Non è passata l'idea clericale e confessionale delle istituzioni europee
mercoledì 27 ottobre 2004 , di Franco Grillini
Il rinvio della Commissione europea causato dalle dichiarazioni denigratorie verso donne e omosessuali del candidato italiano Rocco Bottiglione alla carica di Commissario alla Giustizia, Libertà e sicurezza, è un segnale molto rilevante sulla diversità europea rispetto al Governo italiano arroccato sulle stesse posizioni clericali.
In Europa esiste una maggioranza laica trasversale che, alfiere della modernità, rifiuta le discriminazioni verso gay, donne e minoranze in genere. In Italia un Ministro della Repubblica, residuo della dittatura fascista, insulta con un comunicato uffciale del suo ministero gli omosessuali (è tuttora rintracciabile come atto ufficiale nel sito del Ministero per gli Italiani all’estero). Quello di Buttiglione, quindi, non è stato un incidente. E’ il prodotto di una cultura maschilista e discriminatoria largamente prevalente nel Governo Berlusconi. E non è un caso che l’Italia sia quasi l’unico paese europeo a non riconoscere i diritti delle coppie di fatto.
Sbagliano, e di gran lunga, tutti coloro che parlano di una Europa anticattolica e anticristiana. Il problema della laicità è semplice: mentre i clericali pretendono che la loro morale, spacciata come "naturale" e "universale", sia imposta per legge e riguardi anche chi non è credente, i laici difendono il diritto universale di ognuno a vivere secondo coscienza e secondo le proprie inclinazioni. La pretesa del fanatismo religioso è quella dell’imposizione e della sovrapposizione tra morale clericale e legislazione statale.
A questo l’Europa ha detto no ed è per questo che siamo grati all’Europa laica e moderna. A questo punto consigliamo vivamente al premier di designare un altro Commissario che, quantomeno, sia più sensibile ad una europa autonoma dal fanatismo religioso e aperta alle istanze delle minoranze.
http://www.gaynews.it/view.php?ID=29607
mercoledì 27 ottobre 2004
Buttiglione, Barroso rinuncia alla propria commissione, ora si nomini un altro commissario che non insulti donne e gay
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Sex crimes and the Vatican
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