Un lettore anonimo scrive a Repubblica lamentandosi che "Nella nostra società odierna, fintamente tollerante l'omosessualità ha unicamente i connotati dello sguaiato e del macchiettistico"
C'è una cosa che mi disturba molto, essendo io omosessuale, ed è la rappresentazione che viene fatta dell'omosessualità soprattutto in televisione. Nella nostra società odierna, fintamente tollerante l'omosessualità ha unicamente i connotati dello sguaiato e del macchiettistico. Il giovane che ha vinto l'ultima edizione del "Grande Fratello", il travestito Platinette, il cartomante Solange, sono esempi caricaturali e servono solo a rinsaldare in molti eterosessuali la convinzione rassicurante che l'omosessuale sia immediatamente identificabile, qualcuno che nella sua esibita diversità («anormalità») può di volta in volta suscitare il riso o il fastidio. Essere omosessuali, pur nella libertà di ognuno di esserlo come crede, significa semplicemente avere un orientamento sessuale diverso da quello della maggioranza, il che, naturalmente, è perfettamente compatibile con giacca e cravatta e sobrietà, e non necessità di lustrini e fondotinta, utili solo a rinsaldare vieti e utili stereotipi.
da La Repubblica del 12 dicembre 2004
domenica 12 dicembre 2004
Ci siamo anche noi omosessuali normali
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Sex crimes and the Vatican
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