La sentenza prende spunto dalla morte di un ragazzo deceduto in seguito ad un incidente in mare
Secondo la III sezione civile anche i cosiddetti "nuovi parenti" hanno diritto al risarcimento in caso di perdita del proprio caro
ROMA - La corte di Cassazione apre ai Pacs e sottolinea la necessità di garantire più tutela alle coppie di fatto, anche a quelle costituite da parenti conviventi.
I giudici della III sezione civile con la sentenza 15760 depositata oggi intervengono nel dibattito sui Patti civili di solidarietà osservando che anche i cosiddetti "nuovi parenti" hanno diritto al risarcimento in caso di perdita del proprio caro e aggiungono che "l'attuale movimento per l'estensione della tutela civile ai Pacs conduce appunto all'estensione della solidarietà umana a situazioni di vita in comune".
Il riferimento ai Pacs prende spunto da un ricorso, accolto dalla Suprema corte, presentato dai genitori di un ragazzo minorenne deceduto nel 1989 in un incidente in mare: il giovane, mentre si trovava a bordo di un pedalò, fu investito da una moto d'acqua condotta da un altro minorenne.
I suoi genitori, nonché il fratello, avevano proposto ricorso in Cassazione in relazione alla liquidazione del danno morale stabilita dalla Corte d'appello di Messina. Per i giudici del 'Palazzaccio', "il danno da morte dei congiunti come danno morale interessa la lesione di due beni della vita", l'integrità e la solidarietà familiare, "sia in relazione alla vita matrimoniale che al rapporto parentale tra genitori e figli e tra parenti prossimi conviventi". In questo contesto, l'introduzione dei patti civili di solidarietà permetterebbero l'estensione del danno parentale anche alle stabili convivenze di fatto.
(13 luglio 2006)
http://tinyurl.com/pepqv
giovedì 13 luglio 2006
La Cassazione apre ai Pacs: "Più tutela per le coppie di fatto"
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Sex crimes and the Vatican
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