domenica 2 aprile 2006

Se in tv parlasse la gente comune

di Enzo Biagi


Ci sono volte, che prima di scrivere, penso alla reazione di qualche lettore se mi metto ad affrontare certi argomenti. Parliamoci chiaro: non vorrei che, leggendomi, facessero gli scongiuri. Ma è inevitabile. Purtroppo, pensando agli ultimi cinque anni, quanto sto per dire è una ripetizione: ad aprile ennesimo aumento di luce e gas, ed è il più alto rincaro dal gennaio 2000. La responsabilità in primo luogo è sicuramente dell’«oro nero», il petrolio, ma anche della passata emergenza gas, e di come è stata mal gestita. Basta andare a controllare i verbali dell’Authority per l’energia. Morale: le famiglie, nel 2006 si troveranno a pagare 40-50 euro in più. La legge della zucchina, come qualcuno l’ha definita, ha colpito ancora. Mi spiego.

Nelle serate televisive che ci stanno accompagnando al voto del 9 aprile, assistiamo ad almeno uno scontro epico quotidiano, qualche volta anche a due, prima e seconda serata. I contendenti sono sempre gli stessi, manca il vero protagonista: la gente comune, quella che è vittima tutti i giorni al mercato della suddetta legge della zucchina. Per chi non avesse capito, l’ortaggio è raddoppiato due o tre volte e, addirittura, se andiamo a vedere le mense degli ospedali, è sparito dal menu del paziente. Non c’è legge dei numeri che tenga. Quando l’«arzdora» paga, scatta la sentenza e la borsa della spesa è sempre più vuota.

Penso che la violenta campagna elettorale di Silvio Berlusconi che non perdona nessuno, neanche l’alleato Casini, abbia un’unica strategia, quella di impedire al Paese di affrontare i problemi reali: si parla di bambini bolliti, magistrati fiancheggiatori della sinistra, coop criminali e politici ex mangiapreti. Cioè si parla di niente.


02 aprile 2006

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