domenica 14 agosto 2005

Firenze, Renzi blocca i finanziamenti alle associazioni che parlano di differenze

Il presidente della Provincia di Firenze Matteo Renzi blocca il piano dei contributi per le iniziative formative nelle scuole superiori. L'ass. Monciatti: "Si ha paura di parlare di omosessualità"


Firenze - LO SCONTRO - L'assessore scrive a Repubblica per rintuzzare il capo della provincia Matteo Renzi. All'origine il blocco dei finanziamenti ai progetti presentati da Monciatti

di MASSIMO VANNI

Il presidente blocca il piano dei contributi per le iniziative formative nelle scuole superiori. E l'assessore si ribella.

E' quello che accade in Provincia, dove la responsabile istruzione Marzia Monciatti non ha mandato giù l'improvviso stop all'elenco dei contributi alle associazioni deciso dal presidente Matteo Renzi. E d'impeto ha scritto una lettera al giornale. Non a Renzi. "Voglio capire meglio oggetto e finalità", aveva fatto sapere il presidente Renzi, scarsamente entusiasta di corsi su stereotipi e differenze di genere. Ed è qui che l'assessore si è offesa: "Fra i miei numerosi difetti non annovero quello di non approfondire, conosco personalmente il lavoro di tutte le associazioni che hanno presentato i progetti. Posso dire che ci sono insegnanti di comprovata serietà e professionalità che conoscono meglio di me, e del pur giovane presidente, i ragazzi e le ragazze, i loro problemi e i loro sogni". Come dire, "ma cosa ne sa Renzi per bloccare tutto?" Forse al presidente sono suonate sospette le iniziative su generi e stereotipi? "Non posso e non voglio credere che al presidente sfugga il fatto che in materia di pari opportunità e di educazione alle differenze, ci sia ancora tanto lavoro da fare, e che proprio dai giovani occorre iniziare. Altrimenti non resta che inorridire di fronte agli ancora tanti stupri e violenze - aggiunge nella lettera Monciatti - come non voglio credere che ci sia una qualche reticenza a parlare nelle scuole di omosessualità, o dobbiamo ancora considerarla una malattia da nascondere?". Tra i progetti c'è quello presentato da VitaminaDonna assieme all'associazione Wotec Lab. Un progetto educativo, si tiene a precisare, che non ha niente che fare con l'omosessualità: "Stereotipi, genere e lavoro, percorso di pre-orientamento al lavoro", è il titolo del progetto di VitaminaDonna, che ha un sito web con lo stesso nome. "Siamo professioniste con comprovata esperienza in ambito scolastico ed educativo, dell'orientamento professionale e della comunicazione web: le nostre associazioni promuovono azioni di Pari opportunità e cittadinanza attiva", tiene a dire lo staff di VitaminaDonna. E il sito, "accusato impropriamente di propaganda lesbica", si propone di "far conoscere a ragazzi e ragazze il modo di interagire con le opportunità lavorative ed associative che il territorio offre". L'associazione Atika' precisa invece di non aver avuto nessun contributo.


Pubblichiamo la lettera dell'ass. Monciatti


Di ritorno a Firenze, dopo dieci giorni di vacanza nel Centro Europa con la mia famiglia, mi sono recata in edicola a comprare i quotidiani per "rimettermi in pari" con la cronaca regionale e provinciale e ho trovato, del tutto inaspettatamente, un articolo su "La Repubblica" nel quale il Presidente della Provincia disserta a ruota libera dei progetti formativi ed educativi che la Provincia stessa, da anni, offre alle Scuole Superiori come offerta aggiuntiva ai cosiddetti P.O.F. che, va detto per inciso, sono una precisa competenza delle scuole che li decidono in base alla loro autonomia.

Mi hanno stupito (non credo davvero che sia opportuno usare verbi più forti, tipo "hanno offeso") tre cose principalmente:

La prima si riferisce alla superficialità con la quale vengono descritti i progetti e l'identità di alcune associazioni. Io, che fra i miei numerosi difetti non annovero quello di non approfondire, conosco personalmente il lavoro di tutte le associazioni che hanno presentato progetti (al di là dei loro siti più o meno accattivanti). Voglio dire che conosco, ho ascolto e visto sul campo il loro lavoro. Di molte di quelle nominate fanno direttamente parte insegnanti di comprovata serietà e professionalità che, mi permetto di affermare, conoscono assai meglio di me e del pur giovane Presidente, i ragazzi, le ragazze, i loro problemi e i loro sogni.

