di Maria Novella Oppo
Per Pasqua la tv si è riempita di martiri cristiani e antichi romani, vecchi film e nuovi riti in diretta, censurando per qualche giorno i programmi più volgari. E lasciando invece fuori dal video il grande dibattito religioso che ha riempito le pagine dei maggiori giornali. Il suicidio di Matteo, provocato dal disprezzo dei compagni per la sua presunta diversità, ha aperto una commossa discussione. La moglie del più grande cantante italiano, Claudia Mori, ha scritto al Corriere della sera, per dire «a chi ci governa, anche nel nome di Dio, che i diversi non esistono. E, se esistono, hanno gli stessi identici nostri diritti». E ancora: «Mi riconosco nel Dio dell´accoglienza e non nel Dio dell´intransigenza inumana». Parole che non lasciano dubbi sul «baratro» che si sta aprendo «tra le regole vaticane e la vita della maggioranza dei cattolici», come ha scritto il New York Times nel suo inserto domenicale. Solo la destra italiana cavalca allegramente quel baratro in vista di un presunto tornaconto elettorale. Nessuna pietà per i vivi, figuriamoci per i morti.
http://www.unita.it/view.asp?IDcontent=65011
Per Pasqua la tv si è riempita di martiri cristiani e antichi romani, vecchi film e nuovi riti in diretta, censurando per qualche giorno i programmi più volgari. E lasciando invece fuori dal video il grande dibattito religioso che ha riempito le pagine dei maggiori giornali. Il suicidio di Matteo, provocato dal disprezzo dei compagni per la sua presunta diversità, ha aperto una commossa discussione. La moglie del più grande cantante italiano, Claudia Mori, ha scritto al Corriere della sera, per dire «a chi ci governa, anche nel nome di Dio, che i diversi non esistono. E, se esistono, hanno gli stessi identici nostri diritti». E ancora: «Mi riconosco nel Dio dell´accoglienza e non nel Dio dell´intransigenza inumana». Parole che non lasciano dubbi sul «baratro» che si sta aprendo «tra le regole vaticane e la vita della maggioranza dei cattolici», come ha scritto il New York Times nel suo inserto domenicale. Solo la destra italiana cavalca allegramente quel baratro in vista di un presunto tornaconto elettorale. Nessuna pietà per i vivi, figuriamoci per i morti.
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