mercoledì 10 agosto 2005

Un lettore di gaynews racconta la sua esperienza con i genitori dopo il coming out

I miei genitori non accettando la mia sessualità si rivolgono alla chiesa. Leggono ABC per capire l'omosessualità ed San Paolo di cui una delle autrici è la dott. Atzori


Gentilissima Redazione Gaynews.it,

ultimamente ho letto sul vostro sito e sui giornali gli articoli riguardanti la dott.ssa Atzori e vorrei raccontarvi un episodio che fa parte del mio drammatico sforzo di ricongiunzione con i miei genitori, dopo il mio outing, quattro anni fa.

Proprio quattro anni fa inizia la vicenda che ad oggi non si è ancora conclusa e, nonostante le richieste di aiuto da ogni parte, nulla è servito a risolverla. Quattro anni fa mi dichiarai ai miei genitori. Loro, brave persone che dedicano la vita al lavoro, rimasero shockate. Iniziò un lungo periodo durato più di quindici mesi fatto di consulenze psicologiche, psichiatriche e guide spirituali (leggi preti). Nulla è servito a far accettare la mia condizione ai miei genitori. Alché, stanco e amareggiato, me ne andai di casa.

Le liti, soprattutto i primi mesi, continuarono ogni volta che andavo a trovarli. Ma ogni volta non mi rassegnavo e ho sempre tentato di dimostrare che il loro figlio era quello di sempre, quello che li amava e li aiutava sempre. Da parte loro, e questo lo apprezzo, si sono impegnati ad ascoltare un sessuologo il quale li ha aiutati a capire cos'è l'omosessualità. Ma finisce tutto qui. I miei genitori hanno riempito i loro vuoti e la loro ignoranza con la fede e i dictat della Chiesa Cattolica.

Mia madre inoltre decide di documentarsi e trova in libreria (su consiglio di un prete) un libro intitolato "ABC per capire l'omosessualità" scritto da un gruppo di medici. Lo legge. Lo studia. E me lo presenta. Inizio a leggerlo e subito rimango folgorato da ciò che c'è scritto: si parla di tendenze omosessuali transitorie, di colpa del padre, di cure, di terapia riparativa, di stile di vita gay disturbato, di disordine mentale, e chi più ne ha più ne metta. Risultato: i miei genitori mi dicono che sono da curare e che devo seguire un cammino psicologico-spirituale per avere una vita normale e decorosa.

Vado così a leggere chi si nasconde sotto il gruppo obittivo chaire (questo l'autore). Ed ecco che spuntano i nomi infernali di gente già sentita e vista in internet e nei volantini in circolazione, il primo dei quali è Chiara Atzori.

Ora mi chiedo: quando finirà tutto questo? Quando faranno tacere quei medici che credono di sapere tutto sull'omosessualità e scrivono baggianate così grosse da non rendersi conto che invece di aiutare le persone a "capire l'omosessualità" (così il titolo), non fanno altro che distruggere la mia famiglia e aumentare il divario tra me e i miei genitori (e chissà quanti altri)?

Quel poco dialogo che avevo con i miei è andato distrutto da un gruppo di pazzi scatenati che in nome di Dio e della Verità pretendono di cambiare la testa alle persone! Ovviamente guadagnandoci pure, sia sui libri che sulle consulenze in studio (circa 150 euro per un'ora di ascolto). Per poi non trovare un punto d'incontro con i miei genitori.

Tutto questo fa parte del contorno, comunque. Io rimango seduto qui al tavolo con il mio piatto vuoto, con la speranza che un domani possa gustare la prelibatezza di avere due genitori che mi accettano per quello che sono.

http://www.gaynews.it/view.php?ID=33661

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