sabato 4 dicembre 2004

Pedofilia, risarcimento record per una diocesi californiana

Ha patteggiato 100 milioni di dollari di risarcimento per 87 casi di abusi sessuali commessi su minori da sacerdoti e laici
Soddisfatte le vittime: "Riconosciuto l'errore". Ma non basta: "Occorre l'impegno perchè fatti simili non si ripetano"


LOS ANGELES - La diocesi cattolica della Contea di Orange (California) ha concordato un risarcimento di 100 milioni di dollari con le 87 vittime degli abusi commessi da sacerdoti e impiegati laici. Ne dà notizia l'edizione online del New York Times, precisando che si tratta della cifra più alta mai pagata dalla Chiesa in casi di risarcimento per abusi sessuali.

Il pagamento di 100 milioni supera infatti gli 85 milioni concordati l'anno scorso dall'arcidiocesi di Boston. In un comunicato, il vescovo di Orange Tod D. Brown, che ha partecipato ai lunghi negoziati che hanno preceduto l'accordo, raggiunto presso il tribunale civile di Los Angeles, ha detto che il patteggiamento, pur riconoscendo ciò che è giusto, non mette in ginocchio la Chiesa di Orange, che non viene pertanto costretta a chiudere nessuna delle sue scuole e delle sue parrocchie. Brown, si legge ancora nel giornale statunitense, ha assicurato che verrà chiesto il perdono a ogni vittima, con una lettera.

Il risarcimento da record, che supera la cifra di un milione di dollari per ogni persona coinvolta, potrebbe costituire un precedente per le altre arcidiocesi impegnate in analoghe battaglie legali. A cominciare dalla più grande degli Stati Uniti, quella di Los Angeles, che si trova ad affrontare 500 denunce di abusi sessuali.

Tutte le denunce per le quali è stato concordato il risarcimento riguardano casi di abusi commessi prima che il vescovo Brown assumesse la direzione, nel 1998. Sotto accusa 30 sacerdoti, 11 impiegati laici e due suore. "Voglio cogliere l'opportunità, in questa occasione - ha detto Brown - di porgere da parte della diocesi di Orange e mia personale le scuse più sincere, di chiedere perdono, nella speranza di una autentica riconciliazione".

A Orange vivono oltre un milione di cattolici. La diocesi si è separata dall'arcidiocesi di Los Angeles nel 1976 e attualmente è, per grandezza, la decima degli Stati Uniti.

Un portavoce della diocesi, il reverendo Joe Fenton, ha detto che i risarcimenti verranno pagati dai fondi della Chiesa e dalle polizze di assicurazione di Orange. Ha assicurato che pertanto non verranno decurtati i fondi per le attività pastorali, scolastiche o di beneficenza.
Alla fine del 2003, la diocesi aveva in cassa 23 milioni di dollari in contatti e 171 milioni investiti in vario modo. Padre Fenton ha detto che la copertura assicurativa rappresenta una "porzione significativa" di quanto verrà pagato in risarcimento.

Le vittime si sono dette soddisfatte dell'accordo raggiunto. Joelle Casteix, una donna 34 anni che da adolescente, quando frequentava la Mater Dei High School nella città di Santa Ana, subì più volte abusi sessuali da parte di un insegnante laico, fino a rimanere incinta, ha detto di sentirsi graficata dal fatto che la chiesa abbia finalmente decisa di affrontare lo scandalo. E così le altre vittime che, racconta la donna, quando finalmente gli avvocati sono usciti dalla sala delle udienze giovedì notte, annunciando l'accordo, hanno pianto e si sono abbracciate.

La signora Casteix ha detto anche che il denaro è il segno che la Chiesa abbia riconosciuto di aver sbagliato, ma quest'ultima deve fare ancora altro per ottenere il perdono delle vittime. "Per ottenere il perdono non basta che il vescovo dica 'mi dispiace', ma occorre un sincero sforzo per fare in modo che crimini di questo tipo non si ripetano mai più", conclude la donna.
(4 dicembre 2004)

http://www.repubblica.it/2004/l/sezioni/esteri/pedofiliausa/pedofiliausa/pedofiliausa.html

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