venerdì 19 novembre 2004

Poliziotto gay prosciolto dall'accusa di simulazione di reato

Oggi l'udienza davanti al gup che si e' conclusa con il proscioglimento

Gli elementi raccolti non sono sufficienti a sostenere l' accusa. Con questa motivazione il gup di Roma Renato Croce ha prosciolto un agente di polizia, E.D.C., di 33 anni, destituito dal servizio, dalle accuse di simulazione di reato e favoreggiamento in relazione a una aggressione che aveva denunciato di avere subito nella propria abitazione nel settembre dello scorso anno.

Secondo il circolo di cultura omosessuale Mario Mieli, l' agente sarebbe stato licenziato perche' omosessuale e da ''vittima di una aggressione sarebbe diventato accusato e perseguitato per il suo orientamento sessuale''.

I fatti sui quali ha deciso il giudice risalgono all'11 settembre del 2003. E.D.C. denuncio' di essere stato aggredito, malmenato e derubato da due uomini nella sua abitazione. Furono i vicini a dare l' allarme e chiamare la polizia, che trovo' il giovane agente, a terra, insanguinato.

Gli investigatori portarono via dall' appartamento della vittima un computer e, dai dati nello stesso contenuti, scoprirono il suo essere omosessuale.

La svolta alla vicenda fu data dal licenziamento dell' agente e dall' accusa che gli e' stata contestata. Non aggressione subita, ma simulazione di reato e favoreggiamento.

Secondo l' accusa, infatti, l' episodio era da ricondurre a un gioco erotico finito tragicamente. Il favoreggiamento contestato, invece, faceva riferimento al fatto che, secondo l' accusa, E.D.C. non rivelo' l'identita' degli uomini che lo avrebbero aggredito.

''Sono contentissimo per questa decisione - ha detto il poliziotto - la magistratura mi ha confermato che era giusto crederci. Certo e' che la polizia non si e' comportata bene con me, soprattutto in sede di indagine. Ora ho ricorso al Tar contro il mio licenziamento e spero che mi reintegreranno nel mio incarico. La polizia e' la mia vita''.

In giudizio, oggi, c' era anche una seconda persona. Si tratta di un romeno (da subito irreperibile) che, per l' accusa, sarebbe stato uno dei due aggressori, e percio' accusato di lesioni personali gravissime. Anche in questo caso il gup ha pronunciato sentenza di proscioglimento.

Anche Francesco Paolo Del Re, del direttivo del circolo di cultura omosessuale Mario Mieli, a conclusione dell' udienza ha espresso la sua soddisfazione per l' esito del processo preliminare. ''Il problema posto era molto grosso - ha detto - secondo noi questo episodio e' da riconoscersi come elemento di discriminazione contro il mondo gay. Il Mieli andra' avanti per la sua strada. Abbiamo chiesto un incontro in questura per chiedere delucidazioni in merito alla decisione di questo licenziamento. Vedremo cosa ci risponderanno''.

http://www.gaynews.it/view.php?ID=29978

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