giovedì 28 settembre 2006

La solita omofobia di Giancarlo Magalli


E’ vergognoso che ancora una volta il conduttore televisivo Giancarlo Magalli utilizzi il servizio pubblico per esprimere le proprie posizioni omofobe. Il 28 settembre durante la trasmissione Piazza Grande su Rai Due, intervistando un teologo sulla questione dei preti sposati, ha affermato “che i preti, non sposandosi, a volte possono incorrere in alcune perversioni come l’omosessualità e la pedofilia”.

Ancora una volta si cerca di correlare l’omosessualità alla pedofilia, offendendo milioni di gay e lesbiche italiani equiparandoli ai criminali che compiono efferate violenze contro i bambini.

Chiediamo al Presidente della Rai, alla Commissione di Vigilanza, di intervenire rispetto all’ulteriore boutade del presentatore, che già in passato, durante il Festival di San Remo 2003, si era espresso in modo offensivo nei confronti delle persone LGBT!

Registriamo inoltre un preoccupante clima di omofobia all’interno delle trasmissioni televisive dove, a parte alcune eccezioni, sono in aumento la ridicolizzazione dell’omosessualità, le posizioni a senso unico sui diritti dei gay e delle lesbiche, la proposizione di servizi tendenti a dimostrare l’innaturalità dell’orientamento omosessuale.

Si pone in questo senso, il tema di come non sia garantito, né dal servizio pubblico né dalle televisioni commerciali un vero ed equilibrato diritto di replica, che si prefigura come un evidente sintomo di mancanza di pluralismo sui maggiori network italiani.

Aurelio Mancuso
Segretario nazionale Arcigay


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piazzagrande@rai.it


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