sabato 26 aprile 2008

Berlusconi: meglio occuparsi di trasporti che di gay

" C'è stato
chi si è lamentato della
decisione del presidente
Barroso di cambiare il
nostro portafoglio nella
Commissione europea.
Ma è molto più conveniente
per noi interessarci
di infrastrutture e di
tasporti invece
che di omosessualità"
Silvio Berlusconi Ansa 23 aprile

giovedì 24 aprile 2008

25 aprile. Che ne dite di 15 euro spesi bene?

anpi08Domani è il 25 aprile. Sono passati 63 anni e sappiamo tutti quanto c’è bisogno di resistenza. Ora che la memoria tende a svaporare nel Paese e che qualcuno a destra propone di abolire la festa della Liberazione, avanzo una modesta proposta, che è questa. Recatevi in una sede dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia. Dite: Buongiorno, vorrei fare la tessera. Versate 12 euro più 3 euro di bollino.

Non è un grande sforzo, di sicuro in un anno spendete di più per le memorie dei vostri computer, palmari, telefonini. La tessera ha un numero, il vostro nome, l’indirizzo e indica la professione: antifascista.

Finalmente un lavoro a tempo indeterminato. Questa memoria qui, invece, non ha prezzo, e sarebbe folle perderla. Pubblicità progresso. Buon 25 aprile.

mercoledì 23 aprile 2008

Inchiesta: un liceale su dieci ha avuto rapporti gay

Un giornalino scolastico pubblica un'inchiesta condotta dagli studenti nella quale emerge una realtà vasta: uno su dieci fra loro ha avuto esperienze omosessuali.


La prima inchiesta del giornalino scolastico edito dal Liceo milanese Parini scatenò una vera e propria repressione. Le ragazze della scuola, in quel numero de La Zanzara, parlavano del loro rapporto con il sesso. Da lì a poco sarebbe esplosa la rivoluzione sessuale. Oggi, seppure i piccoli giornalisti non siano più quelli de '66 e siano cresciuti in una società profondamente mutata, La Zanzara torna con un'altra inchiesta, e anche questa fa discutere per il tema affrontato e la realtà che ne è emersa.

Il dato "scandalo" riguarda questa volta l'omosessualità. Il questionario con 18 domande è stato consegnato agli studenti che hanno risposto in massa, e in maniera anonima. Risultato: un pariniano su dieci avrebbe avuto rapporti omosessuali. Il 14% non esclude di poterne avere in futuro.
Non solo, ma il il 75% si dichiara favorevole a un riconoscimento delle coppie di fatto. «Sono dati che non ci stupiscono - dice Giovanni Parmeggiani, 19 anni, uno dei piccoli giornalisti - l´omosessualità esiste a scuola come ovunque. Fa piacere sapere che è vissuta come una cosa normale, anche se una minoranza vede ancora il gay come un diverso». Per una decina dei 200 ragazzi intervistati, infatti, l´omosessuale è "un malato da curare", oppure "un deviato".

Aurelio Mancuso, presidente di Arcigay ha dichiarato: «L´inchiesta dimostra la maturità degli studenti del Parini. I dati emersi dimostrano che i giovani sono pronti ai cambiamenti necessari in questo Paese da un punto di vista dei diritti. E il fatto che uno studente su dieci dichiari di avere avuto esperienze omosessuali è in linea con i dati internazionali. Milano si conferma come una delle città più accoglienti verso i gay in Italia».

http://tinyurl.com/4ruya8

Paola Concia: "Se vince Alemanno comunità gay cancellata"

Previsioni funeste da parte di Paola Concia, l'unica eletta lgbt in Parlamento, in caso di vittoria di Alemanno alle elezioni amministrative per il Comune di Roma. E su Moggi dice...
di Daniele Nardini


annapaolaconciaUltimi scampoli di campagna elettorale per i due candidati a sindaco della Capitale. Francesco Rutelli per il Partito Democratico sfida Gianni Alemanno per il Popolo della Libertà. Ma sull'esponente del centrodestra Anna Paola Concia, deputata PD e portavoce del Tavolo LGBT del PD, ha qualcosa da dire.

