Sfogliando Repubblica di oggi, nello spazio delle lettere, trovo un intervento di Imma Battaglia, presidente di Di'GayProject. Frasi che, francamente, mi lasciano un po’ perplesso e mi sembrano sparate là tanto per andare contro l’Arcigay:
La solita inutile e squallida lite di cortile tra associazioni gay. Quanto al fatto che “non subiamo alcuna vera discriminazione”: dove vive Imma? Dentro al Gayvillage?
Senza contare il fatto che adesso ci dovremmo aspettare che Imma chiuda la sua associazione in quanto ha assolto gli scopi che si prefiggeva come si può leggere sul sito dell'assoziazione: “DGP è una Aps (Associazione di promozione sociale) pacifista, apartitica, non violenta e democratica che si oppone attivamente ad ogni forma di discriminazione nei confronti delle minoranze gay, lesbiche, bisessuali, transessuali e transgender”.
“Mi scuso per il ritardo con cui scrivo, ma ho preferito far calmare le acque della presunzione gay. Ho condiviso ogni parola dell’articolo di Francesco Merlo (del 23 agosto us), sul vittimismo gay e sul protagonismo mediatico di Arcigay e di tutti gli autoreferenziali rappresentati gay. Non se ne può più di questo bisogno di urlare una condizione che è normale, non ha nulla di particolare e che, detto seriamente, non subisce alcuna vera discriminazione. Chiedo scusa se sono molto sincera”.
La solita inutile e squallida lite di cortile tra associazioni gay. Quanto al fatto che “non subiamo alcuna vera discriminazione”: dove vive Imma? Dentro al Gayvillage?
Senza contare il fatto che adesso ci dovremmo aspettare che Imma chiuda la sua associazione in quanto ha assolto gli scopi che si prefiggeva come si può leggere sul sito dell'assoziazione: “DGP è una Aps (Associazione di promozione sociale) pacifista, apartitica, non violenta e democratica che si oppone attivamente ad ogni forma di discriminazione nei confronti delle minoranze gay, lesbiche, bisessuali, transessuali e transgender”.
1 commento:
Secondo me è ora che si metta da parte. Grazie, ma basta.
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