martedì 11 settembre 2007

Gay al Colosseo, verso il processo. Il pm: "Non fu solo un bacio"

Il procuratore ha chiuso l'inchiesta procedura che anticipa la richiesta di rinvio a giudizio
Ma i due omosessuali si difendono: "Figurarsi se ci mettiamo a fare certe cose in pubblico"




Per il giudice non fu solo un bacio: quelle che quest'estate si scambiarono sotto il Colosseo una coppia di gay furono effusioni decisamente più esplicite. Come scrissero i carabinieri, il reato era "palese ed inequivocabile", una formula garbata usata per nasconde l'esplicito "rapporto sessuale orale".

Su quel caso, l'inchiesta è chiusa. Il procuratore ha depositato gli atti, procedura che anticipa la richiesta di rinvio a giudizio per atti osceni in luogo pubblico. Ma Roberto e Michele continuano a ripetere che fu solo un ingenuo bacio. "Sono una persona che tutti definiscono timida e riservata", sostiene Michele, 35 anni, di Lecce, uno dei due gay denunciati. "Figurarsi se ci mettiamo a fare certe cose in pubblico".

Della notte del 26 luglio non ha dimenticato nulla: "Io e Roberto non siamo fidanzati, ma ci conosciamo da tempo. Avevamo preso una cosa da bere e avevamo deciso di appartarci al Colosseo, in un posto tranquillo in cerca di intimità: non c'era nessuno e abbiamo cominciato a baciarci. Tutto qua".

Ma il pm non ci crede e alla coppia di omosessuali potrebbe presto contestare l'articolo 527 del codice penale, atti osceni in luogo pubblico, punibile con la reclusione da tre mesi e a due anni. Gli atti sono stati messi a disposizione del difensore che ha 20 giorni di tempo per chiedere attività istruttoria o depositare una memoria prima che il pm formuli le sue richieste.

Si parlò a lungo del bacio gay quest'estate. Due associazioni, il Gay Help Line e l'Arcigay Roma, giudicarono il fermo della coppia "un atto gravissimo": "Ancora oggi le coppie omosessuali sono considerate di serie B", tuonarono inferocite le associazioni omosessuali. Fu pure organizzato un bacio collettivo per esprimere solidarietà alla coppia. Coincidenza curiosa: propio il giorno in cui i due gay furono fermati dai carabinieri, la Cassazione pubblicò una sentenza in cui ribadì il diritto di ogni italiano ad esprimere "senza condizionamenti la propria identità sessuale".

(11 settembre 2007)
http://tinyurl.com/2fprn2

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