Chi vincerà le elezioni politiche del 2006? Probabilmente il centrosinistra. Su questo concordano le analisi condotte dai protagonisti e dagli osservatori privilegiati della politica ( leader di partito, giornalisti e commentatori, ecc.), quelle suggerite dagli esiti dei sondaggi sulle intenzioni di voto e, infine, quelle espresse, in unmodo o nell'altro, dall' « uomo della strada » .
Queste ultime rivestono particolare importanza perché l'esperienza mostra che, alla fine, sono proprio le previsioni dei cittadini, presi nel loro insieme, a realizzarsi, come una sorta di profezia che si autoavvera.
E quasi metà dell'elettorato, con una accentuazione tra i più giovani e tra chi possiede titoli di studio più elevati, ritiene che il centrosinistra prevarrà in occasione delle prossime consultazioni. La percentuale sale al 61%, se si esclude dal computo chi non sa o non vuole esprimere un'opinione. E perfino una quota notevole ( quasi il 30%, con una punta del 40% tra gli elettori di An) di quanti si dichiarano intenzionati a votare per il centrodestra prevede comunque la vittoria della parte opposta. Naturalmente, ciò non significa che questa sia una prospettiva sicura e/ o inevitabile: ma, certo, essa è ritenuta fortemente probabile.
Per questa ragione, gran parte del dibattito politico è già concentrata sugli scenari successivi. In altre parole, analogamente a quanto accade in Borsa, il successo del centrosinistra è già dato per scontato. E ci si attrezza per il « dopo » . Alcuni, addirittura, ipotizzano che le forze di opposizione, a causa dei loro insanabili conflitti interni, non riescano a governare e pensano già ad ulteriori elezioni. E, in quest'ambito, alla formazione di una nuova forza politica di centro. Molte prese di posizione di questi giorni guardano già, più o meno consapevolmente, a questa prospettiva. Con l'obiettivo immediato di intercettare i voti del segmento che dichiara di « sentirsi » di centro: grossomodo l' 11%, cui va aggiunto il 12% che afferma di non volersi collocare del tutto sul continuum sinistra destra. Costoro saranno decisivi nell'esprimere il leader dello scenario futuro. E, di conseguenza, lo sono anche per la situazione attuale. Tra essi il personaggio più popolare è Casini. Seguito da Fini, che raccoglie qui i frutti dello smarcamento dall'immagine di esponente di « destra » .
Tra gli esponenti dell'opposizione spicca Veltroni che, se si considera la popolazione nel suo complesso, conquista addirittura il primato del leader più popolare in assoluto.
Sia Casini, sia Veltroni hanno più volte negato la possibilità, peraltro ventilata da molti, di essere considerati come sostituti ai leader attuali delle rispettive coalizioni. Ma, nel caso queste ultime dovessero per qualche motivo pensare ad unmutamento delle candidature a premier, i dati sulla popolarità e sull'evoluzione del mercato elettorale suggeriscono proprio i loro nomi.
Renato Mannheimer
Corriere della Sera 05-07-2005
http://brunik.altervista.org/20050705185742.html
mercoledì 6 luglio 2005
Politiche 2006: per gli elettori vincerà l'Unione. Per il "dopo" consensi a Casini e Veltroni
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