martedì 25 luglio 2006

Roma, la denuncia di due gay: "Licenziati perché omosessuali"

La notizia fornita a "Gay Help Line" da una coppia di uomini che lavoravano insieme in un centralissimo bar della capitale
L'Arcigay: "L'episodio è gravissimo, ma ancora più grave è che in Italia non ci sia nessuna legge che tuteli i gay"






ROMA - "Licenziati perchè gay". La denuncia è stata inoltrata a "Gay Help Line", da Marco Carbonaro, direttore di un bar a Roma, e dal suo compagno, Aldo Pinciroli, rimasti senza lavoro dall'oggi al domani, senza "nessuna valida giustificazione".

Come spiega Marco Carbonaro, la vicenda ha inizio quando viene assunto al bar a Roma, in galleria Alberto Sordi, che "non aveva un direttore da oltre un anno". Per questo, "il lavoro da fare è molto fin dall'inizio". I primi risultati, però arrivano in fretta: "I commercianti della galleria - racconta Carbonaro - oltre a complimentarsi per il lavoro che stavo svolgendo, hanno anche ricominciato a frequentare il caffè che, prima del mio arrivo era molto caotico".

Il lavoro nel bar in galleria procede bene fino a qualche giorno fa, quando "il general manager - dice Carbonaro - mi ha comunicato la necessità di assumere altro personale, dato l'aumento di lavoro dell'ultimo periodo e io gli ho proposto di fare un colloquio ad Aldo Pinciroli (il mio compagno da oltre due anni). Che la scorsa settimana è stato assunto come barman".

Così i due iniziano a lavorare insieme nel bar e "in quest'ultima settimana - come precisa Carbonaro - è stato per molti evidente l'esistenza della nostra relazione, senza che ciò inficiasse il lavoro". Fino a ieri, quando, aggiunge, "mi hanno comunicato che non sono in linea con la filosofia del bar e che sono licenziato". E anche Aldo è stato licenziato, senza "nessuna valida giustificazione".


"L'episodio denunciato da Marco Carbonaro è gravissimo - ha dichiarato il presidente dell'Arcigay di Roma, Fabrizio Marrazzo - ed è l'ennesima dimostrazione di quante discriminazioni ci siano ancora nei confronti degli omosessuali".

Ma l'Arcigay ritiene ancor più grave "il fatto che in Italia non ci sia nessuna legge che tuteli i gay da questo tipo di situazioni. In tema di diritti omosessuali - aggiunge Marrazzo - siamo il fanalino di coda dell'Europa e, laddove manca lo Stato, siamo costretti ad aiutarci tra di noi".

Intanto, da quando è stato attivata, quattro mesi fa, la GayHelpLine, il numero verde nazionale di supporto e assistenza per le persone gay e lesbiche, finanziato dal Comune e dalla Provincia di Roma, sono arrivate oltre 10mila telefonate di denuncia.

(25 luglio 2006)
http://tinyurl.com/j7sal

1 commento:

Anonimo ha detto...

bene, mi sembra che sia il caso di denigrare il bar a tutto spiano....

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