domenica 1 maggio 2005

Internet, saltano gli omissis nel rapporto Usa su Calipari

Basta scaricare il testo in Pdf dal sito della forza multinazionale su un normale programa di scrittura: le cancellature scompaiono
Il documento verrà acquisito dala Procura di Roma


ROMA - Saltano i numerosi "omissis" del documento della commissione d'inchiesta americana sul caso Calipari. Cadono con una semplicissima operazione tecnica che si può fare con qualunque computer collegato a internet. Basta scaricare dal sito della Forza Multinazionale in Iraq il testo di 42 pagine (più 3 di indice) pieno di grosse cancellature nere e trasferirlo su un qualsiasi file word (o altro programma di scrittura), come per incanto, tutte le "pecette" nere spariscono e si possono leggere le parti che gli americani hanno "classificato" e che, quindi, non dovevano essere leggibili.

Se ne sono accorti alcuni lettori che, una volta scaricato il Pdf, l'hanno copiato su Word di Office o su programmi anche più semplici. Rileggendo il testo, sono rimasti sbalorditi.

Vengono così "in chiaro" i nomi dei militari americani (quasi tutti di origine spagnola) che hanno sparato e quelli degli ufficiali che li comandavano, nonché quello del terzo uomo (un agente italiano) che era a bordo dell'auto con Sgrena e Calipari. Emergono anche alcuni dettagli dell'organizzazione dell'operazione "sicurezza" intorno a Negroponte e le difficoltà che si verificarono la sera del 4 marzo nella catena di comando americana.

Ed è quasi certo che anche la procura di Roma acquisirà nelle prossime ore il rapporto Usa senza gli omissis.

Insieme con l'auto sulla quale viaggiava il funzionario del Sismi, l'esame del rapporto viene ritenuto dagli investigatori il primo passo per poter poi eventualmente sentire i due componenti italiani della Commissione che non hanno controfirmato la relazione a patto che le loro motivazioni non siano coperte da segreto militare.

I pm Franco Ionta, Erminio Amelio e Pietro Saviotti, che hanno aperto un fascicolo per omicidio volontario e tentato omicidio, dovrebbero infine ascoltare Gianluca Preite, difeso dall'avvocato Carlo Taormina. Preite, un ingegnere che sostiene di aver lavorato per i servizi di sicurezza italiani anche durante la vicenda delle 'due Simone', spiegò nella scorse settimana di aver intercettato telefonate sul web tra l'Iraq e Roma durante l'operazione da cui scaturì la liberazione della giornalista de 'Il Manifesto', Giuliana Sgrena.

(1 maggio 2005)

http://www.repubblica.it/2005/d/sezioni/esteri/niccal3/rror/rror.html

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