venerdì 22 ottobre 2004

Rivoluzione sugli schermi dei pc

Il desktop diventa tridimensionale
Interfaccia sviluppata da Sun e dalla comunità open source
"Dopo 40 anni, cambierà il rapporto tra utente e computer"
di ALESSIO BALBI



MILANO - Lo schermo dei pc potrebbe presto diventare qualcosa di totalmente diverso da ciò a cui siamo abituati. Sono passati quasi quarant'anni da quando gli informatici di Stanford e di Palo Alto pensarono che i computer avrebbero potuto usare un'interfaccia differente da quella testuale e svilupparono, per la prima volta, un desktop composto di finestre e icone. Da allora, chi usa un pc ha sempre pensato allo schermo come a un ambiente bidimensionale. Ci sono voluti quarant'anni perché all'altezza e alla larghezza si aggiungesse la profondità.

La statunitense Sun, presente anche quest'anno allo Smau di Milano, ha lanciato il progetto "Looking glass". L'idea è appunto quella di rivoluzionare l'interfaccia grafica dei pc, trasformando una superficie piatta in un ambiente nel quale sia possibile muoversi come in una stanza, rendendo del tutto nuovo il rapporto tra l'utente e l'interfaccia.

"Il punto di forza del Looking Glass Project", spiegano da Sun, "è innanzitutto l'impatto visivo". La società di Santa Clara pensa che gli utenti, specie dapprima quelli più "evoluti", apprezzeranno particolarmente le finestre traslucide completamente manipolabili che caratterizzano il sistema. "Ma la vera rivoluzione sarà un'altra", prevede Sun. "Usare tre dimensioni significa non solo poter disporre le finestre sullo schermo in modo più comodo e razionale. Significa soprattutto mandare in soffitta la tradizionale catalogazione 'ad albero' dei dati, trasformando il computer in un luogo nel quale è possibile trovare le proprie cose come in una stanza, usando la memoria visiva".

Quest'estate, Sun ha "donato" il progetto Looking Glass alla comunità open source: gli sviluppatori Linux possono scaricare liberamente il codice del programma per modificarlo, migliorarlo e ridistribuirlo. L'obiettivo più immediato è rendere l'interfaccia tridimensionale un ambiente desktop stabile e compatibile con il sistema operativo del pinguino. In prospettiva, però, la rivoluzione 3D punta a espandersi anche altrove, in particolare, ovviamente, verso i sistemi Microsoft. D'altra parte, anche il nuovo Windows Longhorn dovrebbe includere la possibilità di manipolare le finestre in maniera tridimensionale. Più ardua, nel medio periodo, l'invasione del mondo Macintosh. La casa della mela sta comunque sviluppando autonomamente l'idea e alcuni esempi di desktop 3D si sono già visti nei sistemi operativi Mac.
(22 ottobre 2004)

http://www.repubblica.it/2004/j/sezioni/smau/desktop/desktop/desktop.html

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