venerdì 22 luglio 2005

Esecuzione di due ragazzi gay in Iran

Lo rivela il sito di Out Rage di Londra con tanto di foto dell'esecuzione. L'organizzazione invita tutti a protestare presso le ambasciate iraniane. Traduzione di Carmine Urcioli



Due ragazzi gay sono stati giustiziati pubblicamente in Iran lo scorso 19 luglio per il "reato" di omosessualità.

I giovani sono stati impiccati in Piazza Edalat (della Giustizia) nella città di Mashad, a nord est dell'Iran. La loro condanna a morte è arrivata dalla corte n. 19.

In Iran è vigente la legge islamica della Sharia, che commina la pena di morte in caso di sesso gay. Un giovane aveva 18 anni, l'altro meno di 18 anni.

Sono stati identificati solo attraverso le loro iniziali, M.A. e A.M.

Hanno ammesso (probabilmente sotto tortura) di aver praticato sesso ma hanno assunto in loro difesa che la maggior parte dei giovani ragazzi ha rapporti sessuali tra di loro e che non erano consapevoli che l'omosessualità venisse punita con la morte.

Prima della loro esecuzione, i giovani sono stati tenuti in prigione per 14 mesi e severamente colpiti con 228 frustate.

La lunghezza della loro detenzione lascia presupporre che essi commisero le cosiddette infrazioni più di un anno prima, quando erano probabilmente attorno all'età di 16 anni.

Ruhollah Rezazadeh, l'avvocato del ragazzo più piccolo (sotto i 18 anni), si era appellato al fatto che egli fosse troppo giovane per essere giustiziato e che la corte avrebbe dovuto prendere in considerazione la sua tenera età (presumibilmente 16 o 17 anni). Ma la Corte Suprema di Teheran lo ha condannato lo stesso all'impiccagione.

Secondo il codice penale iraniano, le bambine di nove anni e i ragazzi di 15 possono essere impiccati.

Tre altri giovani ragazzi gay Iraniani sono ricercati dalla polizia, ma sono riusciti a nascondersi e non si riesce a trovarli. Se catturati, anche loro dovranno subire l'esecuzione.

Notizie delle due esecuzioni sono riportate da ISNA (l'Agenzia giornalistica studentesca Iraniana), il 19 luglio.

Una notizia più recente da "Iran In focus", presumibilmente basata sul servizio originale ISNA, ha dichiarato che i ragazzi sono stati giustiziati per avere assalito sessualmente un 13enne. Ma il servizio della ISNA non menziona alcuna violenza sessuale.

Anche un servizio delle esecusioni sul sito del rispettato movimento democratico di opposizione, Il Consiglio Nazionale della Resistenza in Iran, non fa riferimento ad un atto di violenza sessuale.

La notizia della violenza sessuale potrebbe essere una copertura per minare la compassione pubblica nei confronti dei ragazzi (una tattica frequente del regime Islamico in Iran).

O potrebbe anche essere che il 13enne fosse un partecipante consenziente ma che la legge iraniana (come la legge del Regno Unito) ritiene che nessuna persona di quella età sia capace di consenso sessuale a che quindi qualsiasi contatto di tipo sessuale sia automaticamente considerato per la legge una violenza carnale.

Se il 13enne fosse stato violentato, perchè non è stato identificato e processato (per la legge iraniana sia le vittime che i colpevoli di reati sessuali devono essere puniti) ?

Il racconto completo in lingua Farsi dall'ISNA, con le tre foto al collegamento seguente:

http://isna.ir/Main/NewsView.aspx?ID=ws-556874

"Questa è solo l'ultima barbarie degli Islamo-fascisti in Iran", ha detto Peter Tatchell del gruppo di diritti umani OutRage di Londra!

"L'intero paese è una gigantesca prigione, con le regole islamiche sostenute da detenzioni senza processo, torture e omicidi sovvenzionati dallo stato".

"Secondo gli attivisti dei diritti umani in Iran, oltre 4.000 lesbiche e gay sono stati giustiziati da quando gli Ayatollah sono saliti al potere nel 1979".

"In totale, si stima che 100.000 iraniani sono stati messi a morte negli ultimi 26 anni di governo clericale. Le vittime includono donne che hanno rapporti sessuali fuori dal matrimonio e gli avversari politici del governo islamico".


"Lo scorso agosto, una ragazza 16enne, Atefeh Rajabi, è stata impiccata per "atti incompatibili con la castità."

Il Governo laburista della Gran Bretagna mira a raggiungere relazioni amichevoli con questo regime omicida, includendo aiuti e scambi commerciali. Noi sollecitiamo la comunità internazionale a trattare l'Iran come uno stato canaglia, ad interrompere le relazioni diplomatiche, ad imporre sanzioni sugli scambi e a dare pratico supporto all'opposizione democratica e di sinistra all'interno dell'Iran", ha dichiarato Mr Tatchell.



Azioni Urgenti:

Protesta all'ambasciatore dell'Iran:

Indirizzo dell'ambasciata iraniana nel Regno Unito:

info@iran-embassy.org.uk
Tel: 020 7225 3000
Fax: 020 7589 4440


Iranian Ambassador
Embassy of Iran
16 Prince’s Gate
London SW7 1PT


Indirizzi dell'ambasciata iraniana in Italia:

Ambasciata della Repubblica Islamica dell' Iran in Italia.
00162 Roma (RM)
Via Nomentana, 361
06 86328493
06 86391029


Le foto scioccanti dell'esecuzione sono ai seguenti collegamenti:
http://www.outrage.org.uk/imagezoom.asp?file=37
http://www.outrage.org.uk/imagezoom.asp?file=38
http://www.outrage.org.uk/imagezoom.asp?file=39


http://www.gaynews.it/view.php?ID=33387

1 commento:

Anonimo ha detto...

Purtroppo l'islam è fatto cosi... Gli estremi esistono in ogni religione, purtroppo....

Uno straccio di laicità

Sex crimes and the Vatican

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