La breccia di Porta Pia. Una breccia per il pluralismo
Il 20 settembre 1870 con l’apertura della Breccia di Porta Pia, si chiudeva il lungo e sanguinoso periodo del Risorgimento, finiva dopo migliaia di anni il potere temporale della Chiesa e ci si avviava verso una concezione dello Stato più laico dove, almeno formalmente, la religione era invitata ad attenersi alla sfera privata di ogni cittadino.
L’Italia era definitivamente unita; insieme alla breccia si erano aperti i cancelli del ghetto di Roma, tuttavia molte erano ancora le conquiste in senso normativo, giuridico, sociale che si dovevano realizzare perché vi fosse uno Stato laico nel senso più vero del termine.
Sono passati 136 anni: l’Italia da Stato monarchico statutario è divenuta uno Stato prima autocratico e poi Repubblicano con una moderna Costituzione stilata e votata da un’assemblea democraticamente eletta, valida ancora nei suoi basilari principi, pur messi democraticamente in discussione nel dibattito politico.
Ma quanti passi avanti sono stati veramente fatti perché siano rispettate, espresse e soddisfatte le istanze di tutti i cittadini? Il nostro Paese si può considerare realmente uno stato laico a tutti gli effetti? È garantita di fatto, e non solo di fronte alla legge, la libera espressione e la risposta adeguata alle esigenze di tutte le minoranze etniche, culturali, religiose? Cosa c’è ancora da fare?
Il 20 settembre, memento di una libertà conquistata con sangue e dolore, riteniamo debba essere sempre una data da ricordare come punto di partenza del percorso per la costruzione di uno Stato che, attraverso la sua laicità, sia veramente inclusivo e democratico.
mercoledì 20 settembre 2006
Roma 20 Settembre 1870 - 2006
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