gay.


7 ottobre. Il segretario nazionale dei Democratici di sinistra, Piero Fassino, presenta la campagna nazionale di sensibilizzazione sulla proposta di legge del Pacs (Patto civile di solidarietà). Proposta presentata da Franco Grillini e da altri 160 parlamentari. "E' un fatto fortemente significativo - commenta il presidente nazionale di Arcigay Sergio Lo Giudice - che, per la prima volta nella sua storia, il più grande partito della sinistra italiana decida di lanciare una campagna su una legge per il riconoscimento delle coppie di fatto, comprese quelle gay e lesbiche".


7 ottobre. Buttiglione affronta la Commissione Libertà e diritti del Parlamento europeo e rivela quando sia incompetente nella lotta contro le discriminazioni. Il commissario UE italiano risponde sui diritti gay al Parlamento Europeo: "Dimostratemi che gli omosessuali sono discriminati". Incalzato dalle domande cade più volte in contraddizione e alla fine ne esce malconcio.


11 ottobre. La Commissione LIBE (Libertà e Diritti) del Parlamento Europeo ha bocciato il via libera alla nomina di Rocco Buttiglione alla carica di commissario UE "Quella del Parlamento Europeo - commenta Sergio Lo Giudice, Presidente nazionale di Arcigay - è una decisione conforme al carattere laico delle istituzioni europee e ai principi contenuti nella Carta dei Diritti fondamentali dell'Unione Europea, approvata a Nizza nel 2000." "Se in Italia - prosegue Lo Giudice - siamo abituati ad un insopportabile atteggiamento confessionale da parte di forze politiche ed istituzioni pubbliche, dall'Europa arriva una lezione semplice ma profonda: i diritti delle persone, comprese gay e lesbiche, sono diritti indisponibili e i principi antidiscriminatori della Carta di Nizza non sono solo delle parole, ma linee di indirizzo da applicare con convinzione. Questa Europa ci piace e ci conforta: il cortile del Vaticano si ferma alle Alpi."


11 -30 ottobre. Si scatena in tutta Italia la reazione nei teo con. Tremaglia ministro degli italiani all'estero parla, in un comunicato redatto con la carta intestata del ministero di "un'Europa in mano ai culattoni". Buttiglione è trasformato in un martire dalla gran parte dei media italiani, l'Arcigay protesta con Rai e Mediaset per i vergognosi servizi dove è dato conto solo delle posizioni dei partiti e non delle associazioni glbt. Le gerarchie cattoliche si lanciano in difesa dell'amico del Papa, anche se la gran parte della Chiesa segue la vicenda con disinteresse. I politici del centro destra, rispetto alla bocciatura di Buttiglione, parlano d'offesa all'Italia e di discriminazione verso i cattolici. Il partito socialista europeo, vota all'unanimità la richiesta a Barroso affinché non presenti Buttiglione come commissario europeo. Alla fine il Presidente designato della Commissione europea ritira la sua proposta e rinvia il voto al 16 novembre.


17 ottobre. A Napoli una giovane coppia gay viene brutalmente aggredita ed insultata in piazza Bellini, gay zone in pieno centro storico. Pronta la reazione dell'Arcigay di Napoli che denuncia il clima di omofobia crescente in città, organizza un sit-in la domenica seguente cui partecipa Franco Grillini ed Imma Battaglia e lancia l'idea di un "Tavolo di cittadinanza sociale contro gli atti di violenza e di discriminazione" chiedendo alle istituzioni di legittimare i cittadini e le coppie omosessuali. Diverse le adesioni dal mondo politico cittadino.


22 ottobre. Il Comune di Latina si rifiuta di registrare il matrimonio d'Antonio Garullo e Mario Ottocento che nel 2002 si sono sposati in Olanda, per motivi d'ordine pubblico. Franco Grillini, che accompagnò la coppia all'Aia definisce il rifiuto come: "una motivazione ridicola e infondata".


30 ottobre. "Una giornata storica per le libertà civili in Europa". Così Aurelio Mancuso, segretario nazionale Arcigay, definisce il ritiro di Rocco Buttiglione da candidato a Commissario Europeo. Il lavoro svolto da Arcigay, soprattutto da Riccardo Gottardi, co presidente Ilga Europe e da Renato Sabbadini, responsabile esteri Arcigay, che hanno raccolto il voluminoso dossier su Buttiglione e distribuito a tutti i parlamentari della sinistra e dei gruppi liberali del consesso europeo, ha dato i suoi frutti. La sconfitta dei reazionari è evidente e vistosa, ed è commentata da tantissimi media europei.



