venerdì 6 aprile 2007

Libreria Babele di Milano, scritte omofobe sulle vetrine

Mancuso: «Campagna d'odio, responsabili anche gerarchie cattoliche»
Lo storico negozio dedicato alla cultura gay è stato preso di mira nella notte: trovati anche una svastica e un insulto a Imma Battaglia



Scritte omofobe, insulti, una svastica. Nella notte sono state prese di mira le vetrine della libreria Babele in via San Nicolao 10, nel centro a Milano, storico luogo di cultura gay e alternativa. Accanto al simbolo nazista la polizia ha trovato una sigla, «Fn», che presumibilmente potrebbe indicare il movimento di estrema destra Forza Nuova. L'episodio è stato denunciato dai dipendenti della libreria, che hanno sottolineato di non aver mai ricevuto minacce o essere stati oggetto di discriminazioni sul posto di lavoro. Sulle scritte, tracciate con vernice spray nera, stanno indagando la polizia e la Digos. La libreria, una delle prime dedicate alla cultura lesbica e omosessuale, ha sede da sette anni vicino a piazzale Cadorna. Prima era in via Sammartini.

«Le scritte omofobe e l'insulto verso Imma Battaglia sono l'ulteriore episodio di una campagna gravissima contro i cittadini e cittadine gay e lesbiche di questo Paese - ha commentato Aurelio Mancuso, segretario nazionale dell'Arcigay -. Oltre a esprimere la mia personale solidarietà e vicinanza ad Imma, leader del movimento omosessuale italiano, chiedo con forza che il governo e il Parlamento mettano finalmente in campo tutti quegli strumenti repressivi e legislativi, presenti in tutti gli stati europei, che tutelino le persone omosessuali. Faccio appello a tutte le forze politiche affinché questa campagna d'odio, di cui sono responsabili anche le gerarchie cattoliche, venga respinta con decisione».

«Parole d'ordine che riprendono alla lettera le esternazioni di monsignor Bagnasco - ha aggiunto la stessa Imma Battaglia, presidente di «Di' Gay Project» - e ne fanno proprio il clima di intolleranza e lo scontro ideologico che scivolano sempre più verso una deriva violenta e fascista. Il suicidio del giovane adolescente di Torino, vessato dal bullismo dei propri compagni perché presunto omosessuale, è il risultato devastante dell'intolleranza omofobica cui i media fanno da cassa di risonanza».

«Personalmente ringrazio Forza Nuova per l'appellativo rivoltomi, che in confronto alle svastiche, per me è un complimento - ha aggiunto la Battaglia -. Non mi faccio intimidire da chi invece la adotta verbalmente o fisicamente per alzare il livello dello scontro». La difesa della dignità e del rispetto delle persone omosessuali e transessuali, aggiunge, «sono un battaglia civile fondamentale per la difesa della democrazia e della laicità di questo Paese. Chiedo a tutte le forze politiche di condannare questo gesto e al ministro Amato di approvare rapidamente un disegno di legge che punisca qualunque forma di discriminazione e di omofobia».

06 aprile 2007
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