Onorevole Concia perché gay e lebsiche romani dovrebbero votare per Rutelli?
Votare Rutelli è l'unico modo che abbiamo per evitare che Roma venga governata dalla forza più aggressiva e reazionaria d'Europa: la destra italiana è omofoba e violenta. Alemanno è stato nel governo che boicottato la direttiva europea contro l'omofobia nel lavoro, appena insediatosi al Ministero dell'Agricoltura, nel 2001, ha fatto benedire gli uffici occupati in precedenza da Pecoraro Scanio solo a causa dell'orientamento sessuale del leader dei Verdi, da Ministro ha partecipato a un rito neofascista nelle Marche e ancora oggi porta al collo una croce celtica simbolo dell'estrema destra. Bisogna aggiungere altro? Possiamo dire allora che il centrodestra romano pensa che noi siamo dei reietti e ha sempre condannato progetti come il Gay Village, la Gay Help Line, e quelli contro l'omofobia nelle scuole. In gioco c'è un'idea di comunità, di cosa vuol dire stare insieme. Rutelli non si è distinto negli ultimi anni sulle tematiche che ci stanno a cuore, ma è sostenuto da una coalizione dove ci sono donne e uomini che hanno fatto di Roma un esempio di città inclusiva, coinvolgendo le associazioni LGBT romane che hanno una grande storia e una grande autorevolezza. Ciascuna di loro, in modo diverso ha interloquito con l'amministrazione comunale, ha potuto lavorare e portare avanti la battaglia sui nostri diritti. Certo con alcuni limiti, ma c'è un terreno comune su cui lavorare.

Non pensa che far passare le istanze gay nel comune di Roma sarà più difficile con l'apparentamento con l'UDC anziché con i Socialisti?
L'Udc ha dato libertà di coscienza e non si è apparentata con nessuno. C'è bisogno che tutte le forze politiche e tutti i cittadini democratici dicano no a una deriva fascista. Perché la destra romana è ancora questo. Se vincesse Alemanno cambierebbe la nostra vita quotidiana: il nostro tessuto sociale verrebbe devastato e la comunità gay cancellata. Quella di Roma è una sfida tra pluralismo e innovazione da una parte e violenza e dall'altra.

Parliamo dell'aggressione al Mieli: pensa anche lei che gruppi neofascisti o omofobi in generale si sentano legittimati dal risultato elettorale?
Lo spostamento dell'Italia a destra ha sicuramente legittimato l'uso della violenza da parte degli estremisti. Il Pdl e la Lega hanno un'anima intollerante: ha parlato alla paura della gente. In questi giorni si parla tanto di sicurezza e la destra strumentalizza la questione. Roma è una città sicura e plurale, la vittoria di Alemanno sdoganerebbe alcuni gruppi di facinorosi che si sentirebbero legittimati ad agire per "punire" i "diversi". L'abbiamo sperimentato con il fiorire di gruppi neofascisti quando Storace era presidente della Regione Lazio e lo riascoltiamo adesso da Maroni, ministro degli Interni in pectore, che lancia l'idea delle ronde autogestite dai cittadini. Chi ci dice che queste ronde non saranno impiegate da Alemanno per punire due gay o due lesbiche che si baciano o per "sorvegliare" il Gay Pride?


Lei che è anche una sportiva, che ne pensa delle frasi di Moggi secondo cui il calcio non è un mondo per gay?

Mi occupo da sempre di politiche sportive e ho seguito da vicino "Calciopoli" e "Moggiopoli" Secondo voi Luciano Moggi è uno che si può permettere di dire alcunché? Credo proprio di no. Detto questo anche Moggi è esemplare di un clima di intolleranza che agita l'Italia del dopo lezioni. Lui sa benissimo che nel mondo del calcio come in tutti i mondo esistono omosessuali, anche nella Juventus, come è giusto che sia. E Moggi è bene che sappia che la Federazione Internazionale Gioco Calcio ha firmato un accordo con la European Gay e Lesbian Sport Federation, di cui faccio parte, in cui si impegna a lottare contro qualsiasi discriminazione verso gli omosessuali nel calcio. Che facciamo come al solito ci appelliamo all'Europa? Infine, conoscendo bene il mondo dello sport, vi dico che quando uno come Moggi butta così le mani avanti significa che la questione esiste. In Parlamento presenterò una proposta di legge contro l'omofobia e riguarderà anche il mondo dello sport. Sarà una dura battaglia visti i numeri che abbiamo, ma non per questo rinuncerò a combatterla.