NOVEMBRE

1 novembre. Riccardo Gottardi è rieletto presidente ILGA-Europe, l'esponente Arcigay ed autore del dossier-Buttiglione è stato riconfermato alla guida dell'associazione delle lesbiche e dei gay d'Europa al Congresso di Budapest.


2 novembre. Una baby gang a Londra assassina un gay trentasettenne. La legislatura inglese in materia di delitti razzisti è molto severa, a differenza dell'Italia dove i delitti ai danni dei gay non prevedono alcuna aggravante.


3 novembre. Con la rielezione di Bush vengono anche approvati 11 referendum statali che negano la possibilità di istituire i matrimoni gay. L'ondata reazionaria si abbatte anche sulla discussione in Italia, dove i teo con rinfocolano le polemiche e mettono in guardia chiunque intenda mettere nel proprio programma il riconoscimento delle coppie gay. La sinistra italiana come al solito pavida e arretrata, tentenna. Non è un caso che la campagna dei DS sui PACS quasi scompare. Nessuno spiega nel nostro Paese che durante la campagna elettorale americana sia Bush e sia Kerry si erano pronunciati contro il matrimonio gay, ma a favore di una legge per il riconoscimento delle unioni civili etero e omosessuali.


4 novembre. Scoppia il caso di Mattiello, giovane collaboratore del senatore Fisichella licenziato perché immortalato da un giornale ad una festa del Gay Villane. Molte le iniziative, che sono assunte da Franco Grillini, che chiede quali siano i veri motivi del licenziamento. Il senatore di AN tace, poi emerge che l'allontanamento del collaboratore è avvenuto perché era venuta a mancare la fiducia nei suoi confronti. Insomma un pasticcio, da cui prende persino le distanze a Ignazio La Russa. Alla fine Mattiello è assunto dalla ministro Prestigiacomo, che così facendo toglie le castagne dal fuoco al centro destra, con piena soddisfazione di tutti.


4 novembre. Dal 4 al 7 novembre si tiene a Parigi il 2 internazionale Raimbow Attitude. Si tratta di un Expò rivolto alla comunità gay cui partecipano oltre 250 imprese, associazioni, gruppi. Anche Arcigay con un suo stand aderisce all'iniziativa.


8 novembre. Le elezioni USA continuano a tenere banco e danno il destro ad Avvenire di dedicare un'intera pagina contro la campagna dei DS a favore del riconoscimento delle coppie di fatto. E' inusuale che il quotidiano dei vescovi italiani attacchi un partito in questo modo, ma i tempi cambiano, probabilmente in peggio.


10 novembre. La migliore risposta alla martellante campagna anti gay, arriva, manco a dirlo, dalla Toscana. Il Consiglio regionale approva la prima legge italiana che si occupa di politiche anti discriminatorie.


11 novembre. A sorpresa, in un'intervista su Il Foglio, il presidente della Margherita, Francesco Rutelli, si dice d'accordo nel riconoscere i diritti delle coppie di fatto etero e omosessuali. Forse Rutelli si ricorda finalmente dei suoi trascorsi Radicali. Se sono fiori….


12 novembre. Arcigay Napoli contesta il vescovo di Aversa Mario Milano che definisce le persone omosessuali "peccatori" ed "affetti da patologie". "Le parole ed il comportamento del vescovo precipitano all'età dell'Inquisizione la città candidata a nuova provincia campana", dichiara Carmine Urciuoli, portavoce del Circolo, "è necessario che la classe politica reagisca alle richieste della comunità gay altrimenti sarà lecito pensare che sono le nostre Istituzioni laiche 'affette da patologia'".


16 novembre. Una delegazione di Arcilesbica ed Arcigay si reca a Strasburgo, su invito di Monica Frassoni, presidente del gruppo Verde, per incontrare tutti parlamentari italiani che sono stati sostenuti in campagna elettorale dalla comunità glbt. La soddisfazione per la bocciatura di Buttiglione e il ringraziamento per il lavoro svolto dalla Frassoni, da Zingaretti dei DS, da Agnoletto di Rifondazione, da Pannella dei Radicali e da tanti altri parlamentari, s'intreccia con la necessità di stabilire un rapporto stabile con i nostri rappresentanti al Parlamento europeo. La visita è quindi, l'occasione per mettere a punto una strategia comune e per festeggiare insieme i risultati ottenuti.


