GAY
di Natalia Aspesi
In 13 stati europei hanno riconosciuto legalmente le loro unioni, in Italia un ministro li ha chiamati culattoni, mentre per sua mistica omofobia un altro nostro ministro è stato rifiutato come commissario Ue alla giustizia. Non solo in Italia sono stati licenziati, picchiati, uccisi. La televisione li ha resi molto trendy se del tipo folklorico: intere trasmissioni sono state affidate a questi simpatici giovanotti, uno, forse per merito del cappello da comico, ha vinto il Grande Fratello. Esclusi però non solo dal successo mediatico ma talvolta anche solo dal rispetto, i gay che non sembrano tali e non fanno il parrucchiere ma magari il carabiniere. Uno che non ancheggia, l´onorevole Nichi Vendola, ha messo nei guai il probo centrosinistra chiedendo la candidatura alla presidenza della sua regione. Sconfitta linguistica confermata: i media hanno continuato a usare outing (rivelare l´omosessualità di qualcuno) al posto di coming out (dichiararsi omosessuale).
http://www.gaynews.it/view.php?ID=30438
martedì 28 dicembre 2004
Tra le parole del 2004 Repubblica cita "GAY"
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