http://tinyurl.com/68nuev

Lucca: il consiglio provinciale contro l'omofobia

L'assemblea di Palazzo Ducale ha approvato un ordine del giorno di condanna all'omofobia e in cui chiede un impegno al governo e all'amministrazione locale per la pari dignità delle persone LGBT.


luccaIl consiglio provinciale di Lucca ha approvato un ordine del giorno, proposto dal Prc ed SD in cui si condanna l’omofobia. Il documento, sul quale ha espresso parere contrario l'opposizione di Palazzo Ducale, condanna le discriminazioni fondate sull'orientamento sessuale e chiede impegni precisi da parte delle istituzioni nazionali e della stessa amministrazione provinciale lucchese.

L'ordine del giorno letto in aula dal consigliere di Prc Mario Navari ed emendato in alcuni punti – “chiede al Parlamento italiano di assicurare che gli omosessuali, i bisessuali e i transessuali, vengano protetti da discorsi omofobici intrisi d’odio e da atti di violenza omofobici e di garantire che i partner dello stesso sesso godano del rispetto, della dignità e della protezione riconosciuti al resto della società”.

Il documento si rifà alle direttive comunitarie sull'argomento e intende sollecitare sia il Parlamento quanto il Governo "ad intensificare la lotta all’omofobia mediante un’azione pedagogica: ad esempio attraverso campagne condotte nelle scuole, nelle università e tramite i mezzi di informazione, nonché per via amministrativa, giudiziaria e legislativa".

Per quento riguarda l'amministrazione provinciale e il consiglio, il documento chiede "che si facciano promotori di uno studio sulle discriminazioni sessuali sul territorio e di un piano di interventi per lo sviluppo della cultura della tolleranza nelle scuole e nella società".

Nel corso dell’ultima seduta, infatti, l’assemblea consiliare di Palazzo Ducale ha approvato – con i soli voti della maggioranza (l’opposizione ha votato contro) - un ordine del giorno presentato dalla Sinistra Democratica e dalla Sinistra Arcobaleno in cui si condannano le discriminazioni fondate sull’orientamento sessuale, chiedendo precisi impegni da parte delle massime istituzioni nazionali e della Provincia.
" Da rappresentante delle istituzioni - ha dichiarato il presidente della Provincia Stefano Baccelli -, non possono non condividere le richieste di certe forme di riconoscimento, di pari dignità, di tutela sociale ed economica e ciò non è in contraddice la mia formazione cattolica e democratica".

http://tinyurl.com/3wy3mj

martedì 22 aprile 2008

Mastrangelo: "Vorrei la prima fila al Gay Pride"

Il capitano della M. Roma Volley, definito come la nuova icona gay, dice la sua sugli omosessuali e lo sport: "Non capisco perché i gay debbano avere difficoltà. Non siamo aperti abbastanza"


luigimastrangeloRoma, 22 aprile 2008 - "I calciatori come fighetti. Se mi invitano vorrei essere in prima fila al Gay Pride". A parlare, intervistato dal magazine Babilonia, e' Luigi Mastrangelo. Definito come la nuova icona gay, il capitano della M. Roma Volley risponde ad alcune domande sportive e non solo.

- Ma se non avesse fatto il giocatore?
"Avrei scelto di fare il poliziotto, per fare pulizia di tanta delinquenza".

http://tinyurl.com/5wpdx5

- I gay e lo sport, spesso gli omosessuali trovano difficolta' a dichiararsi.
"Non capisco perche' i gay debbano avere difficoltà. Non siamo aperti abbastanza. All'estero non e' cosi'. In Inghilterra o in Germania, per esempio, le cose sono molto piu' limpide e cercano di combattere l'omofobia anche nello sport. Si', non dovrebbero avere alcuna paura. Poi forse in Italia sarebbero criticati, ma questo e' un problema di chi lo critica, non certo di uno sportivo gay".

