domenica 17 giugno 2007

Gay Pride: un milione di persone annunciano la nascita di coscienza

(16/06/2007) Roma invasa dalla marcia dell`orgoglio omosessuale. `Non vogliamo i Dico, vogliamo il matrimonio` grida Mancuso (Arcigay) dal palco. Le foto dei protagonisti.



di
Giuliano Federico - Giacomo Cellottini





IL GAY PRIDE DELLA COSCIENZA

È un cielo dal sole umido, denso di lacrime e sudore, quello che avvolge Roma in questa giornata di colori e rabbia, protesta e amore. Piazzale Ostiense alle 13.30 è già intasato del puzzo di diesel dei carri multicolore e la gente è tanta. Tantissima. Si capisce subito che sta per succedere qualcosa. L’aria è elettrica, insieme a lesbiche, gay e trans sono già presenti tantissime famiglie e coppie eterosessuali. Tanti i bambini, poche oscenità e nudità, il folklore pare più misurato del solito.

La notte appena trascorsa ha lasciato in gola a questa giornata, il catarro viscoso di scritte neofasciste apparse sui manifesti e i muri di Roma. Dai media arriva l’eco degli starnazzi clericali dei politici manovrati da Oltretevere. Il tanfo pavido della codardia della sinistra di potere avvolge in una morsa sconsolante i vertici del movimento LGBT, coscienti che il dado è tratto e quei partiti che oggi sono al governo non potranno più essere indicati come rappresentanti delle istanze omosessuali. Alle 19.30, quando un milione di persone cerca di riversarsi in Piazza San Giovanni senza riuscirci, dal pullman adibito al palco il Presidente di Arcigay Aurelio Mancuso grida “Non sappiamo che farcene dei vostri DICO, vogliamo il matrimonio”. Un boato sovrasta la piazza.





Sono trascorsi sette anni da quell’8 Luglio dell’anno 2000, da quel Roma World Pride che ruppe le acque di una gravidanza che oggi pare dare alla luce una bambina che si chiama “coscienza”.

‘Coscienza’ ha il volto dei bambini delle famiglie Arcobaleno. ‘Coscienza’ ha il volto delle centinaia di migliaia di persone eterosessuali scese in strada oggi a Roma al nostro fianco. E ovviamente ‘Coscienza’ ha il volto nostro, delle persone omosessuali e transessuali che oggi hanno abbracciato Roma, più di quanto abbiano fatto i cattolici con il Family Day, senza avere neanche un millesimo dei mezzi che la lobby vaticana ha fornito alla manifestazione pro-famiglia dello scorso Maggio. ‘Coscienza’ ha il volto di chi pensa che questa battaglia non sia solo una battaglia di donne lesbiche, uomini omosessuali, persone transessuali e bisessuali. Ma una battaglia di individui singoli, solitari e insieme appartenenti ad uno slancio di proposta futura. Di anelito di libertà e di costruzione di una società più larga, più robusta, più inclusiva. Una battaglia combattuta con i muscoli della ragione contro le armi di massa della paura. Una battaglia in difesa dell’amore e della sua molteplicità, contro il monoteismo dell’odio. Oggi è un bel giorno e da domani possiamo davvero sentirci più forti.





http://www.gay.tv/ita/magazine/we_like/dettaglio.asp?i=4029

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