mercoledì 5 ottobre 2005

Incominciamo con un pettegoilezzo: s'è fatto sesso gay alla Camera dei Deputati

"Grillo Parlamentare" un inviato particolare nei Palazzi del potere.
Incominciamo con un pettegolezzo: s'è fatto sesso gay alla Camera dei Deputati, ma la stampa ha mantenuto uno stretto riserbo sulla notizia.



Nulla a che vedere con l'apparizione sui computer degli uffici dei parlamentari di immagini hard gay, a opera di sedicenti hacker e nemmeno il sottoscritto è implicato nella vicenda.

Elio Turola, il direttore degli uffici della Questura della Camera dei Deputati, ha condotto una vita "dissoluta" accompagnandosi, in atteggiamenti "lascivi" con giovani militari e con il personale in servizio a Montecitorio. Correva l'anno 1929, e questa gustosa vicenda, raccontata da Lorenzo Benadusi ne Il nemico dell'uomo nuovo (ed. Feltrinelli), era diventata di dominio pubblico.

Un'inchiesta nel 1936 stroncava la carriera del "povero" Turola e, presumibilmente anche le sue "eccessive effusioni con il Portiere della Camera" e con i suoi "subalterni".

Oggi, so solo di flirt tra parlamentari (che ovviamente non oso nominare), tutti in attesa del PACS, tra gli argomenti che hanno tenuto banco negli ultimi mesi.

Prodi mi ha scritto personalmente una lettera: «Come ho detto più volte nei mesi scorsi, e come sai, condivido con gli altri leader dei partiti dell'Unione l'ipotesi di una proposta universalistica che affronti, regolamenti e risolva il tema dei diritti delle coppie di fatto basate su un vincolo diverso da quello del matrimonio».

Apriti cielo. Per giorni su quotidiani, radio e TV è stata polemica.

Il Riformista ha parlato di "tifone Grillini" mentre Mastella irritato ha chiosato: «Se alla fine anche uno come Grillini è più ascoltato di me nella coalizione, allora buona fortuna...».

Peccato però che TG1, TG2 e TG3 e le reti Mediaset, che hanno dato conto della notizia con dovizia di particolari, non abbiano intervistato alcun esponente gay, confermando la censura che caratterizza da tempo l'atteggiamento dei telegiornali.

È sull'informazione che lavoreremo nei prossimi mesi, ma intanto ho mandato una lettera di protesta a Petruccioli, Presidente Rai, assieme a un gruppo di parlamentari.

Sul PACS tutta la sinistra, tranne qualche spunto polemico dei cattolici, è ormai d'accordo e anche Fini e La Russa sono possibilisti. Anche il divieto ai gay di donare il sangue, subito da Paolo Pedote da parte dei medici del Policlinico di Milano, è stato un argomento polemico che ha fatto versare fiumi di inchiostro.

Questa era una battaglia già vinta con il Decreto Veronesi; una grande vittoria del movimento gay all'epoca del Governo dell'Ulivo che ha sancito, in via definitiva, che il nostro sangue è uguale a quello degli altri.

Ma l'omofobia si annida anche tra coloro che dovrebbero fare dell'aggiornamento professionale una delle ragioni di vita. Sul caso, per restare allenati, abbiamo presentato un'interrogazione parlamentare chiedendo a Francesco Storace, Ministro della Sanità: «quali iniziative intenda assumere per far cessare i comportamenti illegali in atto all'Ospedale Maggiore di Milano e in altri nosocomi italiani e ripristinare il sistema di garanzie previsto dalla normativa vigente consentendo a tutti i donatori di esercitare il loro diritto dovere senza alcuna discriminazione». Il Ministro ha addirittura aperto un'inchiesta ministeriale sul caso.

Mentre i gay si avviano a diventare l'ago della bilancia della politica italiana e mentre Prodi continua a parlare di PACS e di coppie che soffrono che meriterebbero diritti, i vescovi irridono le convivenze come "casi pietosi". Io non ci vedo nulla di cristiano nella loro presa di posizione...

Anche alla Mostra del Cinema di Venezia abbiamo tenuto banco. Oltre a vincere il Leone d'Oro, il film gayssimo Brokeback Mountain di Ang Lee ristabilisce la verità sull'omosessualità nel mondo dei cowboy, regno della maschilità per antonomasia. È un film di rottura splendido che aiuterà molto a capire il nostro universo. Il presidente del festival poi, Marco Müller, ha promesso che l'anno prossimo ci sarà una rassegna gay all'interno della programmazione del cinema.

Non oso immaginare cosa ci possano riservare, gayamente parlando, i prossimi mesi...

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Ringraziamo il mensile "Babilonia" che ci ha concesso di pubblicare in esclusiva alcuni articoli del numero in edicola da oggi.

La Redazione


http://www.gaynews.it/view.php?ID=34415

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