La seconda si riferisce alle cifre citate che, evidentemente, non corrispondono ad una accurata analisi del Piano Economico di Gestione della Pubblica Istruzione; se così fosse, infatti, sarebbe stato evidente che la cifra dedicata ai cosiddetti "contributi a pioggia" è di 66.093 euro e non di 250.000 euro, fra l'altro il bilancio di previsione del Presidente per il 2006 taglia di 150.000 euro proprio le risorse destinate alla Pubblica Istruzione, cifra che ci auguriamo tutti, soprattutto le scuole, possa essere rimpinguata in corso d'opera.

La terza è che, forse, non è ancora chiaro che l'attività per le scuole non può essere costituita esclusivamente da "eventi". Non si vive di soli eventi, e questa è una certezza, ma soprattutto non possono vivere di eventi le scuole che basano la loro attività su laboratori didattici che hanno la durata di un anno scolastico e che, quindi, approfondiscono, scavano e rifuggono per loro natura da eventi episodici e, talvolta, superficiali.

Fino a qui, le osservazioni, diciamo pure "tecniche". Non possono che seguire alcune mie personali e ragionate osservazioni politiche.

Non posso e non voglio credere che al presidente della Provincia sfugga il fatto che in materia di pari opportunità e di educazione alla valorizzazione delle differenze, a partire da quella di genere, non ci sia ancora tanto lavoro da fare in questo nostro Paese e territorio. Non posso e non voglio credere che al Presidente sfugga il fatto che proprio dai giovani e dalle scuole è necessario iniziare. Altrimenti non resta che inorridire supinamente di fronte agli ancora tanti e terribili stupri e violenze delle quali sono vittime, spesso, giovani donne.

Così come non posso e non voglio credere che ci sia una qualche reticenza a parlare, nelle scuole, anche di omossessualità; oppure (ma come dicevo non posso crederci) dobbiamo considerarla una malattia da nascondere e sulla quale scagliare anatemi come ancora oggi nel terzo millennio, viene fatto?!

In ogni caso saranno proprio gli insegnanti, i ragazzi e le ragazze a deciderlo perché non vi è assolutamente, nel Piano dell'Offerta Formativa, alcun progetto "educativo" all'omosessualità.

A noi, Ente Pubblico, anche a noi, spetta il compito di offrire strumenti, consapevolezze, capacità critiche ed autonome perché ogni individuo possa essere libero di scegliere chi vuole essere.

A noi, ripeto Ente Pubblico, spetta il compito di educare al rispetto della pluralità, della diversità, laicamente, lontani da ogni fondamentalismo, da ogni stereotipo e luogo comune.

Alla fine di luglio avevo presentato il Piano dell'Offerta Formativa inserendo anche un progetto dell'Osservatorio dei Giovani Editori al quale era molto affezionato il Presidente che, pare, ora averci ripensato. E' vero che non avevo tolto un progetto di Emergency che lo stesso Presidente mi aveva indicato come non importante perché, proprio rifuggendo dalla superficialità, avevo visto e toccato con mano quanto sia l'interesse di numerosissimi ragazzi e ragazze per l'attività di questa e di altre associazioni. Posso anche dire che di ogni progetto è stato vagliato dagli uffici e dalla sottoscritta l'"indice di gradimento" attraverso una verifica scrupolosa della quantità di adesioni aiutati anche da un attento esame da parte dell'Università degli Studi di Firenze, Facoltà di Scienze della Comunicazioni delegata al monitoraggio dei progetti.

Infine condivido l'idea di costruire sempre di più insieme alle scuole il Piano dei Progetti anche perché è una iniziativa della quale io stessa parlai al Presidente un po' di tempo fa.

Naturalmente sono sicura che siamo d'accordo sul fatto che sia necessario procedere con ragionamenti, confronti, approfondimenti e non a colpi di eventi.


