L’esperienza di “Gay.tv” è durata cinque anni e ha dimostrato che una televisione dedicata alla comunità lgbt, ma aperta a tutti non solo è possibile o utile, ma addirittura può raggiungere livelli di eccellenza, con ascolti che raggiungevano il mezzio milione di telespettatori al giorno, e con l’esperienza di alcuni conduttori, che seguita la gavetta dal canale satellitare sono diventate star nazionali.
La chiusura di gay.tv è un danno grave per il panorama televisivo italiano, e naturalmente per la comunità lgbt italiana che perde una voce autorevole e uno strumento insostituibile di informazione ed espressione.
Per questo è auspicabile una campagna per il salvataggio dell’emettente televisiva. Pensiamo per esempio alla Rai, che potrebbe mettere a disposizione della Tv uno dei propri canali satellitari, o a Mediaset, che potrebbe decidere di investire in questo settore. Considerato poi, che il panorama della Tv è variegato, sarebbe interessante che anche altri operatori privati della Tv satellitare o in chiaro si interessassero alla vicenda.
Gay.tv ha dimostrato ampiamente la plausibilità di un canale a tematica lgbt aperto a tutti.
È necessario fare in modo che la domanda di spazio televisivo, che proprio gay.tv ha contribuito a rendere evidente, trovi capacità di investimento ed impegno da parte di grandi e piccole emittenti televisive.
Nei prossimi giorni proporrò un incontro ai vertici di Rai e Mediaset e di altre emittenti televisive sperando di trovare ascolto.
Vorrei esprimere, infine, il mio personale ringraziamento a Massimo Scolari, editore di gay.tv, per aver creduto ed investito nel settore e a tutti coloro che sono stati protagonisti di questa splendida stagione televisiva che spero non si concluda il 31 gennaio prossimo.
Franco Grillini
Deputato “Ulivo”
Presidente onorario Arcigay
http://www.gaynews.it/view.php?ID=71629
martedì 19 dicembre 2006
Grillini: fatto grave la chiusura di GAY.tv
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