Storie di oggi. Conferenza stampa nello studio dell'avvocato De Marco.
di MAURIZIO CIRILLO
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Si sposeranno in municipio, a Montesilvano, il 3 dicembre prossimo.
Lui è Cristian Silla, 32 anni, che fino a circa sette anni fa era una donna. Non solo, ma è anche stato sposato, per soli tre anni, e soprattutto aveva messo al mondo una bimba che oggi ha dieci anni. Lei è Alfia Flati, una bella donna di 35 anni, lavora in una emittente televisiva privata locale, da due diverse convivenze ha avuto anche tre figli: un ragazzo di 18 anni, una bambina di 8 e un bimbo di 5.
Una storia che sembra fatta a posta per un reality: tutti e due, sin da quando avevano pochi mesi, finiscono in un istituto, lo stesso istituto, pur avendo i genitori. E tutti e due poi affidati alla stessa famiglia. Alfia a dodici anni, ma rifiutò e preferì tornare in istituto; lei, oggi lui, a undici anni accettò invece quella soluzione ed entrò a far parte di un'agiata famiglia.
«Quello che mi preme puntualizzare è che il mio futuro marito - esordisce Alfia nella conferenza stampa convocata dal suo legale, l'avvocato Giancarlo De Marco - è un uomo a tutti gli effetti e non un trans. Ha seguito per sei anni una terapia, l'ultimo intervento lo ha fatto due anni fa, ed ora è un uomo sia fisicamente sia per la legge. Dico questo anche perchè come madre devo tutelare i miei figli».
Un rapporto affettivo che nasce da quando erano bambini. «Sì - precisa subito Alfia - ma parliamo di un rapporto affettivo nel vero senso della parola, non omosessuale. Per una serie di disgrazie familiari - prosegue la donna - ci siamo conosciuti tanti anni fa in collegio. Poi io venni dichiarata adottabile a 12 anni, ma rifiutai sempre ogni soluzione che mi veniva proposta e rimasi in istituto fino a diciotto anni per uscirne con un figlio. Un figlio che arrivò in uno dei tanti fine settimana che passavo con la mia vera famiglia. Anche se non ci siamo mai persi di vista ed io ho sempre avuto contatti con la famiglia che adottò Cristian, ci siamo incontrati di nuovo circa due anni fa, quando lui aveva già completato la sua trasformazione. La molla è dunque scattata quando lui era già uomo».
Ma cosa può dare di più un matrimonio con tutto ciò che comporta una situazione del genere, che non possa dare una più tranquilla convivenza?
«Tutte le coppie normali - risponde subito e con decisione Alfia - hanno come obiettivo il matrimonio. Crediamo in questo, così come crediamo di poter costruire una famiglia e dare stabilità ai figli. Sua figlia, che è stata seguita in tutti questi anni, vive ora con molta serenità la cosa: meno i miei figli».
E i rispettivi ex coniugi cosa ne pensano? «Aspettiamo notizie».
Con Cristian non è possibile parlare. E' rinchiuso in un'altra stanza dello studio legale e non vuole essere intervistato nè fotografato. Forse perchè chi gestisce l'immagine della coppia ha già preso precisi accordi con settimanali e televisioni per l'esclusiva, o forse per tutelare ancor di più sua figlia, stando almeno alle motivazioni addotte da Alfia. L'unica concessione che viene fatta è una foto di Cristian insieme alla sua futura sposa che, mettendosi in posa, scherza con l'altezza del suo uomo e si abbassa per far scattare la foto. L'appuntamento è dunque per il 3 dicembre prossimo a Montesilvano.
http://www.gaynews.it/view.php?ID=34975
mercoledì 16 novembre 2005
Sposi il 3 Dicembre: lei, donna, ha avuto tre figli; lui, ex donna, è madre di una ragazza
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Sex crimes and the Vatican
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