18 novembre. La Gran Bretagna approva la legge sulle Unioni Civili. Il numero di Stati Europei in cui è presente un provvedimento di riconoscimento delle coppie gay sale a 13!


19 novembre. Il solito cardinale Ratzinger in un'intervista su Repubblica definisce il matrimonio gay come "distruttivo per la famiglia e per la società". Sergio Lo Giudice replica: "il riconoscimento delle coppie gay fa bene alla famiglia e alla società".


22 novembre. Arcigay Napoli prende attivamente parte al Coordinamento delle Associazioni GLBT della Campania con cui presenta le proposte di emendamenti al Nuovo Statuto Regionale. In particolare chiede la riformulazione dell'art. 9, lettera h, come segue: "la tutela e il sostegno alla famiglia fondata sul matrimonio e alle altre forme di convivenza, comprese quelle tra persone dello stesso sesso, orientando a tal fine le politiche sociali, economiche, finanziarie e di organizzazione dei servizi", e la cancellazione dell'art. 74, comma 4 che discrimina i cittadini omosessuali. Arcigay Napoli inizia un'azione di informazione mirata all'interno del Consiglio Regionale per comunicare le istanze della comunità GLBT.



DICEMBRE

1 dicembre. In oltre 50 città italiane il movimento glbt organizza iniziative in occasione della Giornata internazionale sull'Aids. Temi al centro degli incontri: la cancellazione da parte del governo di tutte le campagne di prevenzione rivolte alla comunità omosessuale, gli incredibili inviti fatti dal ministero dell'istruzione e della sanità all'astinenza, il mancato versamento dei 150 milioni di euro che il governo si era impegnato a versare per contribuire ai progetti internazionali di intervento nelle aree del mondo più colpite.


1 dicembre. Il ministro Sirchia dichiara che è impossibile abbassare il prezzo dei profilattici e il governo negli anni passati ha bocciato tutte le proposte volte a far intervenire lo Stato sia sulla questione dei prezzi e sia per una maggior diffusione del profilattico. Franco Grillini in Parlamento ha denunciato: "Chi viaggia in Europa e nel mondo può toccare con mano l'impegno che altrove viene profuso nella lotta all'aids. Campagne di massa, informazione costante, profilattici gratis ai giovani e nelle scuole, enormi tabelloni pubblicitari che invitano al sesso sicuro e protetto.

In Italia nulla di tutto ciò per motivi moralistici e incapacità. Il risultato è sotto gli occhi di tutti e l'Italia è ai vertici europei per numero di casi di Aids. La politca dello struzzo di Sirchia ne è massimamente responsabile".


2 dicembre. Monsignor Plotti, vice presidente della Conferenza episcopale italiana, si lamenta perché le indicazioni date dai vescovi toscani non sono state tenute in considerazione. Gli replica Aurelio Mancuso, "Ciò che è in gioco non è la difesa della famiglia tradizionale, che crediamo sia giusto aiutare e valorizzare, ma la possibilità che milioni di persone siano emancipate da una clandestinità che dura da secoli. Di questo giustamente si occupa lo Statuto della regione Toscana e su cui bisognerebbe riflettere a fondo".


2 dicembre. La Corte Costituzionale boccia il ricorso del governo nei confronti dello Statuto Toscano. L'Arcigay Toscana e Nazionale esultano "da oggi la Toscana è la Regione italiana più europea"


3 dicembre. Il Senato della Polonia approva la legge sulle Unioni Civili. Un'altra istituzione di un paese cattolico (che ha dato i natali all'attuale papa), avvia la discussione sul riconoscimento delle coppie gay. "L'approvazione della legge sulle coppie di fatto nella cattolicissima e papale Polonia, dice Franco Grillini - sia pure per ora da parte del solo Senato, rappresenta un'ulteriore conferma della sempre maggiore diffusione della normativa civile volta a fare di tutta l'Europa un territorio omogeneo per quanto riguarda i diritti delle nuove famiglie, comprese quelle composte da persone dello stesso sesso".


