La reazione violenta di un gruppo di giovani dopo un complimento del 22 enne
di FEDERICA ANGELI
E´ stato malmenato da quattro giovani fuori da una discoteca di Testaccio perché omosessuale. La reazione violenta di un gruppo di ventenni nei confronti di Francesco P., uno studente di 22 anni, secondo l´Arcigay, sarebbe seguita a un apprezzamento rivolto dal gay al gruppetto. «Ciao ragazzi, lo sapete che siete proprio carini?».
«Al complimento - spiega Fabrizio Marrazzo, presidente dell´associazione omosessuale capitolina - sono seguite frasi offensive rivolte al ragazzo, quali "sporco frocio"». Poi dagli insulti si è passati alle mani, fino ad arrivare a un pestaggio vero e proprio, fuori dal night, conosciuto come locale frequentato da gay. Il ragazzo, uno studente della facoltà di Lettere, originario di Latina ma residente nella capitale, non è voluto andare a farsi medicare in ospedale, né ha voluto sporgere denuncia: temeva che la notizia dell´aggressione, passando per il pronto soccorso, potesse arrivare ai genitori, ignari della sua omosessualità. Il giovane dunque, che ha riportato ferite e lividi al viso e al petto, è stato soccorso da alcuni volontari di Arcigay, presenti la scorsa notte in zona per distribuire materiale sulla prevenzione dell´Aids ai frequentatori della movida capitolina.
«Sono queste famiglie che non comprendono i propri figli che vedremo al Family Day?» ha chiesto Fabrizio Marrazzo, responsabile anche del Gay Help Line, evidenziando che, dai dati in loro possesso, si registra «una forte crescita in Italia dell´omofobia negli ultimi tempi». Il fenomeno sarebbe dovuto, secondo Marrazzo, «all´aumento della visibilità della comunità lesbica e gay italiana, alla quale purtroppo seguono molte dichiarazioni di personaggi pubblici che spesso dipingono le lesbiche ed i gay come dei modelli pericolosi e da evitare».
Secondo l´associazione omosessuale, sono molti i casi in cui giovani gay, per il timore della reazione delle proprie famiglie, invece di rivolgersi alle forze dell´ordine per aggressioni e maltrattamenti, denunciano i soprusi di cui sono vittime al Gay Help Line il numero verde contro l´omofobia (800.713.713). «Dai nostri dati registriamo una forte crescita in Italia dell´omofobia negli ultimi tempi - prosegue il presidente dell´Arcigay Roma - basti pensare al caso di Matteo di 16 anni suicidatosi perché deriso come gay, e tanti altri episodi di giovani adolescenti, in tutte le città italiane, che subiscono violenze dai loro compagni scuola. Ci domandiamo - conclude Marrazzo - se è questa l´Italia e le famiglie che vogliamo, oppure se le istituzioni locali e nazionali intendono realmente aiutarci in modo forte e concreto, come recentemente è stato fatto contro la violenza razziale e nei confronti delle donne».
http://www.gaynews.it/view.php?ID=73629
di FEDERICA ANGELI
E´ stato malmenato da quattro giovani fuori da una discoteca di Testaccio perché omosessuale. La reazione violenta di un gruppo di ventenni nei confronti di Francesco P., uno studente di 22 anni, secondo l´Arcigay, sarebbe seguita a un apprezzamento rivolto dal gay al gruppetto. «Ciao ragazzi, lo sapete che siete proprio carini?».
«Al complimento - spiega Fabrizio Marrazzo, presidente dell´associazione omosessuale capitolina - sono seguite frasi offensive rivolte al ragazzo, quali "sporco frocio"». Poi dagli insulti si è passati alle mani, fino ad arrivare a un pestaggio vero e proprio, fuori dal night, conosciuto come locale frequentato da gay. Il ragazzo, uno studente della facoltà di Lettere, originario di Latina ma residente nella capitale, non è voluto andare a farsi medicare in ospedale, né ha voluto sporgere denuncia: temeva che la notizia dell´aggressione, passando per il pronto soccorso, potesse arrivare ai genitori, ignari della sua omosessualità. Il giovane dunque, che ha riportato ferite e lividi al viso e al petto, è stato soccorso da alcuni volontari di Arcigay, presenti la scorsa notte in zona per distribuire materiale sulla prevenzione dell´Aids ai frequentatori della movida capitolina.
«Sono queste famiglie che non comprendono i propri figli che vedremo al Family Day?» ha chiesto Fabrizio Marrazzo, responsabile anche del Gay Help Line, evidenziando che, dai dati in loro possesso, si registra «una forte crescita in Italia dell´omofobia negli ultimi tempi». Il fenomeno sarebbe dovuto, secondo Marrazzo, «all´aumento della visibilità della comunità lesbica e gay italiana, alla quale purtroppo seguono molte dichiarazioni di personaggi pubblici che spesso dipingono le lesbiche ed i gay come dei modelli pericolosi e da evitare».
Secondo l´associazione omosessuale, sono molti i casi in cui giovani gay, per il timore della reazione delle proprie famiglie, invece di rivolgersi alle forze dell´ordine per aggressioni e maltrattamenti, denunciano i soprusi di cui sono vittime al Gay Help Line il numero verde contro l´omofobia (800.713.713). «Dai nostri dati registriamo una forte crescita in Italia dell´omofobia negli ultimi tempi - prosegue il presidente dell´Arcigay Roma - basti pensare al caso di Matteo di 16 anni suicidatosi perché deriso come gay, e tanti altri episodi di giovani adolescenti, in tutte le città italiane, che subiscono violenze dai loro compagni scuola. Ci domandiamo - conclude Marrazzo - se è questa l´Italia e le famiglie che vogliamo, oppure se le istituzioni locali e nazionali intendono realmente aiutarci in modo forte e concreto, come recentemente è stato fatto contro la violenza razziale e nei confronti delle donne».
http://www.gaynews.it/view.php?ID=73629
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