«E qui forse ci è dato di ragionare sul perché, nella comunità cristiana, il tema degli omosessuali appare ancora non risolto. Individuiamo tre motivi».
Ecco, amico omosessuale, leggi, che adesso ti spiegano tutto: dopo, non dubitarne, sarai rassicurato.
«In parte, ci può essere una certa durezza di cuore - spesso solo apparente: magari è imbarazzo - da parte di alcuni cristiani che fanno fatica. Disprezzarli e colpevolizzarli per questa loro fa tica sarebbe ingeneroso e sciocco: così facendo si induce chiusura ulteriore».
Tienilo a mente, amico omosessuale: quando qualcuno ti dà del culattone, del deviato, del pervertito, si tratta di semplice imbarazzo, mica di cattiveria; se tu lo colpevolizzi (che sciocchino sei) finisce che quello, poverino, fa fatica e si chiude ancora di più. Suvvia, non essere ingeneroso!
«Secondo motivo: l’aggressività, anche se solo di facciata, di certe manifestazioni pubbliche, come i Gay Pride, viene avvertita come una minaccia da chi apprezza il pudore e non l’esibizionismo, omo o etero che sia».
Hai presente, amico omosessuale, il tuo vicino di casa? Sì, proprio quello che va in giro con la BMW cromata e la radio a palla, che ha tre parabole sul tetto e che racconta le sue avventure erotiche fuori dal bar sganasciandosi dalle risate: ecco, non è che lui ti odi, ci mancherebbe, ma sai com’è, non sopporta il tuo esibizionismo. Anche tu, un po’ di pudore, eccheccazzo.
«Terzo, forse non abbiamo fatto nostra abbastanza - vivendola nella carne, non soltanto apprendendola sul catechismo - la realtà di una Chiesa madre e maestra. Madre, capace di accogliere e perdonare ogni cuore sincero, capace di amore senza limiti».
Visto? E allora sii ottimista, amico omosessuale, perché la Chiesa è capace di amore senza limiti; al punto che, se vissuta nella sua vera essenza, riesce a perdonare chiunque. Persino il più feroce criminale.
Perfino, ebbene sì, un frocio come te.
Nessun commento:
Posta un commento