lunedì 28 aprile 2008

Roma: Alemanno sindaco e Zingaretti alla provincia

Elezioni: al comune sale un sindaco di centrodestra, Gianni Alemanno. Alla Provincia vince il gay friendly del PD, Nicola Zingaretti. Giallo su una scritta inquietante apparsa in centro città.


"Se vince Alemanno scomparirà la comunità lgbt di Roma". Con queste parole Paola Concia scongiurava ai microfoni di Gay.it una possibile vittoria del candidato a Sindaco del centrodestra Gianni Alemanno. Adesso quella vittoria è arrivata: Alemanno ha sconfitto lo sfidante di centrosinistra Francesco Rutelli, già sindaco della Capitale, con una percentuale inequivocabile. Più del 53% degli elettori lo ha scelto come nuovo primo cittadino. Le conseguenze per la comunità lgbt romana si sapranno solo a mandato inoltrato, quando saranno chiare le scelte del nuovo eletto in tema di gaystreet, lotta all'omofobia, progetti già avviati nelle scuole, i finaziamenti alla cultura gay, lo spazio concesso al Gay Village ecc.

Per ora le dichiarazioni sono quelle di rito: «Abbiamo vinto una lunga battaglia. Quando si vince bisogna essere generosi, ci lasciamo alle spalle tutte le polemiche e i veleni di questa campagna elettorale. Sarò il sindaco di tutti, senza distinzioni. Oggi non ha vinto una parte, ha vinto tutta Roma.» E questo è solo uno stralcio delle buone intenzioni proclamate.

È andata diversamente nella sfida per la Provincia conquistata dal candidato del centrosinistra Nicola Zingaretti. Il fratello del noto attore Luca aveva dichiarato a Gay.it: «Abbiamo in mente di costituire strutture aperte alle persone che subiscono discriminazioni, violenze e abusi. Vogliamo aiutare chi si trova in difficoltà e non sa a chi rivolgersi. La vergogna e la paura di denunciare i fatti sono causa del ripetersi delle discriminazioni. A disposizione metteremo personale specializzato e preparato ad affrontare queste tematiche.»

La scritta apparsa in Piazza Vittorio Emanuele nei giorni scorsi la dice lunga sul clima pesante che si respirava in città a ridosso di questo appuntamento elettorale: "La ricreazione è finita". Per chi sarebbe finita, l'autore del gesto non lo ha detto. Ma nelle sedi delle associazioni gay che militano in città, Arcigay e Mario Mieli - quest'ultima oggetto di un recentissimo atto vandalico di stampo fascista - un'idea ce l'hanno.

http://tinyurl.com/5btv9r

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