martedì 26 luglio 2005

Iraniani impiccati: le reazioni




di Giulio Maria Corbelli
Lunedì 25 Luglio 2005
Le immagini dei ragazzi con la corda al collo hanno scioccato centinaia di persone. Per protesta, mercoledì alle 17 manifestazioni davanti al consolato a Milano e all'Ambasciata a Roma.

PISA - Le immagini dei due ragazzi iraniani appena diciottenni con la corda intorno al collo pochi istanti prima di morire hanno suscitato reazioni fortissime in migliaia di italiani. I due giovani sono stati giustiziati in una pubblica piazza lo scorso 19 luglio per aver ammesso di aver avuto rapporti sessuali tra loro. Un'azione che secondo la legge legge islamica della Sharia, in vigore in Iran, merita la pena di morte.

Clicca per ingrandire...Per protestare contro questa assurda condanna, sono state organizzate due manifestazioni spontanee che si svolgeranno in contemporanea a Milano e Roma, mercoledì 27 luglio alle ore 17. A Milano, davanti al consolato iraniano in Piazza Armando Diaz, e a Roma, davanti all'Ambasciata Ambasciata Della Repubblica Islamica Dell'Iran, in via Nomentana 361, Arcigay nazionale, Gayleft, Arci, Nessuno Tocchi Caino e le decine di organizzazioni e partiti politici che in queste ore stanno mandano la loro adesione si ritroveranno per chiedere che l'assassinio dei due ragazzi sia l'ultimo, e che si ponga fine all'esecuzione di giovani colpevoli solo di aver amato.

«Avevo letto parecchio, durante la preparazione del mio libro, su quanto l'Iran, e non solo, perseguita e mette a morte gli omosessuali ma è la prima volta che ci sono anche delle foto - commenta Giuseppe Lo Presti, autore del libro "Omofobia" - Sono tremende, mi mettono una rabbia, una tristezza tremenda e una pietà per questi due ragazzi bendati che, oltretutto, vengono impiccati da altri due uomini mascherati. Come se non si dovessero guardare negli occhi per evitare di provare qualunque emozione, è una disumanità tremenda».

Rabbia, dolore, consternazione, senso di importenza; sono queste alcune delle reazioni che emrgono dalle decine di email circolate in questi giorni sull'argomento. Ma molte propongono reazioni concrete. Oltre alla partecipazione alle manifestazioni di mercoledì, un'azione sempre utile e significativa da fare è quella di far conoscere la propria condanna all'Ambasciata Iraniana in Italia (recapiti e modello della lettera li trovate in fondo all'articolo IRAN: IMPICCATI DUE GIOVANI GAY, apparso il 21 luglio scorso su Gay.it, traduzione dell'articolo originale di OutRage!). A livello istituzionale, intanto Franco Grillini ha presentato una interrogazione al Ministro degli affari Esteri Gianfranco Fini chiedendo di sottoporre alle autorità iraniane «il disappunto del nostro Paese per le barbare esecuzioni», e di «invitare le autorità iraniane a non applicare la pena capitale», avviando al contempo «un forte intervento politico-diplomatico nelle istituzioni comunitarie e internazionali, per una moratoria universale contro la pena di morte».

GayLib, l'associazione di omosessuali liberali e di centrodestra, propone una riunione straordinaria delle Nazioni Unite contro l'omofobia, la tortura e la condanna a morte delle persone omosessuali. L'idea è stata lanciata in una lettera inviata alla Commissione Diritti umani dell'Onu in seguito alla brutale esecuzione. «All'assise dell'Onu - si legge sulla nota di GayLib - dovranno essere invitati i rappresentanti delle principali associazioni gay del mondo affinché la comunità internazionale prenda coscienza e intervenga pesantemente con una moratoria contro la pena di morte e in difesa della piena legittimità di ogni orientamento sessuale che rispetti la dignità di ogni cittadino e il pudore pubblico. Affinché nessuna legge di nessuno Stato al mondo possa una volta di più torturare e mettere a morte esseri umani con l'unica inesistente colpa di essere omosessuali».

Clicca per ingrandire...Marco Pannella, dopo la notizia dell'impiccagione, ha presentato una interrogazione parlamentare con cui ha riproposto alla Commissione europea la questione dei rapporti tra Unione europea e Iran. Maurizio Turco, coordinatore delle iniziative politico parlamentari dei deputati radicali al Parlamento europeo ha dichiarato: «E’ l’ennesima interrogazione che presentiamo alla Commissione per segnalare la violazione dei diritti umani fondamentali in un paese in cui si può essere impiccati a nove anni se femmine e a quindici se maschi e per chiedere, alla luce dei buoni rapporti che esistono tra Unione europea e Iran di prendere delle iniziative concrete. L’ultima volta che chiedemmo di sospendere qualsiasi relazione con l’Iran alla Commissione rispose che riteneva che "più che la sospensione di tutte le relazioni con l’Iran, una politica di impegno costruttivo con tale paese" avesse "maggiori probabilità di contribuire ad una migliore promozione e protezione dei diritti umani e delle libertà fondamentali in Iran"».

«Marco Pannella infine sollecita la Commissione a sospendere ogni tipo di relazione con l'Iran, condizionandone la ripresa al rispetto dei diritti umani fondamentali».

Le reazioni alla notizia mettono alla prova anche il reale desiderio di integrazione con la cultura islamica di molti omosessuali. «Premetto che non sono affatto un razzista - afferma Kenzor nel forum di Gay.it - anzi auspico per l'integrazione con altri popoli, perchè questo porterà ricchezza culturale, ma davanti a questi fatti, le bombe, i kamikaze,lo sfruttamento delle donne mi viene da chiedere, ma quanta ipocrisia e bigottismo esiste nella cultura islamica?».

«La cosa ancora piú inquietante - risponde Daemien73 - é quanta poca risonanza abbia questa notizia, per me allucinante, in Occidente. A diffonderla infatti sono stati organi di stampa indipendenti. Cosí si fa finta di niente di fronte a situazioni documentate da foto (ero scioccato a vedere quei due ragazzini con la corda intorno al collo, non potevo credere che fosse vero)».

http://it.gay.com/view.php?ID=20543

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