7 dicembre. Il governo Berlusconi registra un'altra sconfitta: la Corte Costituzionale respinge il ricorso contro gli Statuti dell'Umbria e dell'Emilia Romagna.


9 dicembre. La Corte Suprema del Canada da il suo nulla osta ad una nuova legge che riconosca i matrimoni gay.


14 dicembre. Dopo la prima puntata del nuovo reality della 7 i Fantastici 5, ovvero 5 gay che cercano di cambiare il look di maschi eterosessuali, un po' trasandati, poco avvezzi all'ordine, alla cucina, al bon ton e alla buona musica, il Moige ha pensato bene di esprimere il proprio disappunto per una trasmissione che è trasmessa in prima serata e che potrebbe suscitare negli adolescenti comportamenti imitativi. Franco Grillini ci va giù duro e replica che: "Dire, che una trasmissione televisiva che parli di omosessualità rappresenta un'occasione di proselitismo, significa ritenere l'omosessualità stessa talmente desiderabile ed attraente che un semplice programma tv sarebbe in grado di influenzare la vita e la sessualità di milioni di persone. Suggerirei al Moige di sottoporsi ad un'analisi psicologica per evitare di fare affermazioni ridicole prima che omofobe"


16 dicembre. Il Consiglio comunale di Piombino approva il Registro delle Unioni Civili. Andrea Panerini, presidente d'Arcigay Piombino esprime la propria soddisfazione. Alcuni giorni dopo le segreterie regionali d'alcuni partiti, tra cui Margherita e AN, minimizzano il risultato parlando di un riconoscimento non esteso alle coppie gay. La battaglia ora si sposta sulla delibera attuativa.


22 dicembre. A Pordenone viene sgominata una baby gang che terrorizzava disabili e gay. Gli inquirenti individuano i componenti grazie alla denuncia di un gay. La scuola - denuncia Sergio Lo Giudice - è impreparata a formare i giovani al rispetto delle diversità.


22 dicembre. Torna l'Arcigay a Salerno dopo quasi dieci anni! L'Associazione di Cultura omosessuale "Federico Garcia Lorca", nata nel marzo 2003, si federa ad Arcigay Nazionale. Debutta come Presidente Pasquale Quaranta, vice Salvatore Di Feo, già militante nel Circolo Arcigay/ArciLesbica "I duecentocinquantamila", attivo a Salerno negli anni '90.


26 dicembre. Franco Grillini segnala, in un suo comunicato stampa, in risposta all'ennesima esternazione dell'Arcivescovo di Bologna Caffarra che "Carlo Caffarra è ossessionato dall'omosessualità visto che la cita per ben 282 volte nel suo sito (www.caffarra.it) e ne parla persino il giorno di Santo Stefano per condannare per l'ennesima volta le coppie gay mettendole in contrapposizione alle coppie tradizionali".


Cronologia a cura di Aurelio Mancuso, segretario nazionale Arcigay,
con il contributo di Franco Grillini, dei Circoli Arcigay, dei siti gay italiani

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mercoledì 29 dicembre 2004

Riflessioni sulla Sacra Famiglia: lettera di un giovane omosessuale credente al suo parroco