Assessore alla Pubblica Istruzione, Edilizia Scolastica Pari Opportunità




L'Elenco delle associazioni che si son viste bloccare i finanziamenti



Sabotati i progetti delle associazioni di Firenze

Abbiamo scritto al giornalista Massimo Vanni, autore dell'articolo "Saffo (e tanti altri) senza contributi a pioggia" apparso su La Repubblica in prima pagina cronaca di Firenze l'11/08/05, pregandolo di rettificare le affermazioni fuorvianti rispetto ai contenuti, azioni e mission del sito vitaminadonna.it


Il progetto al quale si fa riferimento, presentato dallo staff di VitaminaDonna assieme all'associazione Wotec Lab presso l'Assessorato alla Pubblica Istruzione e Pari Opportunità della Provincia di Firenze, è un progetto educativo rivolto agli studenti delle scuole superiori dal titolo



Stereotipi: genere e lavoro
percorso di pre-orientamento al lavoro

Noi che abbiamo proposto questo progetto, siamo professioniste con comprovata esperienza in ambito scolastico ed educativo, dell'orientamento professionale e della comunicazione web. Le nostre associazioni promuovono azioni di Pari Opportunità e cittadinanza attiva.

Rispondiamo in difesa delle donne che lavorano, di un sito di donne accusato impropriamente di propaganda lesbica, che si propone di far conoscere anche ai ragazzi e alle ragazze il modo di interagire con le opportunità lavorative ed associative che il territorio offre.

Quando nel medio evo la medicina era scarsa, hanno bruciato come streghe le donne che curavano con le erbe: oggi erboristeria e omeopatia sono riconosciute e i prodotti si trovano nelle farmacie.

Speriamo che non debbano passare secoli per far accettare a certi uomini (che vanno al potere anche col voto delle donne), che essere una donna che lavora con consapevolezza e professionalità, non vuol dire per forza essere lesbica, non trovando comunque nulla da obbiettare alla professionalità di chi lo è.


VitaminaDonna ringrazia il Presidente della Provincia di Firenze Matteo Renzi a nome di tutte le donne che presentano le loro attività professionali mediante il sito, della pubblicità gratuita che ci ha fatto: non ci eravamo ancora potute permettere una pubblicità su un quotidiano nazionale!



Cos'è vitaminadonna: sito per il lavoro delle donne redatto da donne

VitaminaDonna è nata per aggregare donne provenienti dai vari settori della comunicazione, del marketing, dell'editoria e della multimedialità, delle arti in genere, del lavoro in generale e anche della politica

Pubblicizziamo anche con pagine web: l'imprenditoria al femminile, le competenze delle donne, le nuove professioni e l'evoluzione di quelle tradizionali


E' luogo di idee, progetti e professioni. È spazio d'incontro, scambio, visibilità. Per far sentire la nostra voce, per unire le forze e lavorare meglio, per essere informate su diritti e opportunità, per crescere professionalmente e umanamente.



Cos'è Wotec Lab

WOTEClab associazione nata con l'intento di non disperdere le esperienze maturate e continuare a sviluppare le tematiche del progetto europeo "WOTEC" e del progetto ex L. 125/91 "Tecnologia è Donna". Attività prevalenti sono nel campo dell'organizzazione di convegni, manifestazioni, seminari; nella ricerca, raccolta, documentazione e pubblicazione di materiali e studi; nella formazione, aggiornamento e orientamento nelle scuole, nelle università, nel mondo del lavoro.



Cos'è La città delle Dame

il sito VitaminaDonna fa riferimento a La città delle Dame che si occupa di formare, sostenere, incoraggiare le donne a scendere nell'agorà della politica e favorire una loro maggiore presenza all'interno delle istituzioni, dei partiti, dell'economia e della cultura in genere.

L' Associazione è parte della Rete Toscana Donne



Rete di donne in Toscana www.donne.toscana.it

favorisce circolazione e reperibilità del materiale documentario disponibile sul territorio regionale presso Centri di Documentazione autogestiti dalle donne o misti, pubblici o privati no-profit


http://www.gaynews.it/view.php?ID=33704

1 commento:

Andrea ha detto...

Sono sempre più contento della mia scelta di non aver votato questo presidente di provincia della margherita...

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