mercoledì 5 gennaio 2005

Pinguini e Opus Gay

Il movimento cattolico ultraconservatore dell'Opus Dei ha perso la battaglia contro un giornale gay cileno.
di Delia Vaccarello da "1,2,3...liberi tutti de l'Unità"

OPUS DEI E OPUS GAY. Santiago, Cile: le parole non hanno padroni. Il movimento cattolico ultraconservatore dell'Opus Dei ha perso la battaglia contro un giornale gay cileno. Il ramo cileno dell'Opus Dei aveva fatto causa al giornale, che si era chiamato Opus Gay, dicendo che la pubblicazione aveva infangato il movimento cattolico. L'Opus Dei, vicinissima al Vaticano, è uno dei principali oppositori in tutto il mondo dei diritti dei gay e delle nozze omosex. Dopo due anni di battaglia legale la commissione giudiziaria cilena per la proprietà intellettuale ha emesso una sentenza favorevole al giornale Opus gay. La sentenza è stata definita dal Movimento per l'integrazione e la liberazione omosex una «vittoria senza precedenti». Insomma ognuno può chiamare la propria attività «opus», con il termine latino che corrisponde alla parola italiana «opera». C'è l'opera di Dio e c'è l'opera gay.

OPUS GOLF. Lottiamo per i diritti scendendo in … un campo da golf. Il sindaco di Atlanta, in Georgia ha imposto una multa di 90.000 dollari ad un esclusivo club di golf, il Druid Hills Country Club, che aveva rifiutato di riconoscere i partners dei suoi soci gay e lesbiche. Il club, la cui iscrizione ammonta a 40.000 dollari, con una tassa mensile di 475 dollari, aveva detto allo psicologo Lee Kyser e all'avvocato Randy New, entrambi gay, che i loro partner non potevano avere gli stessi diritti degli altri «familiari». Il club ha annunciato ricorso. I repubblicani sono in allarme: se il municipio vincesse la causa, le coppie registrate come «domestica partners» dovrebbero essere trattate come le coppie sposate. Le vie del golf sono infinite.

OPUS ZAPATERO. Le vie di Zapatero, invece, sono laiche. Il governo spagnolo ha approvato in via definitiva il progetto di legge che prevede il riconoscimento delle unioni gay dopo aver studiato un rapporto ad hoc del Consiglio di Stato. «Abbiamo mantenuto i tratti essenziali del disegno precedente, cioè l'equiparazione dei diritti dei gay con quelli degli eterosessuali», ha detto la vicepremier del governo, Maria Teresa Fernandez de la Vega, aggiungendo che la nuova legge «elimina una discriminazione ingiustificata. Ora il diritto a sposarsi ce l'hanno tutti», ha concluso la vicepremier. Nella cattolica Spagna, l'opus di Zapatero ha fatto valere un principio laico per eccellenza: i diritti non sono tali se non sono di tutti. Insomma, i diritti come le parole non hanno padroni.

PINGUINI GAY E LA FORZA DEL MISTERO. Roy e Silo non sono soli. La coppia di pinguini gay del Central Park Zoo di New York non è l'unica al mondo. I ricercatori dell'università di Kyoto hanno scoperto che circa 20 coppie di pinguini nei 16 acquarium e zoo principali nipponici sono gay. Come Roy e Stilo non si curano delle femmine, costruiscono un nido e hanno frequenti incontri sessuali. Non è tutto. I pinguini di New York hanno avuto una piccola. Il guardiano dello zoo ha dato loro un uovo che necessitava di cure per aprirsi. Roy e Silo l'hanno covato per i regolari 34 giorni finchè non è nata una femmina, la pinguina Tango, che hanno allevato tenendola al caldo e nutrendola col becco. Alcuni zoologi hanno puntualizzato che dire che Roy e Silo sono omosessuali è una semplificazione e che quello che lega queste coppie è un mistero. Mistero? Nel 1999 Bruce Bagemihl pubblicò «Esuberanza biologica: omosessualità animale e diversità naturale», ovvero il comportamento animale omosex in 450 specie (scimmie, polipi, pinguini…). Il libro è stato citato come documento nel corso dello storico processo che ha decretato l'abolizione della legge anti-sodomia del Texas. Lungi dal dedurre verità che riguardano l'essere umano dal comportamento animale, ci sembra che, come succede per le parole e per i diritti, anche l'«opus gay» può essere di tutti. Scimmie e pinguini compresi.

http://www.gaynews.it/view.php?ID=30495

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