Caro don *****,

la festa della santa famiglia celebrata oggi dalla chiesa cattolica è stata l'occasione, da parte di numerosi esponenti episcopali e del papa stesso nell'Angelus, per reiterare con insistenza alcune posizioni sulla famiglia tradizionale, lanciando un chiaro messaggio ai fedeli cattolici ed agli uomini di politica e di cultura affinchè difendano l'istituzione del matrimonio tradizionale dalle continue "aggressioni", con chiaro riferimento ai riconoscimenti giuridici, in atto anche in alcune regioni italiane, delle coppie di fatto (comprese le coppie omosessuali). Alcuni autorevoli vescovi, come mons. Carlo Caffarra dalla cattedra di Bologna, e l'intero episcopato spagnolo, non hanno usato mezzi termini quest'oggi, e senz'altro la chiarezza è uno dei loro pregi. Anche lei -nella predicazione della eucaristia serale- ha accennato alla questione. Eppure ho sempre di più l'impressione (e non solo l'impressione) che non si dica -o non si voglia dire- la verità fino in fondo ai fedeli. E che ci sia -come spesso è stato nella chiesa nei secoli- la prassi di far credere ai fedeli le verità per autorità più che per sano discernimento ed approfondimento degli stessi testi biblici. Evidentemente, chi ascolta in questi mesi i vescovi od il papa si è fatto una chiara idea della famiglia cristiana e di cosa pare aggredirla. E tuttavia, se uno apre i testi sacri, scopre che le cose sono più complesse di quel che si vuol far credere. A cominciare dalla stessa icona della Sacra Famiglia del Gesù dei Vangeli, portata come "modello tradizionale" di famiglia. Se leggiamo i Vangeli e riflettiamo-chieda ad un biblista al di fuori di ogni prudente e istituzionale sede- la famiglia di Nazaret ha più i tratti di una famiglia "anomala" che non di una "normale", e nell'insegnamento e nella pratica stessa di Gesù, compreso il suo rapporto con i genitori, si ha un vero e proprio "scardinamento" dei vincoli parentali e di sangue, allargando il concetto stesso di famiglia, di madre, di fratelli. Riflettevo su alcuni aspetti "anomali" della famiglia di Nazaret che mi piacerebbe porre in evidenza e condividere apertamente con lei.

1. Anzitutto il concepimento verginale di Gesù. Giuseppe sceglie di accogliere Maria come sua sposa pur sapendola incinta in attesa di un figlio che non era il suo. Oggi si potrebbe forse dire che Maria fosse una "ragazza madre" accolta dalla benevolenza di Giuseppe che si è fatto carico di essere padre e marito di una ragazza che altrimenti, nella società ebraica dell'epoca, sarebbe stata ripudiata da chiunque. Ecco, Gesù nasce non solo in una mangiatoia ed in un luogo considerato -dal punto di vista religioso- insignificante - la Galilea non era patria di profeta ("Sei anche tu di Galilea? Esamina, e vedrai che dalla Galilea non sorge profeta" Gv 7, 52), ma nasce da un matrimonio in parte "irregolare" per le usanze del tempo. E nasce perchè due persone, Maria e Giuseppe, accolgono Gesù in una unione violando le prassi convenzionali del fidanzamento e del matrimonio secondo la tradizione ebraica. Giuseppe avrebbe avuto tutto il diritto di ripudiare Maria: egli l'accoglie, e con essa accoglie la venuta del Figlio dell'uomo. Per questo noi veneriamo Maria, Madre di Dio, e Giuseppe, suo sposo. Non per l'"icona" di una famigia cristiana modello.

2 La famiglia di Gesù non può rappresentare, per come la Tradizione insegna, un modello di vita familiare per vivere l'amore umano nella componente affettiva-sessuale. Supposto che Gesù non avesse fratelli e che quelli nominati nei Vangeli come "fratelli di Gesù" siano stati suoi cugini o parenti - e questo, sappiamo, è stato costantemente insegnato dalla Tradizione per sostenere la verginità di Maria- il matrimonio fra Giuseppe e Maria sarebbe, secondo il codice di diritto canonico attuale, un matrimonio "non consumato". La mancanza dell'unità sessuale fra Giuseppe e Maria rende tale unione per lo meno anomala rispetto ad una famiglia tradizionale. Il concetto stesso di castità cristiana del matrimonio che oggi insegniamo è ben lontano da quello vissuto dalla famiglia di Nazaret. La famiglia di Gesù non può rappresentare, per come la Tradizione insegna, un modello di vita familiare per vivere l'amore umano. Non occorre infine dimenticare che, in una società come quella ebraica dove i figli erano visti come una "benedizione" del Signore, l'avere un solo figlio, per di più "bastardo" -scusi l'espressione, non vuole essere affatto irriverente- non significava essere particolarmente "benedetti" dal Dio di Israele. Anche in questo, Gesù, Figlio di Dio, è entrato nel mondo, nell'umanità, "dal basso", non dall' "alto". Chi lo attendeva, non ha saputo riconoscerlo. Non poteva essere Lui, il Figlio di Dio: nato così, morto così, in croce, morte riservata ai senza Dio, ai maledetti da Dio. Mi chiedo: se Gesù dovesse nascere oggi, lo Spirito Santo sceglierebbe una famiglia ed una modalità "convenzionali" per manifestarsi agli uomini di oggi?

