venerdì 6 gennaio 2006

La Cassazione: "Le coppie di fatto come una famiglia"

La Cassazione sottolinea la "significativa evoluzione sociale". Ma è polemica Critiche da An e Fi: non si può equiparare la convivenza con l´istituzione matrimonio, che restano ben distinte


ROMA - Due persone che si amano, convivono, dividono beni e difficoltà della vita. Non sono sposati, ma la loro è comunque una vera e propria famiglia. Si pronuncia così la Cassazione, tendendo ancora una volta, come ha fatto con varie sentenze negli ultimi anni, una mano verso le coppie di fatto. La loro vita, dicono i supremi giudici, va equiparata a quella delle coppie istituzionalizzate di marito e moglie e farlo significa una «significativa evoluzione sociale». La Suprema corte lo sostiene dopo che si è trovata a decidere se un detenuto, che in regime di libertà conviveva con una donna, avesse o meno diritto ad essere ammesso al gratuito patrocinio. «Il rapporto di convivenza - hanno chiarito gli ermellini - ai fini del calcolo reddituale per l´ammissione al patrocinio a spese dello Stato non si interrompe con lo stato detentivo» e ha poi colto l´occasione per sottolineare la «significativa evoluzione» della nostra società nel considerare le coppie fuori dal matrimonio come vera e propria famiglia.

La Quarta sezione penale (con la sentenza 109/06) ha respinto il ricorso di Natalino C. al quale era stata negata (Tribunale di Milano del febbraio 2004) la richiesta di ammissione al gratuito patrocinio proprio perché l´uomo, in libertà, conviveva con una donna e dunque «in caso di convivenza il reddito è costituito dalla somma dei redditi di ogni componente del nucleo stabilmente convivente».

I giudici «dovendo confrontarsi con le mutate concezioni che via via si sono affermate nella società moderna», rilevano come «la giurisprudenza, in materia di rapporti interpersonali, ha considerato la 'famiglia di fatto´ quale realtà sociale che, pur essendo al di fuori dello schema legale cui si riferisce, esprime comunque caratteri ed istanze analoghe a quelle della famiglia 'stricto sensu´ intesa».

Ma sulla decisione della Cassazione è polemica del centrodestra. «Impossibile mettere sullo stesso piano le coppie di fatto e il matrimonio». Così il senatore Riccardo Pedrizzi, responsabile nazionale di AN per le politiche della famiglia, commenta il verdetto. Francesco Giro, responsabile di FI per i rapporti con il mondo cattolico, aggiunge: «La sentenza della Corte di Cassazione parla di "significativa evoluzione sociale" e non di "equiparazione giuridica" tra coppia di fatto e famiglia fondata sul matrimonio».

http://www.gaynews.it/view.php?ID=35620

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