mercoledì 10 ottobre 2007

Essere gay in Cina

I matrimoni eterosessuali dei gay e internet, le grandi città Shanghai e Beijing e le campagne, l`università e l`Aids.
Ecco cosa significa essere gay in Cina.




"L'omosessualità in Cina non è legale ma non è illegale".
Mi risponde così Henry, che vive a Shangai, quando gli chiedo di parlarmi della condizione dei giovani gay in Cina. Ha 21 anni e lo fa in modo preoccupato usando termini come 'suicidio' e 'rivoluzione culturale' e mi dice che nessuno deve sapere della sua omosessualità. "Non è un problema di leggi - mi spiega - ma tante persone non accettano un amico o un vicino di casa gay".

In Cina la sodomia viene decriminalizzata nel 1997 e dal 2001 non è più nell'elenco delle malattie mentali. E qualcosa è cambiato. "Fino al 1998 ci si incontrava nei bagni pubblici e nei parchi. Ora ci sono locali e addirittura eventi sportivi". Per l'omosessualità la Cina adotta la regola detta dei '3 no': no approvazione, no disapprovazione e no promozione. I media parlano sempre di più di genere e sessualità grazie ai film cinesi indipendenti come 'Fish and Elephant' e 'Tong Zhi' e ai personaggi sessualmente ambigui della tv, dal soprano Han Hong alla serie tv 'My Hero' fino ai protagonisti dei reality. Poi ci sono i club e i siti web (utopia-asia.com, fridae.com, shanghaiist.com cityweekend.com.cn) e, sebbene la polizia spesso intervenga costringendone la chiusura, nelle città più grandi il tempo in cui gli omosessuali dovevano nascondersi è ormai passato.

Ma se qualche gay riesce a "sopravvivere" - usa questo verbo Henry - per tanti altri la vita è un incubo. Nelle campagne il matrimonio è una tradizione alla quale non può sottrarsi neanche l'omosessuale e "la maggior parte dei gay va nei locali ma alle due o tre di mattina torna a casa da moglie e figli". Tanti lo fanno per i propri genitori - "Un giorno un ragazzo mi confessò che se non si fosse sposato, i suoi genitori si sarebbero uccisi" - e "probabilmente l'80% dei cinesi gay vivono matrimoni eterosessuali senza amore". Quando si incontra un nuovo amico (in cinese la parola è 'peng you' che può significare anche compagno) la prima domanda non dovrebbe essere "i tuoi genitori sanno che...?" perché tanto il 99% non farà mai coming out a casa, ma "sei sposato?". Capita però che la coppia decida di affrontare il fatto di vivere un matrimonio che in realtà è una frode e chi ha bisogno di assistenza legale si rivolge all'avvocato Zhou Dan, unica figura pubblica apertamente gay insieme al cantante jazz Coco Zhao.

"Se i media danno più attenzione all'omosessualità - dice l'avvocato - il motivo non è altro che l'aumento esponenziale di infezioni Hiv", che secondo uno studio sono cresciute del 27.5% solo nell'ultimo anno. Anche per questo la 'The Chi Heng Foundation' con base a Hong Kong ha aperto, nel 2006, la prima linea amica per informare ed aiutare gay e lesbiche.

Ma un'attenzione pubblica alla tematica omosessuale si deve anche agli attivisti e alla battaglia culturale condotta nel mondo accademico. Il primo libro 'Homosexuality' è del 1994, seguito un anno dopo da 'Homosexuals in China'. Nel 2003 e nel 2005 la Shanghai Fudan University ha istituito un corso su 'omosessualità e salute pubblica', diventato popolare a tal punto che l'università ha dovuto accettare anche studenti non iscritti alla Fudan.

Sul matrimonio la comunità gay cinese è divisa anche perchè sono tanti quelli che hanno sposato una persona di sesso diverso. Li Yinhe, studiosa di sessuologia e deputata dell’Assemblea Nazionale del Popolo (Npc), ha proposto invano una legge sul matrimonio omosessuale nel 2000, 2004 e 2006. Quest'anno ci sta riprovando convinta che il matrimonio gay possa rallentare la diffusione dell'Aids.
"Ma se nei magazine si parla di matrimonio e ci sono tante pubblicità gay - mi dice Henry al termine della chiacchierata - io all'orizzonte non vedo altro che bar gay o party privati. Spero solo che un giorno anche noi potremo vivere la nostra identità in pubblico".


L'OMOSESSAULITA' NELLA CINA ANTICA
Nell’antichità la cultura cinese non condannava l’omosessualità e rapporti sessuali fra due uomini sono presenti anche nella storia delle dinastie cinesi.




fonti: Newsweek Select - Washington Post - Wikipedia
giacomo.cellottini@ay.tv

http://tinyurl.com/29c6x4

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