3. Il rapporto 'familiare' fra Gesù e i suoi genitori è affrontato solo poche volte nei Vangeli, e spesso è controverso. In chiesa ho imparato, fin da piccolo nel Catechismo, che Gesù stava sottomesso ai suoi genitori. Si cita Lc 2, 51 per dare risalto all'obbedienza. Ma ci si scorda di ricordare le righe precedenti, dove alla preoccupazione e allo stupore della madre, Gesù risponde seccamente: «Perché mi cercavate? Non sapevate che io dovevo trovarmi nella casa del Padre mio?» (Lc 2, 49). Ma più dirompenti sono le parole che Gesù pronuncia quando i suoi parenti e sua madre lo cercano perchè sembrava essere fuori di senno (Mar 3, 21). Così racconta Matteo: "Mentre Gesù parlava ancora alle folle, ecco sua madre e i suoi fratelli che, fermatisi di fuori, cercavano di parlargli. E uno gli disse: «Tua madre e i tuoi fratelli sono là fuori che cercano di parlarti». Ma egli rispose a colui che gli parlava: «Chi è mia madre, e chi sono i miei fratelli?» E, stendendo la mano verso i suoi discepoli, disse: «Ecco mia madre e i miei fratelli! Poiché chiunque avrà fatto la volontà del Padre mio, che è nei cieli, mi è fratello e sorella e madre» (Mt 12, 46-50). Anche gli altri due sinottici sono concordi nel riportare questo episodio. Qui Gesù sembra superare ogni vincolo familiare e parentale, ogni ordine biologico, scardina ciò che senza dubbio, allora come oggi, è una istituzione socialmente importante e rilevante, per annunciare il Regno di Dio, il primato del Regno anche sulle istituzioni familiari. A chi oggi, con insistenza, usa la Sacra Scrittura e l'icona della famiglia di Nazaret per dare un identikit ed un modello della famiglia "cristiana", e si scorda di dire che una famiglia -tradizionale o no che sia, sposata o no in chiesa che sia, eterosessuale o no che sia- che non si apre all'annuncio della venuta del Regno e della rivelazione di un Dio-Padre universale, che si chiude magari in un egoismo (a due o a tre o a quattro), non è una famiglia cristiana, non compie -credo- un autentico annuncio della Parola rivelata. L'esigenza dell'annuncio del Regno può portare non ad un idilliaco quadro familiare, ma addirittura a "divisioni": "saranno divisi il padre contro il figlio e il figlio contro il padre; la madre contro la figlia, la figlia contro la madre; la suocera contro la nuora e la nuora contro la suocera" (Lc 12, 53). Evidentemente qui Gesù non istiga alla discordia familiare, ma chiaramente afferma che c'è una gerarchia di valori nella vita di chi vuole esserne alla sequela , cioè cristiano, e che i vincoli e le istituzioni familiari non sono al primo posto.

4. Gesù non ha, credo, fondato o privilegiato alcuna istituzione familiare. Non era certamente fra i suoi compiti l'additare questo o quel modello di vita familiare, ma annunciare la venuta del Regno e rivelare il Volto di Dio, inconsueto, inaspettato, rifiutato proprio da coloro che detenevano il sacro potere e che oggettivamente conoscevano le Scritture. Gesù stesso ha fatto una scelta controcorrente: non si è sposato, addirittura si è accomunato alla categoria degli eunuchi (Mt 19, 12), con coloro che erano disprezzati (Is 56, 3) e che, secondo la legge mosaica, erano esclusi dall'adunanza davanti al Signore (Dt 23, 2-3) Gli eunuchi erano probabilmente coloro che avevano difficoltà a vivere la propria sessualità, e ciò era considerato, agli occhi del Dio di Israele, un handicap che li allontanava dal suo culto ("Chi ha i testicoli contusi e il membro virile mutilato non entrerà nell'adunanza del Signore" Dt 23, 2). E Gesù non fa questa scelta per motivi di purità o per un cammino ascetico, come avveniva invece, ad esempio, nelle comunità monastiche di Qumran del tempo di Gesù (vedi, ad es., L. Perrone, "Eunuchi per il Regno dei cieli?", in: Eros e Bibbia, Ed. Morcelliana, 2003). E' molto bello, don ****, non so se nessuno se ne è mai accorto, ma Gesù non solo è morto di morte riservata ai senza Dio, ai maledetti da Dio ("il cadavere appeso è maledetto da Dio", Dt 21, 22-23), ma anche la sua nascita, di"figlio illegittimo", era considerata per i detentori della Legge religiosa un aspetto negativo: si legge nel Deuteronomio che "Il bastardo non entrerà nell'adunanza del Signore, neppure alla decima generazione entrerà nell'adunanza del Signore" (Dt 23, 3). Nato nella marginalità, nell'ignominia, e morto, secondo la sacra Legge di Mosè, lontano da Dio, maledetto da Dio. E' questo, non altri, il Gesù dei Vangeli che noi riconosciamo Figlio di Dio e che abbiamo celebrato in questo Natale! E se -ancora oggi- Egli nascesse nella marginalità, nella ignominia, in condizioni e percorsi familiari non tradizionali, non marchiati dal sicuro sigillo sociale e religioso della "regolarità", anche oggi ci stupiremmo, non saremmo forse anche noi oggi incapaci di riconoscerlo?

