Due educatrici e la cuoca che avevano segnalato presunti abusi su una decina di bambine hanno impugnato i licenziamenti
Per il sacerdote, agli arresti domiciliari, chiesto il rinvio a giudizio
FERRARA - Tre dipendenti di un asilo parrocchiale sono state licenziate dopo aver accusato un sacerdote di atti sessuali su una decina di bambine. E' accaduto in un istituto della provincia di Ferrara: due educatrici e la cuoca che segnalarono per prime quei fatti sospetti sono state licenziate con una lettera firmata dallo stesso religioso.
Le due educatrici e la cuoca hanno ricevuto la lettera il 3 settembre, due giorni prima dell'apertura dell'asilo. Tutte e tre hanno però impugnato i licenziamenti e tramite il loro legale attendono la fissazione dell'udienza di conciliazione con la controparte, la curia che di fatto gestiva la struttura.
La vicenda è esplosa nel marzo scorso con l'arresto del sacerdote, di fatto gestore dell'asilo nonché rappresentante legale, che venne accusato di comportamenti, atteggiamenti e gesti ambigui che penalmente, dopo un'indagine durata mesi, si sono trasformati in un'accusa di violenza sessuale: per il prete, infatti, il pubblico ministero Filippo Di Benedetto ha chiesto il rinvio a giudizio e l'udienza preliminare è fissata per i primi di dicembre.
Il sacerdote dopo oltre sei mesi è ancora agli arresti domiciliari, ed è stato trasferito recentemente dalla canonica della parrocchia vicino all'asilo stesso in una struttura religiosa nel bolognese.
Nella lettera di licenziamento contro le tre dipendenti dell'asilo, il sacerdote scrive che "in qualità di legale rappresentante della scuola (...) a causa degli eventi imprevedibili che hanno determinato l'impossibilità di proseguire l'attività (...) e trovandosi lo stesso ancora agli arresti domiciliari, fatto da Lei ben conosciuto (...), comunica che Ella cesserà definitivamente il rapporto di lavoro".
Una "lettera beffa", secondo le tre licenziate e una decina di genitori dei bambini dell'asilo, che hanno solidarizzato con loro. Una lettera di licenziamento "frutto di una decisione presa dall'alto, mentre il sacerdote si è limitato a firmare le lettere come rappresentate legale della parrocchia", spiega il legale del religioso.
Di fatto, i licenziamenti sono stati giustificati con la cessazione da parte della parrocchia di ogni attività di gestione dell'asilo, la cui chiusura è stata scongiurata perché è stata delegata a un altro ente ferrarese, la Fondazione Braghini Rossetti.
(5 ottobre 2005)
http://www.repubblica.it/2005/j/sezioni/cronaca/ferraraprete/ferraraprete/ferraraprete.html
mercoledì 5 ottobre 2005
Prete arrestato per atti sessuali licenzia tre dipendenti dell'asilo
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Sex crimes and the Vatican
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