di Maria Novella Oppo
Si è messa in moto la propaganda alla Bush sui 'valori' non bollati, sperando che frutti qualcosa anche da noi. Ed ecco che, nella stessa sera, Giuliano Ferrara si esibisce nel ruolo di Antonio Socci alla difesa del santo embrione, mentre Bruno Vespa celebra matrimoni sacri e inviolabili. Due ministri in studio: il bofonchiante Giovanardi e la 'bella e alta' (come l'ha definita Berlusconi) Prestigiacomo. A difendere il diritto delle coppie di fatto (etero o omo) c'era Grillini, catapultato da una macchina del tempo in un secolo buio e ipocrita. Giovanardi ha tentato una nuova difesa postuma del martire Buttiglione, spiegando che anche tradire la moglie è peccato, ma nessuno discrimina il peccatore. In attesa che qualcuno provveda a sanare questo vuoto di sanzioni, la Prestigiacomo ha confessato di capire i gay, ma non le coppie eterosessuali che non vogliono sposarsi, perché pretendono dei diritti senza sobbarcarsi doveri. Capito? Il matrimonio è già diventato un dovere (a quando l'obbligo?) per gli eterosessuali che convivono ma non vogliono sposarsi, mentre per i gay che lo vogliono è vietato. Siamo nati per soffrire.
http://www.gaynews.it/view.php?ID=30010
lunedì 22 novembre 2004
Il matrimonio? Un dovere...
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Sex crimes and the Vatican
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