Mi chiedo spesso perchè non si approfondiscano questi argomenti con serenità nelle "catechesi" o negli incontri, anche con l'aiuto di validi biblisti, lasciando alle coscienze poi ogni valutazione. Si preferisce, invece, indottrinare ancora una volta le persone, e portare alla contrapposizione.

Sarò controcorrente, ma la lettura meditata delle Sacre Scritture, don ****, non mi pare proprio autorizzare questa campagna di difesa della "famiglia tradizionale" come un punto centrale del messaggio evangelico. Ci possono essere -e ci sono- moltissimi e validi motivi per aiutare oggi la famiglia tradizionale. E la chiesa ha le sue buone ragioni per farlo. Ma forse conviene ancora una volta lasciare fuori il nome di Dio, perché egli abbraccia tutti. Personalmente, trovo poi ingiusto che questa "guerra" ormai dichiarata da questo papa e accolta dall'episcopato si stia facendo demonizzando altre scelte di vita ed altre categorie di persone. E' mostrando la bellezza e la santità del matrimonio fra un uomo e una donna, aiutando le coppie nelle loro difficoltà di cammino più che entrando nelle loro "camere da letto" o anatemizzando scelte diverse, che la chiesa potrà aiutare le coscienze delle coppie cristiane a ritrovare il matrimonio sacramentale come vocazione di vita. Non dicendo che gli altri non sono capaci di amare, o dicendo che i loro comportamenti sono immorali, o che le loro scelte non sono cristiane. Non è "per legge" che una unione diviene feconda, fedele e priva di ostacoli! Solo chi non ha avuto il dono di poter scegliere in questa vita questa santa vocazione sa, nel proprio cuore, che le cose non stanno così.

Un caro saluto,

Stefano

http://www.gaynews.it/view.php?ID=30445

Dietro la notizia niente

di Furio Colombo

Qualcosa di immenso è accaduto nel mondo e il mondo non sembra essersene accorto. E' stato veloce ad afferrare l'evento con le braccia automatiche delle notizie. Come notizia, il maremoto che ha distrutto tutte le coste dell'Asia e ha fatto, ormai si dice quasi ufficialmente, centomila morti, è una straordinaria notizia che ha tutto per essere trasmessa e ritrasmessa, stampata e ristampata: la quantità immane di distruzione, la corsa della morte in sequenza da un punto all'altro del mondo, con il brivido della differenza di tempo, che rende possibile immaginare, con orrore, ma anche con il senso della grande avventura, il prima e il dopo.

E' una sorta di straordinaria sequenza narrativa capace di creare - come ha detto un sopravvissuto italiano al Tg 3 la sera di martedì - "una sorta di euforia di cui poi ti vergogni". Il momento è straordinario per il tsunami perché le migliaia e migliaia di chilometri quadrati distrutte dal mare, la distesa di cadaveri che si vede in ogni inquadratura, in ogni fotografia, irrompono su schermi e giornali mentre finisce l'anno e c'è un vuoto di notizie. Inutile fingere: questa è la notizia dell'anno, forse dei prossimi dieci anni. E' la notizia, non la coscienza di ciò che è veramente accaduto, a imporre tanto spazio e tanta attenzione. Infatti, dietro la notizia niente.