- E' la nuova icona gay, che ne pensa?
"Ho tanto amici gay. Non ho nessunissimo problema con loro, anzi. E poi ho un cugino omosessuale".

- Ma, quelli della sua squadra, l'allenatore?
"Forse qualche invidia per il fatto di essere cosi' apprezzato per il mio aspetto sia dalle donne che dagli uomini. Sono contento perche' credo faccia bene alla pallavolo, visto che non e' conosciutissima. Proprio per questo non pensavo di diventare un sex symbol per le donne. Gli uomini pero' mi hanno sempre dato piu' soddisfazioni. L'ho capito anche e soprattutto attraverso le mie amicizie con i gay. Apprezzano di piu' la fisicita'".

- Mai ricevuto "avances"?
"Si', anche da amici".

- Poi, Mastrangelo dice la sua sui calciatori.
"Quasi ogni domenica muore una persona per il calcio. E questo e' terribile. Inoltre mi da' fastidio la sovraesposizione dei calciatori: sempre ricercati. E poi hanno tutti le sopracciglia rifatte. Le trovo molto poco maschili".

- Pechino e le Olimpiadi.
"Mi rendo conto che c'e' un problema politico e umanitario. Se me lo permettessero metterei il fazzoletto bianco. So che tanti atleti hanno paura ad andare ed e' una cosa assurda".

Le adozioni gay.
"Penso che due omosessuali possano crescere un bambino benissimo. Non ci trovo niente di strano. E' strano piuttosto il fatto che non sia permesso".

- Parteciperebbe, anche come testimonial, al Gay Pride?
"Si'. Accetterei volentieri. Mi invitate?".

http://tinyurl.com/5wpdx5

lunedì 21 aprile 2008

È morto il cardinale Lopez Trujillo

Era considerato uno dei più autorevoli esponenti conservatori della Curia romana. "Ministro" del Papa per Famiglia, ha pronunciato frasi offensive verso i gay e le lesbiche e le loro famiglie e molti "no": dai Pacs alle nozze gay.


trujillo_webÈ morto ieri sera il cardinale Alfonso Maria Lopez Trujillo, presidente del Pontificio consiglio per la famiglia. Aveva 72 anni ed era da tempo ricoverato alla Clinica Pio XI per grave insufficienza cardiaca. Accanto a lui, ieri sera, per assisterlo nelle ultime ore, c'erano il fratello e il decano del Collegio cardinalizio, cardinale Angelo Sodano. Da domani, nella chiesa all'interno del Vaticano sarà allestita la camera ardente, mentre ancora non è stata decisa la data del funerale che dovrebbe essere presieduto da Papa Benedetto XVI.

Il porporato colombiano, in tutti questi anni, aveva dato voce alle preoccupazioni vaticane per la legalizzazione del matrimonio gay o di forme giuridiche simili, come i Pacs francesi e i DiCo italiani. Protagonista dei raduni internazionali della famiglia - l'ultimo a Valencia nel 2006 - il card Trujillo era stato anche una figura-chiave nel conclave che ha eletto Papa Benedetto XVI.

Con la scomparsa del cardinale Lòpez Trujillo, il Collegio Cardinalizio risulta composto da 195 porporati, di cui 118 elettori e 77 non elettori.

Ricerca: coppie etero e coppie gay a confronto

Da due diversi studi compiuti in altrettante università americane emerge la fondamentale equivalenza qualitativa tra le relazioni omosessuali e quelle eterosessuali.
di Roberto Taddeucci


coppiegayeteroDue differenti studi condotti in università americane hanno messo a confronto coppie etero e omosessuali su fattori come costruzione, dinamiche e felicità nelle relazioni, arrivando alla conclusione che tra le coppie eterosessuali e quelle omosessuali non ci sono differenze significative. Viene sconfessato quindi il banale pregiudizio che vorrebbe le coppie same-sex meno stabili, più deboli e in definitiva meno felici di quelle etero.

