venerdì 24 giugno 2005

Al via oggi il Gay Pride di Salerno

Pronto anche l'anti Gay Pride con Forza Nuova e cattolici integralisti

(ANSA) - SALERNO, 24 GIU - Una tre giorni all'insegna del cambiamento e dell'inversione di rotta per il riconoscimento di nuovi diritti in favore delle coppie gay con una manifestazione che ha l'obiettivo di essere pilota per l'intero Mezzogiorno.

Tre giorni di dibattiti, di riflessioni, di iniziative. Con queste prerogative ha preso il via oggi nel centro storico cittadino, nell'antica struttura dell'Ave Gratia Plena, il Salerno Pride.

''La scelta di Salerno non e' casuale - ha detto Aurelio Mancuso segretario nazionale dell'Arcigay - Non e' un caso che questa manifestazione sia stata patrocinata dal Comune, dalla Provincia, dalla Regione, all'Universita'. Dal Sud ci aspettiamo molto''.

Alla 'prima' svoltasi nel chiostro dell'antica chiesa sconsacrata nel cuore del centro storico cittadino, non c'e' la folla delle grandi occasioni. L'ingresso e' presidiato dalle forze dell'ordine. In tutto una quindicina di poliziotti, preoccupati per l'anti-pride promosso per il pomeriggio da Forza Nuova.

C'e' allegria nell'aria, ma anche tanta compostezza.''Siamo contrari ad espressioni che ricordano fenomeni baracconeschi - ha detto Pasquale Quaranta, portavoce del Salerno Pride - Da Salerno vogliamo che parta un messaggio ben preciso contro le discriminazioni e le violenze che ci vedono vittime di tanta ignoranza''.

Ma stamani si e' accenato anche all'impegno per il Patto civile di solidarieta'. ''Entro la fine della legislatura speriamo di arrivare all'approvazione della legge che riconoscerebbe i diritti e le garanzie a quelle migliaia di coppie di fatto, presenti nella nostra societa' - ha tenuto a sottolineare Titti De Simone, deputato di Rifondazione Comunista - Purtroppo questo quadro legislativo italiano ci pone in una situazione di grande arretramento rispetto a quello europeo, dove ci sono da tanti anni leggi ben precise''.

Significativa la testimonianza di Rita De Santis dell' Agedo, l' associazione dei genitori gay e lesbische, che ha evidenziato come nel terzo millennio esistano ancora tante discriminazioni.

''L'intolleranza viene da una serie di fattori: dall'ignoranza, dal pregiudizio, dalla discriminazione fatta dalla Chiesa, purtroppo. Proprio quella Chiesa - ha detto Rita De Santis - che dovrebbe abbracciare la totalita' e che invece attua una discrimazione cosi' forte, creando delle correnti di pensiero che a noi genitori fanno molto male''.

La rappresentante dell'Agedo ha invitato l'arcivescovo di Salerno Monsignor Gerardo Pierro a partecipare ai dibattiti per avviare una forma di dialogo. Contro le gerarchie ecclesiastiche l'intervento del filosofo Gianni Vattimo che ha sottolineato come la Chiesa si ostini a non riconoscere il mondo gay.

''Quelli che ci demonizzano di piu' - ha affermato - sono i preti. Mi sembra che la Chiesa non sia piu' fenomeno di fede, ma difesa di disposizioni arretrate''.(ANSA).

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(Fonte Salernonotizie.it)

Per coinvolgere e sensibilizzare l'opinione pubblica, nella sua totalità, si dovrebbe cominciare dall'italianizzare il termine: gay pride, l'orgoglio omosessuale, per tre giorni protagonista a Salerno per incontrarsi, parlare, fare festa e smuovere le coscienze di una società che va verso la pluralità e che quindi non può tenere conto delle diversità di vedute, degli orientamenti personali, politici, religiosi, sessuali.

Orientamenti che in certi casi continuano a scontrarsi contro i muri eretti dalla legge, dalla burocrazia, dalla mentalità che non può dirsi ancora globale. Insomma, in un mondo ancora troppo bacchettone per riconoscere, ad esempio, le coppie di fatto, c'è bisogno di manifestazioni, se vogliamo anche scioccanti, per rivendicare ad alta voce l'uguaglianza di diritti per tutti, anche per le minoranze di cui molti di noi fanno parte, più o meno consapevolmente.


Una società che accetta il Gay Pride - ha affermato il filosofo Gianni Vattimo - è di certo più libera di una società che lo rifiuta. E Salerno? Come si comporterà al cospetto della tre giorni dell'orgoglio dei diversi? Staremo a vedere. Certo, le premesse sono incoraggianti: la presenza delle forze dell'ordine, per fortuna, era e sarà solo ornamentale, perché i salernitani sono tolleranti. Anche se, a volte, parlano senza peli sulla lingua.

Ivano Montano

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La festa dell'orgoglio omosessuale avrà anche un'antifesta. Quest'oggi a piazza Portanova si alzerà la voce di chi considera il Gay Pride un'espressione di lobby.

Organizzatori dell'antifesta i militanti del partito Forza Nuova con i rappresentanti di alcuni raggruppamenti cattolici radicali.

Una manifestazione che vuol essere risposta provocatoria ai tre giorni di cultura omosessuale.

A seguire la protesta, che inizierà alle 17.00, un convegno all'Hotel Italia, dal titolo "La lobby omosessuale nemica della famiglia tradizionale".

Un incontro che, a detta degli organizzatori di Forza Nuova, vuole essere di sostegno alle tesi sulla sessualità di Papa Ratzinger e che non vuole contestare il folklore del gay pride ma le richieste avanzate da questa lobby, che accampa gli stessi diritti giuridici della famiglia.

Con questo incontro le organizzazioni della destra estrema vogliono anche togliersi di dosso l'etichetta di violenti che era stata loro affibbiata quando, sia da Salerno che da Bari, alcuni gruppi avevano contestato il gay pride, annunciando manifestazioni di piazza in occasione dell'incontro omosessuale campano.

Etica e moralità saranno, quindi, le parole chiavi di un anti gay pride che sicuramente non toglierà tono alla festa omossessuale salernitana. Ad ognuno la sua festa, ad ognuno il suo orgoglio.

Simona Cataldo

http://www.gaynews.it/view.php?ID=32878

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