mercoledì 21 maggio 2008

Zingaretti: "Le Istituzioni rispettino il Gay Pride"

zingarettiIl presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti prende oggi una posizione chiara a proposito del Gay Pride. Poteva non parlare, il Pride, in fondo, non riguarda il suo ente, oppure scegliere una linea defilata. E, invece, decide di schierarsi. Le sue parole suonano tra le più illuminate in tutto il Pd.


”Il Roma Pride 2008 è un appuntamento che merita rispetto e attenzione da parte di tutte le istituzioni - esordisce in un comunicato - Di norma, le manifestazioni si organizzano con il duplice obiettivo di mettere in campo delle rivendicazioni e di rivendicare una identità. È così anche in questo caso. Aggiungo che le libertà vanno difese, tanto più quando esse non ledono né offendono le libertà degli altri. Garantire a tutti l’esercizio dei propri diritti, e chiedere a tutti di rispettare questa impostazione, è per noi di fondamentale importanza, perché rappresenta il sale della democrazia. Odio qualsiasi forma di discriminazione fondata sull’etnia, la religione, il colore della pelle, l’età, il genere, il patrimonio o l’orientamento sessuale. Proprio in tempi nei quali fra i cittadini si diffonde un senso di insicurezza, chi ha responsabilità pubbliche deve stare più attento a non fomentare le paure criminalizzando il diverso da sé e favorendo la ghettizzazione delle minoranze”. “Piuttosto che indicare nemici, per sconfiggere le paure, dobbiamo trovare soluzioni ai problemi. Per questo nei prossimi giorni l’amministrazione provinciale approverà, nell’ambito delle sue competenze, una serie di provvedimenti che rispondono in modo positivo ai temi sollevati dal Gay pride, sostenendo concretamente l’impegno contro l’omofobia, il bullismo nelle scuole, la xenofobia e incentivando la solidarietà nei confronti di chi ha bisogno”.

Nessun commento:

Uno straccio di laicità

Sex crimes and the Vatican

Disclaimer

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001.