sabato 1 ottobre 2005

Le strane coppie del polo

Nel governo sono molti i conviventi, temporanei o no, tuttavia strenui avversari dei Pacs
di Federica Fantozzi/Roma

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Mentre infuria la tempesta sui Pacs - osteggiati da Lega, Udc e parte di Fi, scomunicati dal cardinal Ruini come rovina-famiglie, derubricati a contratti amministrativi da Rutelli - una lettrice scrive: «Certo i redditi dei parlamentari non hanno bisogno dei Pacs».

Però i nostri eletti hanno già la possibilità di avvalersi dei relativi benefici: basta una semplice dichiarazione per estendere pensione e assistenza sanitaria al/la convivente.

Categoria questa che in molti - per scelta o lungaggini nello scioglimento del rapporto precedente - sperimentano. Così capita che quando Pierferdinando Casini chiede «rispetto per il suo diritto di dire laicamente no» ai Pacs, gli replichi «con rispetto» il Dl Mantini: «Casini che conosce la condizione dei conviventi e dei padri di fatto comprenda che i valori si tutelano senza ipocrisie...». Il cattolicissimo presidente della Camera convive obtorto collo: pendente la sua richiesta alla Sacra Rota di annullamento del matrimonio con Roberta Lubich (sposata dopo l'annullamento delle precedenti nozze di lei) da cui ha avuto due figlie adolescenti, è legato all'imprenditrice Azzurra Caltagirone e padre della piccola Caterina.

Il leader di Cl e "governatore" lombardo Roberto Formigoni che ritiene la posizione di Prodi sui Pacs «uno scivolone rivelatore di come l'Unione non voglia difendere la cellula fondamentale della società: la famiglia» 6 anni fa finiva sulla copertina di Novella 2000 accanto alla fidanzata Emanuela Talenti in lacrime.

Il Celeste e l'altissima indossatrice facevano coppia nelle occasioni sociali, trascorrevano le vacanze insieme ed erano dati per nubendi dai rotocalchi rosa: invece non fu così.

Nando Adornato, ex laico di sinistra convertito alla dottrina teo-con, ha precisato alla Stampa che lo inseriva tra gli «onorevoli conviventi» di essere «felicemente sposato da qualche anno». Negli scapigliati anni '70 invece, quando «la coppia simbolo erano Simone de Beauvoir e Sartre», preferiva la convivenza (da cui è nato un figlio oggi ventenne) rievocata in un'intervista a Maria Latella: «La coppia aperta che inferno».

La Lega è paladina della famiglia tradizionale «impostata su riconosciuti valori e responsabilità» con qualche incongruenza. Passi il decennio di convivenza di Umberto Bossi divorziato prima di impalmare Manuela Marrone in seconde nozze. Ma sarebbe interessante sapere cosa ne pensa Ruini del matrimonio celtico, con druido e altare a Odino e giuramento «sul fuoco che mi purifica», celebrato nel 1998 da Roberto Calderoli (oggi - che sollievo - regolarmente coniugato davanti a Dio).

Calderoli che aborre le coppie di fatto in quanto «atto contro natura e primo passo verso la dissoluzione di una società fondata sui valori» e non pensava che «per un pugno di voti il centrosinistra potesse cadere così in basso», 7 anni fa scambiava i braccialetti (mica gli anelli) con la poetessa Sabina Negri in abito celtico di Gattinoni color Padania in autunno, nella villa del calciatore Vialli: un simpatico rito pagano officiato da Formentini.

Nel '98 sempre con rito celtico Roberto Castelli, divorziato con un figlio, sposava a Pontida la giovane attivista Sara Fumagalli: nozze "regolarizzate" in comune quest'anno.

Dall'esilio dorato di Bruxelles riemerge Franco Frattini per ritenere «non necessaria» l'introduzione dei Pacs in Italia: «La mia opinione come cittadino è che non ce n'è assolutamente bisogno, tenderei a escluderli. La Costituzione va bene così, la legge è una buona legge». Frattini, separato con una figlia, già fidanzato con un paio di teleconduttrici, è stato goliardicamente salutato da Berlusconi a Gubbio: «Attente ragazze, so che Franco è tornato single...».

La nivea attrice Elisabetta Gardini, divorziata con un figlio, convive da anni con un regista, ma come portavoce azzurra ammonisce: «Con Prodi l'Italia imboccherebbe la deriva zapaterista anche sulle questioni eticamente sensibili».

Dal sacrificio della convivenza non si è salvato neppure Silvio Berlusconi: ottenuto il divorzio dalla prima moglie Carla Dall'Oglio ha sposato l'attrice Veronica Lario dopo 6 anni di convivenza. Dei tre figli avuti con lei, la primogenita Barbara è nata prima del matrimonio.

E dalla memoria storica rispunta il caso del Dc Alberto Michelini, strenuo custode della famiglia e caro all'Opus Dei. Il futuro deputato forzista visse un breve momento di imbarazzo quando, nel 1989, vennero resi inopinatamente noti i verbali dell'annullamento delle sue prime nozze. «L'uomo deve essere libero e non legarsi mai con alcun vincolo» confessava allora ai giudici della Sacra Rota (poi si risposò). Sua madre testimoniava: «Nostro figlio diceva sempre che non avrebbe mai sopportato una donna vicino per tutta la vita. Per questo con mio marito maturammo la convinzione che sposandosi faceva una buffonata». A diffondere i verbali fu un consigliere comunale missino, Tommaso Manzo, che così si giustificò: «Niente di personale, anche altri candidati Dc sono divorziati e risposati. Ma almeno non poggiano il proprio programma sulla difesa del matrimonio e della famiglia».

http://www.gaynews.it/view.php?ID=34374

1 commento:

Anonimo ha detto...

c'è un detto che dice: fai quel che dico, ma non quel che io faccio......

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