Il primo studio
Uno dei due studi è stato condotto dai ricercatori dell'Università di Urbana-Champaign su un campione di 60 coppie stabili dello stesso sesso (30 di uomini e 30 di donne) conducendo un raffronto con altre decine di coppie eterosessuali: 50 di fidanzati, 40 più mature di sposati e altre ancora allo stadio di frequentazione. Si ricercavano eventuali differenze nel modo di interagire e del loro livello di soddisfazione nel rapporto col partner. Ne è emerso che le coppie più stabili e impegnate nel rapporto (etero o omo) affrontano meglio eventuali problemi rispetto al campione di coppie etero nella fase di frequentazione e che interazioni positive migliorano la qualità delle relazioni in modi che promuovono anche una salutare maturazione degli individui. Questo a prescindere dal tipo di relazione, il che smentisce coloro che - in Italia - ancora sostengono che le coppie omosessuali non meritano alcun riconoscimento da parte dello stato in quanto non svolgerebbero alcuna funzione sociale.

Il ricercatore leader Glenn Roisman ha precisato che le credenze secondo cui le relazioni tra persone dello stesso sesso sono «atipiche, psicologicamente immature o contesti che sfavoriscono lo sviluppo non sono supportate da riscontri. Se comparati con individui sposati gay e lesbiche impegnati in una relazione erano non meno soddisfatti degli altri.» Roisman ha poi sottolineato che gay e lesbiche «erano generalmente non differenti dalle loro controparti impegnate in relazioni nel quanto bene interagivano l'un l'altro/a, sebbene da alcuni dati emerge che le coppie lesbiche erano particolarmente efficaci nel risolvere conflitti.» Tutte le coppie coinvolte hanno dovuto rispondere a dei questionari riguardanti quanto positivamente avessero interagito col partner nel corso della giornata e sono state osservate durante compiti comuni venendo monitorate su angosce e preoccupazioni misurando la conducibilità della pelle e il ritmo cardiaco.

Il secondo studio
L'altra ricerca è stata effettuata da ricercatori delle Università di Washington, San Diego State University e Università del Vermont al fine di esaminare se l'orientamento sessuale e status legale delle coppie poteva influire sulla qualità delle relazioni stesse. Sono state coinvolte nell'arco di 3 anni 65 coppie gay e 138 coppie lesbiche unite civilmente, 23 coppie gay e 61 coppie lesbiche non in un'unione civile e 55 coppie etero sposate, tutte paragonabili in termini di etnicità, età e durata della del rapporto. I questionari sottoposti ai partecipanti riguardavano lo stato della loro relazione, il numero di figli, le abitudini sessuali, la frequenza dei contatti coi genitori con e senza il compagno/a e la percezione del supporto sociale. Dai risultati è emersa una fondamentale similitudine tra coppie omo e etero nella maggior parte delle varie aree di relazione. Sebbene lo status sociale della coppia (riconosciuta legalmente oppure no) non sembri avere un impatto determinante sulle relazioni same-sex è stato osservato che le coppie omosessuali non unite civilmente avevano più probabilità di porre fine al rapporto rispetto alle coppie omosessuali in unioni civili e coppie etero sposate. Per la ricercatrice leader Kimberly Balsam questo potrebbe suggerire che le protezioni fornite dal riconoscimento legale dell'unione potrebbe avere un qualche impatto sulle coppie gay e lesbiche, sebbene non si possa certo dire che di per se l'ufficializzazione di una unione la faccia durare più a lungo. Su questi effetti gli autori progettano ricerche future.

Tirando le somme
Glenn Roisman ha detto: «In presenza di dati come questi e di altri dati in letteratura penso che sia molto difficile affermare, come è stato fatto, che le relazioni tra persone dello stesso sesso sono fondamentalmente differenti da quelle tra persone di sesso opposto.»

http://tinyurl.com/4ddctp

Uno straccio di laicità

Sex crimes and the Vatican

Disclaimer

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001.