Niente governi, niente organizzazioni internazionali, niente di grande, non dico grande come l'evento, che è impossibile da fronteggiare in dimensioni proporzionate, ma almeno grande come sforzo organizzativo, come impegno annunciato, come dimensione del danaro e dei mezzi disponibili, come mobilitazione di parlamenti, di assemblee generali, di eserciti.

Dal mondo ciascuno - tra i Paesi che possono - provvede a far tornare i suoi cittadini. È urgente, è giusto. Ma il grido di un gruppo di missionari che ieri dalla Tailandia ha detto: «Vi prego non pensate solo ai turisti» è andato perduto. Ci dicono che la protezione civile italiana ha avuto dall'Europa l'incarico di coordinare tutta l'attività dell'Unione Europea. Sappiamo che la protezione civile italiana lavora bene. Ma l'incarico - se esiste - ci dice il limite posto alla missione: aiutare gli europei (non solo gli italiani) a tornare a casa. Ci fa onore, vuol dire che i voli speciali funzionano bene. Ma ci dice il vuoto. Per l'Indonesia e la Tailandia, per India, per Bangladesh e Sri Lanka, per migliaia di isole sbattute dal maremoto e semidistrutte dal sisma, non c'è niente, non c'è nessuno.

Per capire quello che dico pensate a un libro, pensate a un film. Centomila morti sono un disastro immenso. Autore e regista troverebbero necessario immaginare una seduta straordinaria del Congresso americano, un soprassalto di tutta l'Europa, politica, istituzioni, imprese. Ci farebbero vedere le sedute di un comitato mondiale di coordinamento mentre dai quattro angoli del pianeta i rappresentanti di tutti gli stati membri vanno al Palazzo di vetro per una assemblea generale straordinaria. Centomila morti in un giorno sono molto più di una guerra, e il Consiglio di sicurezza si convocherebbe in seduta permanente. Banche ed enti finanziari internazionali diventerebbero collettori delle risorse congiunte dei grandi Paesi e dei piccoli Paesi in modo da creare una catena di interventi, di aiuti, di coordinamenti regionali, di missioni speciali, soldati e scienziati, costruttori e infermieri, esperti di ogni tipo capaci di coordinare eserciti di volontari. I volontari ci sono. Ma isolati e con mezzi propri.

Il mondo non subiva da decenni una prova così dura con un esito tanto tragico. Mai prima d'ora, nel mondo moderno, egoismo, indifferenza, distruzione, disattenzione, incapacità di capire (pensate che formidabile guerra al terrorismo sarebbe essere presenti e capaci di aiutare - sia pure a un costo enorme - in tutte le coste distrutte) hanno dato uno spettacolo così grande e così desolante. Arriveranno, al massimo, tanti sms di solidarietà. E un giorno sembrerà impossibile che tutto ciò sia successo. 100mila morti, una grande notizia e nient'altro. Come ha detto il turista italiano salvato: «Prima provi euforia. Poi vergogna».

tratto da l'Unità del 29/12/2004

martedì 28 dicembre 2004

Tra le parole del 2004 Repubblica cita "GAY"

GAY
di Natalia Aspesi

In 13 stati europei hanno riconosciuto legalmente le loro unioni, in Italia un ministro li ha chiamati culattoni, mentre per sua mistica omofobia un altro nostro ministro è stato rifiutato come commissario Ue alla giustizia. Non solo in Italia sono stati licenziati, picchiati, uccisi. La televisione li ha resi molto trendy se del tipo folklorico: intere trasmissioni sono state affidate a questi simpatici giovanotti, uno, forse per merito del cappello da comico, ha vinto il Grande Fratello. Esclusi però non solo dal successo mediatico ma talvolta anche solo dal rispetto, i gay che non sembrano tali e non fanno il parrucchiere ma magari il carabiniere. Uno che non ancheggia, l´onorevole Nichi Vendola, ha messo nei guai il probo centrosinistra chiedendo la candidatura alla presidenza della sua regione. Sconfitta linguistica confermata: i media hanno continuato a usare outing (rivelare l´omosessualità di qualcuno) al posto di coming out (dichiararsi omosessuale).

http://www.gaynews.it/view.php?ID=30438

Uno straccio di laicità

Sex crimes and the Vatican

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