domenica 4 marzo 2007

Binetti infiamma il raduno gay: "Omosessualità, una devianza"

La senatrice teodem parla di diversità genetica. Grillini: sovrappone
la religione alla scienza. E sulle adesioni alla marcia del 10 marzo l'Unione si divide
di ALBERTO CUSTODERO


Paola Binetti


ROMA - "L'omosessualità è una devianza della personalità". Lo ha dichiarato a Tetris (il surreality della politica italiana in onda ieri mattina su La7) la senatrice teodem della Margherita Paola Binetti. E il dibattito sull'omosessualità, dopo il ritiro dei Dico dai 12 punti di Prodi - e a cinque giorni dalla manifestazione gay per le "unioni civili" di Piazza Farnese - s'è subito infiammato. Incalzata dal conduttore Luca Telese, la Binetti ha rincarato la dose, argomentando che essere gay è "un comportamento molto diverso dalla norma iscritta in un codice morfologico, genetico, endocrinologico e caratteriologico".

La patente di "diversità genetica", tuttavia, non è piaciuta al deputato Ds Franco Grillini, presidente onorario di Arcigay, anch'egli presente alla trasmissione. "Tu sovrapponi la religione alla scienza - ha tuonato Grillini - e le confondi. Usi del ciarpame scientifico per sostenere una posizione razzista". Per l'affondo, Grillini ha fatto riferimento all'ammissione della Binetti di praticare la preghiera dell'Opus Dei (di cui fa parte), con l'uso del cilicio. "La chiesa è una dittatura - ha chiosato Grillini - e l'Opus Dei vuole curare gli omosessuali. Io difendo il tuo diritto a godere mortificando la carne. Non critico le pratiche di sadomasochismo, ma non devono essere imposte agli altri".

Il confronto fra i due politici che appartengono allo stesso gruppo parlamentare (l'Ulivo), e sono destinati a far parte in futuro dello stesso partito (il Democratico), ha animato la vigilia della manifestazione del "10 aprile". Don Luigi Ciotti, fondatore del Gruppo Abele, prende le distanze da certi toni. "Per me - ha detto - queste cose non aiutano la gente a capire, umiliano e emarginano ancor di più". Sul battibecco Binetti-Grillini è intervenuto anche Enrico Oliari, militante di An, autore del libro "l'omodelinquente", e fondatore di GayLib, il movimento omosessuale di centro destra. "Siamo diventati lo zimbello di tutte le associazioni omosessuali europee - ha spiegato Oliari - anche per le recenti dichiarazioni di Berlusconi secondo cui i gay sono 'di sinistra'. Il fondamentalismo cattolico della Binelli fa pensare, mi pare più estremista dello stesso Ruini. Ogni tanto penso che vogliano farci vivere come l'Afghanistan dei talebani".

Ma sabato prossimo la manifestazione nazionale gay sarà, per così dire, bipartisan. A sorpresa, infatti, aderiranno anche gli omosessuali di centro destra di GayLib. "Saremo in piazza - ha commentato ancora Oliari - per convincere i politici di destra a approvare in parlamento una legge sulle 'unioni civili'". "È passato molto tempo - ha aggiunto - da quando Fini disse che i gli omosessuali non potevano fare i maestri di scuola. Oggi ci sono aperture dallo stesso segretario di An e anche dal più 'durò Storace".

Sul fronte della partecipazione al raduno del "10 marzo", si sono registrate adesioni e defezioni all'interno del centrosinistra, segno che la risi di governo (ufficialmente sulla politica estera, in realtà sulle coppie di fatto), ha lasciato il segno. E anche azioni di disturbo. Opposte le posizioni dei due ministri che hanno firmato i Dico: Rosy Bindi rinuncerà perché "è tema del suo ministero della Famiglia", Barbara Pollastrini, invece, ci sarà "se riuscirà a tornare in tempo da New York". Cesare Salvi, Ds, presidente commissione Giustizia del senato "non ritiene conveniente esserci per evitare polemiche", mentre Paolo Ferrero, Prc, ministro della Solidarietà sociale, non vuole fare "due parti in commedia". È Paolo Hutter, infine (nel '92, come consigliere comunale a Milano, unì per la prima volta 10 coppie gay), a denunciare il tentativo dei comunisti italiani di mettere i bastoni fra le ruote al comitato organizzatore, tutto il movimento gay nazionale più Arci e Cgil: in concomitanza con piazza Farnese, il Pdci ha organizzato a Milano una manifestazione sullo stesso tema.

(4 marzo 2007)
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