In piazza San Lorenzo in Lucina cinquanta coppie hanno detto sì
gesto per attirare l'attenzione sulla legge per le coppie di fatto
ROMA - Folla colorata e festante stamattina a piazza San Lorenzo in Lucina, nel cuore di Roma a due passi da Montecitorio, per il Pacs Day, il giorno delle unioni civili tra gay, lesbiche ma anche etero. L'iniziativa è stata voluta dall'Arcigay Nazionale per attirare l'attenzione dell'opinione pubblica sulla legge ferma alla Camera per regolarizzare le coppie di fatto.
Insieme a una cinquantina di coppie, c'erano Alessandro Zanna, consigliere Ds a Padova, e i consiglieri comunali romani Patrizia Sentinelli del Prc, Pino Galeota dei Ds, Maurizio Bartolucci dei Ds, il presidente nazionale Arcigay, Sergio Lo Giudice, insieme con Franco Grillini e Vanni Piccolo, leader storici del movimento omosessuale in Italia. E poi ancora Katia Belillo dei Comunisti Italiani, il consigliere comunale di Roma Enzo Foschi, la leader di DìGayProject, Imma Battaglia.
"E' una giornata importante, che emozione", dicono due ragazzi, sui 30 anni, che si tengono per mano. Alcuni, a voler simboleggiare un vero e proprio matrimonio, portano dei fiori agli amici protagonisti del "Pacs".
Le coppie, dopo aver riempito dei moduli, si sono messe in fila davanti al pubblico ufficiale (da Foschi a Sergio Lo Giudice), che legge loro gli articoli del Pacs, che pur non avendo alcun valore legale, ha un forte significato simbolico. Seguono lo scambio di anello, baci e abbracci di rito, per la gioia dei fotografi. Finite le cerimonie, le coppie hanno sfilato lungo via del Corso fino in Campidoglio.
"Questa è un'iniziativa che non ha precedenti ma che si ripeterà in tutta Italia - ha detto Franco Grillini - Per questo daremo vita alla Lega Italiana per le Famiglie di Fatto (www.liff.it, ndr), un'associazione dal carattere laico che discuterà con tutte le consulte".
In concomitanza col Pacs day, Azione Giovani (An) ha organizzato una mobilitazione per la famiglia in 50 piazze di Roma, per dire no a matrimoni e adozioni per omosessuali. "A San Lorenzo in Lucina e in Campidoglio vediamo il vero volto dell'Ulivo che, per interessi elettorali, strizza l'occhio alla Chiesa cattolica e poi, in realtà, è portatore della peggior cultura del relativismo etico e morale", ha detto Federico Iadicicco, dirigente nazionale e presidente romano di Ag. E ancora: "Difendere la Famiglia significa difendere storia, cultura, tradizioni e valori che hanno caratterizzato la vita degli uomini. Diciamo no a matrimoni e adozioni gay e non ci sono pregiudizi ideologici in questa posizione".
http://www.repubblica.it/2005/e/sezioni/cronaca/pacsday/pacsday/pacsday.html
sabato 21 maggio 2005
Gay, a Roma è il Pacs day: il giorno delle unioni civili
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Sex crimes and the Vatican
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